Il_Soldatino_di_Stagno ha scritto:Sai...sarà che la "piega" presa dai nostri usi & costumi, ormai, mi procura talmente tanto sdegno in rapporto all'impunità diffusa che, forse, trovo il semplice discuterne troppo blando.
Ci sono danni e sconvolgimenti esistenziali derivanti dalla cupidigia e dall'assenza di scrupoli altrui che non permettono altro fuorchè l'indignazione perpetua.
Io ti comprendo perfettamente, Soldatino_di_Stagno e puoi facilmente convincertene se solo pensi alla mia educazione parecchio stagionata.
e risalente ad un'epoca di tanti tabù, tanti scrupoli, tante orgogliose indefettibili virtù, tanti insuperabili recinti...
Si, anch'io vivo in una indignazione perpetua, ed "indignazione" è termine adatto alle labbra di una signora... ma fortemente riduttivo.
Eppure... eppure ti esorto a fare con me due considerazioni, che senz'altro "buoniste" nella forma, sono atrocemente attuali, per me e forse per te, ed anche vere.
La prima - il mondo è cambiato, certo. ma non siamo noi, gli arbitri del mondo; e tanto meno lo siamo quando più ci avviciniamo al declino delle vita. Molte cose le vediamo sbagliate, e probabilmente sono sbagliate in assoluto e solo forse sono sbagliate perché la vista ormai stanca e la mente rallentata ci impedisce di vederle bene, ma sono le cose del mondo, del mondo di oggi, come noi lo abbiamo condizionato ieri e come le nuove generazioni se lo stanno plasmando oggi. Ed il mondo, è soprattutto il loro.
La seconda - Danni, sconvolgimenti esistenziali, cupidigie, assenza di scrupoli... con quali unità di misura valutiamo queste cose?... con le nostre, con quelle che abbiamo deciso essere giuste dopo averle (civilmente, certo) imposte ai nostri genitori che la pensavano diversamente... oh!... quanto diversamente!
Ebbene, le nostre certezze incrollabili, i nostri principi, le nostre virtù... oggi non valgono più nulla, ed il metro di valutazione delle cose è del tutto differente.
Nolenti o volenti, non ci resta che rassegnarci.
Voglio chiudere con una notarella autobiografica. Mia moglie ed io abbiamo avuto quattro figli, per fortuna (o grazia di Dio) sani, intelligenti, riusciti bene, inseriti nel mondo, felicemente sposati e felici dei figli che hanno avuto...
Prontissimi ad indicarci come genitori di successo... ma assolutamente refrattari a qualunque consiglio non richiesto, Mai, alleverebbero un figlio come noi abbiamo allevato loro, mai gli darebbero quelle pappine, gli racconterebbero quelle storie, indicherebbero loro quei percorsi di sviluppo... e che?... gli vogliamo rovinare i figli?... che i nonni pensino a fare i nonni, e basta!