"E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!"
(G.Pascoli, 10 agosto)
Molti pensieri, tanta tristezza: il miracolo della natura si avvera, ed io non sono in grado di gioire.
Non ho neanche un caro ricordo, nel quale potermi crogiolare.
Stanotte portero' il volto al cielo aspettando la veloce scia luminosa
formulando nella mente la stessa vana speranza di sempre.
Cerchero', nel buio infinito della notte una stella che, cadendo, riesca a lenire
questo senso di vuoto che da sempre mi appartiene.
Confondero' lo scintillio, con le lacrime che riempiono i miei occhi, pronte a scivolare giu'
verso un cuore dolente.
Neanche in questo miracolo mi e' stata data, la mano nella mia che scalda il cuore.
In questo giorno di lacrime, aspettando le stelle cadenti, ho perso anche me stessa.
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!"
(G.Pascoli, 10 agosto)
Molti pensieri, tanta tristezza: il miracolo della natura si avvera, ed io non sono in grado di gioire.
Non ho neanche un caro ricordo, nel quale potermi crogiolare.
Stanotte portero' il volto al cielo aspettando la veloce scia luminosa
formulando nella mente la stessa vana speranza di sempre.
Cerchero', nel buio infinito della notte una stella che, cadendo, riesca a lenire
questo senso di vuoto che da sempre mi appartiene.
Confondero' lo scintillio, con le lacrime che riempiono i miei occhi, pronte a scivolare giu'
verso un cuore dolente.
Neanche in questo miracolo mi e' stata data, la mano nella mia che scalda il cuore.
In questo giorno di lacrime, aspettando le stelle cadenti, ho perso anche me stessa.