Sentire privato
il problema dei poeti, quando sono grandi,
è che dicono verità che sono loro,
ma che se guardi in fondo al tuo animo,
te le ritrovi uguali dentro te.
Ed ecco infatti tutta la malinconia
dell'animo turbato dal rumore
che l'universo fa quando s'incrina
nell'ordine e armonia che in quello infuse
la volontà creatrice del Creatore.
Tu ne avverti il fastidio e ti intristisci,
non sai dire il perché, ne senti il peso
pesarti dentro l'anima, e non capisci
che lei non se ne accorga, e non si turbi.
Resta giuliva e per quel tuo pianto solo
s'adombra un poco. Vuole saper che c'è!
Che fai allora?, come le rispondi?
"Guarda che bello, cara... sta crollando il mondo!
domani nell'Inferno andremo al caldo:
diamoci un bacio, mettiamoci a ballà?..."
Lei non lo vede, tu non la capisci,
e un altro giorno è passato in sintonia!
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Quel limite di coppia va considerato a priori, quando quella coppia pensiamo di formare tutti compresi dall'entusiasmo della prima conoscenza.
Ci saranno cose, occorre metterlo in conto, che resteranno comunque nel "Privato"; una piccola zona riservata, circondata da un filo di confine ed un cartello con su scritto "solo io”.
Sarà atto d'amore e non indifferenza, il non forzare quel confine, e rispettare il diritto ad una intimità che vuol esser personale e sola oltre l'amore.
Perché anche quella, si chiama libertà.
Già, perché la coppia può funzionare se è una scelta, e non reggerà se è una galera.