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lorenzasaita52 ha scritto:stavo giusto pensando a quanto mi piacerebbe in questo momento poter stare vicino ad un falò per mitigare l'insonnia...Il momento magico di una notte passata tra chiacchere in libertà, stanchezza che si scioglie nell'abbraccio di un sonno ristoratore mentre tutt'intorno è brusio di pensieri che si affievoliscono...Ecco questo lo proviamo a ricreare qui? Penso si possano portare in questa immaginaria notte scaldati dal tepore di un fuoco benefico le confidenze i sogni e, perchè no,le fiabe che spesso non abbiamo il coraggio di raccontarCi di giorno...e poi, vuoi vedere che magari qualcuno trova un altro post dove esplicare la propria indole bisbetica?
daughterofthemoon ha scritto:lorenzasaita52 ha scritto:stavo giusto pensando a quanto mi piacerebbe in questo momento poter stare vicino ad un falò per mitigare l'insonnia...Il momento magico di una notte passata tra chiacchere in libertà, stanchezza che si scioglie nell'abbraccio di un sonno ristoratore mentre tutt'intorno è brusio di pensieri che si affievoliscono...Ecco questo lo proviamo a ricreare qui? Penso si possano portare in questa immaginaria notte scaldati dal tepore di un fuoco benefico le confidenze i sogni e, perchè no,le fiabe che spesso non abbiamo il coraggio di raccontarCi di giorno...e poi, vuoi vedere che magari qualcuno trova un altro post dove esplicare la propria indole bisbetica?
ok. ho capito furbastra.....cosa vuoi sapere?
Ultima modifica di Lucio Musto il Mer 3 Ago 2011 - 11:24 - modificato 2 volte. (Motivazione : piccole limature)
Ed è di nuovo sera mio magico amico ancora l'abbraccio dei pensieri per riunirCi a convivio...Lucio Musto ha scritto:antelucana
Come al solito è cominciato con nulla.
Dopo il bagno del tramonto, quando l’immensa spiaggia libera si svuota e si libera da quei brutti fiori colorati che chiamano “ombrelloni”, che solo pochissimi lasciano sulla riva (ma sono quelli più brutti e vecchi) e zittisce di ruzzi dei ragazzi e strilli di mamme che richiamano… ché fra poco è ora di cena e bisogna rintanarsi…
In quell’ora magica in cui anche il sole s’è stancato di ardere, e si tuffa fra le onde fresche prima di andare a dormire, anche noi sciogliamo i nostri giochi e passeggiamo lenti, meditando solitari, o in coppia bisbigliandoci chissà quale segreto lungo le dune selvagge che da queste parti ancora fanno cornice alla gran falce di sabbia.
Lucio raccoglie i suoi soliti tonnarelli scrutando in quelle forme levigate dal mare l’ispirazione per una nuova, bizzarra scultura, Lorenza, puoi scommetterci, raduna parole suadenti e rime per la sua prossima poesia, Giovanni rielabora qualche vecchia barzelletta per sceneggiarla poi con Anna e qualcun altro, Gigi naturalmente pensa ai suoi accordi e ripassa i versi di qualche antica canzone dimenticata o ignorata dai più…
Degli altri del gruppo, sei o sette in tutto, non ci è dato di sapere, ma certo stanno vivendo la dolcezza della sera presi da occupazioni altrettanto importanti come, semplicemente, il lasciarsi vivere.
E’ quasi buio quando il gruppo spontaneamente si riunisce sulla riva, solo pochi metri più su della marea che monta con sommessi sciabordii, per ritrovarsi intorno al mucchietto di legnetti relitti che la premura di qualcuno ha radunato per tutti ed ora sta accendendo in piccolo falò.
Tonino, a sorpresa (e chi se non lui?) tira fuori come da un cappello magico un pacco di salsicce fini ed altre carni facili da cuocere, mentre Salvatore e la moglie, riconosciuti principi di funzionalità, guarda caso si trovano ad avere, nel cofano della macchina, una damigianetta di vino ed una griglietta… possono servire?...
Li accompagna Gigi… che naturalmente torna con la sua chitarra.
Solo la luce del falò, e del grasso della carne che sfrigola ed arde ci sono di lume, adesso, ma già la luna comincia a sbirciare dalla macchia, e fra poco sarà alta.
Battutacce, barzellette, storielline piccanti ed intriganti pettegolezzi, per lo più inventati che tanto sappiamo tutto di tutti!, fanno da sfondo alle nostre risate, nella catarsi liberatoria della libertà della spiaggia, nel ritrovarsi fratelli nel branco riunito e sicuro, al sicuro da tutto in quella stupefacente eppur tanto naturale emozione che si chiama amore.
I minuti della sera, le ore della notte passano veloci, la carne spartita ha satollato gli stomaci e della damigianetta ormai si vede il fondo.
Il cicaleccio si fa più rado e Lorenza ci ha declamato le sue ultime poesie, quelle che ha composto per noi stasera, mentre Anna (l’altra, quella piccola) già si è addormentata…
le battute di spirito lasciano spazio a più profonde riflessioni, ad intime confidenze…
Ancora Gigi pizzica dolcemente le corde del suo strumento e ne abbraccia dolcemente la cassa come i fianchi di un’amante inanellando una canzone dopo l’altra come fossero perle, con la sua voce roca adesso ancor più arrochita dal fresco della notte e dal lungo cantare…
Molte volte mi sono chiesto se lui suoni per noi, per sé stesso, o per la sua chitarra… ma vale saperlo?... non è comunque uguale?...
Nei silenzi sempre più frequenti, più pensosi, sempre più lunghi, le parole piane di antichi poeti sembrano riempire la spiaggia, sembrano attraversare il mare, certo penetrano gli animi ora ben disposti, facendoli vibrare…
“”
…partono e bastimenti
per terre assai lontane,
cantano a bordo…
so' napulitane.
…. ….
…. ….
Santa lucia,
luntana e te
quanta malinconia…
se gira o munne sano,
se va' a cercar fortuna,
ma quann’ spunta ‘ luna…
“”
si, davvero sembra che vada lontano la voce sommessa di Gigi, sembra che giunga all’orizzonte, fino al cielo che già trascolora, nella precoce alba di questo giorno d’estate.
Ben tornato, solerte Sole!... per stanotte ci abbiamo pensato noi, a tener compagnia al tuo mondo,
e te lo riconsegniamo sereno e forse, una stilla più buono.
Lucio Musto 3 agosto 2011
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Lucio Musto ha scritto:mi piace questa storia di piccolo orso; e mi piace l'atteggiamento di Orso grande.
ora continuerò a leggere il racconto, poi dirò quello che mi dice il cuore.
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