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diario paterno di stigazzi

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BigBossStigazzi
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Post n°1 pubblicato il 22 Aprile 2009

Ho fatto questo blog solo per mio figlio che deve ancora nascere, ovviamente può leggerlo chi vuole, ma diciamo che in quest'epoca di precarietà in cui la casa di chiunque può essere coibentata con rifiuti tossici o può crollare sulla testa perchè fatta con la sabbia e quindi nessuno garantisce nessuno che quello che si vuole dire lo si possa poi dire personalmente e che quello che si vuole lasciare in eredità arrivi poi a chi dovrebbe riceverlo, lascio le mie parole qui, nell'etere in cui aleggieranno a prescindere dalla mia esistenza e resistenza, a prescindere da cassette di sicurezza e anche a prescindere dalla mia pessima grafia che potrebbe non riuscire a leggere. Queste mie parole però le scrivo in seconda battuta anche per tutti quei bambini per cui ho svolto le funzioni di quasi padre adottivo, facendo l'educatore negli ultimi 19 anni, forse adesso mi mancano ancora di più, forse adesso che aspetto un bimbo autoprodotto con la mia compagna, mi dispiace ancora di più di non aver potuto fare di meglio per tutti gli altri.

ps: oggi mio figlio ha due anni e mezzo, e vorrei riprendere questo diario che ho tenuto durante i nove mesi di "attesa" per poi essere travolto dagli eventi finora ...spero prima o poi di riuscire a capire quello che mi è successo e lo metto qua così, per avere le cose che ho messo in rete tutte nello stesso luogo, se qualcuno le leggerà volentieri ben venga.



Ultima modifica di BIGbossSTIGAZZI il Mer 25 Gen 2012 - 0:00 - modificato 2 volte.

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BigBossStigazzi
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12/11/2008


Ciao tesoro (è un bel nome tesoro, sia che tu sia maschio o femmina o altro). Ieri tua mamma ha fatto il test di gravidanza che è risultato POSITIVO: ci sei!!!

Sei ancora probabilmente un mucchietto di celluline dai tre ai cinque millimetri, ma ci sei!

Ti abbiamo voluto tanto e io ti scrivo già perchè voglio essere sicuro che qualcosa di me ti arrivi anche se dovessi morire prima (prima che tu nasca oppure prima che tu sia grande, in fin dei conti non avrai un papà giovane o pienamente in salute e questo è possibile) spero di no ma è possibile.

Mi auguro di leggerti di persona queste cose (magari questo pezzo lo salto) ma come dice il saggio è meglio aspettarsi il peggio e rallegrarsi se non succede!

Oggi è il 12 novembre 2008 e ti scrivo per dirti che ti amo ancora prima di conoscerti e che è un meraviglioso miracolo che tu sia stato concepito.

Concepito come un pensiero, un'idea o meglio un ideale.

Concepito come una speranza e concupito come un desiderio.

Tu nasci dall'amore di due persone che ti desiderano, che ti hanno cercato (per un anno e mezzo).

Questo dovrebbe essere di consolazione per te al nostro grande egoismo di avere testimonianza del nostro amore, tu sei la testimonianza (tu sarai molto di più di questo nella tua vita, ora, esserci è testimonianza).

Vorrei scriverti ogni giorno della nostra attesa... ma non sono un tipo costante, diciamo che ti scriverò ogni volta che avrò tempo per dare le parole giuste ad un pensiero costante...ti penso sempre, non lo sai ma già influenzi le mie scelte pur non essendo ancora venuto alla luce.

Oggi volevo incazzarmi con la capa dove lavoro, ma mi sono trattenuto, sono stato molto più calmo del solito, mica posso perdere il lavoro proprio ora!





Ultima modifica di BIGbossSTIGAZZI il Mer 25 Gen 2012 - 2:28 - modificato 1 volta.

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BigBossStigazzi
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13/11/2008


Le sei di mattina.

Eccoti! Pensavo a quanto sembra assurdo quello che ti ho scritto ieri. Ho detto che ti amo, ma non so ancora se e chi sarai, maschio o femmina, con quale nome, quale carattere e tu potresti giustamente domandarti "mi amerebbe chiunque e comunque io sia?"

Mi sà di sì.

Non dico che abbia senso ma è così e non perchè io sia innamorato del ruolo di padre o della semplice idea (spesso mi sono chiesto con che coraggio ti avrei messo in questo mondo che non è mai stato il migliore dei mondi possibili ma è l'unico che conosco).

Tante volte ho negato l'amore bollandolo come un contenitore vuoto utile solo alla retorica per essere riempito di qualsiasi contenuto ed ho negato pure la necessità della conservazione della specie (l'istinto c'è, ma è necessario?) sostenendo che, nel caso, nessuno sentirebbe la mancanza del genere umano, nemmeno il genere umano.

Non ti amo per proseguire il delirio genetico di padre in figlio o per realizzarmi in te.

Ancora di più.

Ti posso e ti voglio dire che ti amerei anche se io non fossi il tuo padre naturale.

Anche se tu fossi di un colore diverso dal mio e me ne accorgessi solo alla tua nascita, anche...



Ultima modifica di BIGbossSTIGAZZI il Mer 25 Gen 2012 - 2:28 - modificato 1 volta.

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13/11/2008


Sera.

Volevo dire ... anche se tu non somigliassi all'immagine che posso farmi di te, è lo stesso.

Tu, per tua fortuna, sarai comunque diverso da me e forse, tutt'al più mi somiglierai in qualcosa, spero di trasmetterti qualità e non i miei difetti.

Sicuramente la spiegazione che mi dò per questo amore è che tu stai crescendo dentro alla donna che amo.

Ora fai parte di lei ma nasci anche da me.

Anch'io ho partecipato alla tua realizzazione e tu per ora piccolino/a sei vita in potenza, puoi essere tutto o niente, ma è meglio essere solo qualcosa, ancora neppure tu sai se sarai femmina o maschio, portato per la lotta greco-romana o per la danza classica e questo è bellissimo.



Ultima modifica di BIGbossSTIGAZZI il Mer 25 Gen 2012 - 2:28 - modificato 2 volte.

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16 novembre 2008 (forse)


(Ti stò scrivendo su di una vecchia agenda al giorno 16/11 di qualche anno fa)

Penso che sia il 16 davvero ma non ne ho la certezza e tu (Ignazio, Giorgio, Fabrizio) oppure tu (Francesca, Morena o Giulia) come stai?

O, foste in più d'uno, come state?

Spero proprio bene, anche se io sono sempre più consapevole e quindi spaventato.

Sono tanti i pensieri che possono spaventare un quasi neo-padre, paura che tu non riesca a farcela o che tua mamma possa avere dei problemi, oppure riguardo al mondo cattivo in cui ti portiamo.

Se io ce la farò a vederti nascere e crescere, se i nostri due cagnolini che hanno fatto un pò da figli finora saranno gelosi delle attenzioni che ti dedicheremo... ma più di tutto se riuscirò ad essere un buon padre per te ed un buon marito per tua mamma, anche perchè il nostro rapporto cambierà di sicuro con il tuo arrivo.

Non sono mai stato padre-padre e con mio padre non ho mai avuto un buon rapporto e pure lui con suo padre e così via fino all'alba dei tempi, direi che è ora di finirla.

Ho quasi fatto il padre di figli non miei per lavoro, lavoro come educatore, ma non è detto che sia capace di fare le cose giuste con un figlio mio.

Certo ci ho pensato molto a come io cambierò ma vorrei fare di meglio che rifare gli stessi errori che sono stati fatti con me e vorrei fare di meglio del CONTRARIO di mio padre.



Ultima modifica di BIGbossSTIGAZZI il Mer 25 Gen 2012 - 2:27 - modificato 1 volta.

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20/11/2008


Mi dispiace, non sono riuscito a scriverti prima per via della stanchezza, ultimamente il lavoro mi stanca molto.

Tesorino mio ti ho già detto che tuo papà per lavoro fa l'educatore ma tu non sai ancora cos'è.

Consolati, quasi nessuno sa cos'è, di solito tutti associano a questa parola o la figura di un maestro o quella di un prete, tranquillo/a non sono ne l'uno ne l'altro.

Come te lo spiego con parole semplici?

Tanti bimbi in questo mondo nascono senza papà o perdono i genitori in una delle tante guerre, o lasciano i genitori in un'altra nazione per andare a lavorare e spedire soldi a casa, altri ancora hanno genitori che li trattano male... tutti questi bimbi hanno bisogno di persone grandi che li aiutino a crescere, ci vuole qualcuno che li sostenga e li guidi finchè non abbiano trovato dentro di loro tutte quelle qualità e capacità che gli serviranno da adulti.

Le chiamano "relazioni d'aiuto", ma spesso mi sembra di non essere davvero utile a nessuno, neppure a me stesso.

Spero di essere utile almeno a te, che sei mio figlio. Non mi servirà a molto essere un educatore visto che con te non sarò obbiettivo, ma coinvolto e come si dice quando si lavora per tanto tempo con gli stessi ragazzi senza tenere la "giusta distanza" invischiato, manipolabile.

Anche se non sono figli tuoi e anche se ci stai attento prima o poi ti affezioni e ti dispiace per ogni cazzata che fanno. Scusa, torniamo a noi, ti voglio dire cosa vorrei tu non diventassi mai: un violento.

Puoi diventare come vuoi ed io ti amerò ugualmente, giuro, anche tu fossi negro, ebreo o comunista, gay, trans o robotrasformer, anarchico, democristiano o prete ortodosso.

Tutte cose che non mi fanno impazzire di gioia (a parte anarchico, comunista e robotrasformer) ma temo che non riuscirei più ad amarti se tu diventassi una persona che fa violenza psicologicamente o fisicamente.

Non mi viene in mente a caso, i ragazzi con cui lavoro spesso fanno a botte, si scatenano spesso delle risse ed io in mezzo a dividerli ed in quei momenti li disprezzo.

Sò che la vita che hanno condotto prima e gli esempi degli adulti li hanno portati a questo ma stupidamente non riesco a non disprezzarne la stupidità.

Il male è noioso e la violenza è stupida, io non vorrei odiare nessuno, ma non ci riesco con chi calpesta i più deboli, chi gode delle sofferenze altrui, chi vigliaccamente si nasconde dietro azioni irreparabili.

Disprezzo la stupidità di chi vuole eliminare le differenze a calci, pugni e cinghiate... dimostrando non forza ma fragilità. Credimi e poi fa quello che vuoi, ma tu nel dubbio ama, se non sei sicuro osserva, guarda e aspetta, ma quando sei sicuro ama e quando non sei sicuro ama lo stesso perchè gli altri sono il nostro specchio e più li ignori, più aggredisci, più li rifiuti, più ti inaridisci. Io odio la violenza perchè mi fa diventare nervoso, impaurito, aggressivo e violento. Odio la violenza degli altri perchè odio la mia ed odio odiare.

Tu ama e sii felice tesorino di papà.



Ultima modifica di BIGbossSTIGAZZI il Mer 25 Gen 2012 - 2:27 - modificato 1 volta.

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?


Mi sà che questo era un diario per ragazzine, a giudicare dai trafiletti pubblicati (gossip, moda e amenità varie) chissà di che genere sarai (maschio, femmina o altro)?

L'ho chiesto al ginecologo e mi ha risposto con acidità "perchè, è importante?"

Ci sono rimasto male, certo che non è importante, ma se risponde così vuol dire che ci sono ancora padri che preferirebbero un maschio (o una femmina) oppure vuol dire che il ginecologo è uno stronzo.

Sono curioso, ma non vuol dire che non ti amerò comunque sarai... ma davvero qual'è la differenza, se sarai femmina ti annegheranno in un mare di rosa e di bambole e se sarai maschio in big jim e soldatini azzurri, mamma mia questo è un lavaggio del cervello, come si può fare con le diversità di genere? E' importante? E come ti spiegherò tutte queste cose?



Ultima modifica di BIGbossSTIGAZZI il Mer 25 Gen 2012 - 2:26 - modificato 1 volta.

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BigBossStigazzi
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5/12/2008


Come ti spiegherò tante cose?

Il mondo è vario, e tanto, tutto quanto lo capirai da sola/o, cioè lo ricreerai nella tua mente con la tua visione, ma quello che vedrai e sentirai da noi e da quelli della tua età e dalla scuola insieme al tuo carattere formeranno la tua personalità e cioè il modo in cui vedi il mondo e con il quale starai nel mondo.

Come tutti sarai quindi influenzato dall'ambiente (che brutta parola influenzato, come fosse una malattia, diciamo che sarai informato dall'ambiente) e in quell'ambiente ci saremo anche noi mamma e papà.

Chissà se è meglio insegnarti cosa è giusto o quanto vale.



Ultima modifica di BIGbossSTIGAZZI il Mer 25 Gen 2012 - 2:26 - modificato 2 volte.

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Prima ecografia


La farfallina del cuore.

HAI IL CUORE!

Non è scontato, e del tuo cuore, non è scontato che l'abbiano chiamato farfallina.

Una vibrazione, una pulsazione, un sonar a scandagliare la vita.

Abbi cuore visto che ce l'hai e lascialo battere, usalo per amare insieme al cervello e alle mani, da quando hanno scoperto che non è la sede dell'amore non lo usano più.

Ma qual'è la sede dell'amore? E dell'intelligenza? Forse le mani, forse il corpo, gli occhi, si può amare con il naso? E con le orecchie? Forse l'amore non ha una sede o forse è una farfallina, che svolazza erraticamente con ali fragili e vita breve, una lucciola sullo schermo che pulsa velocissima distribuendo aria e nutrimento, forse l'amore è nel sangue, il cuore è la pompa, il mantice che lo muove ma il flusso sanguigno che dona movimento al corpo che vive.

Ti batte il cuore e non è scontato, per niente.



Ultima modifica di BIGbossSTIGAZZI il Mer 25 Gen 2012 - 2:25 - modificato 1 volta.

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16/12/2008-18/12/2008


Avevo pensato di scriverti poi dopo aver scritto la data mi sono addormentato per cui ti scrivo due giorni dopo.

L'ultima volta ti ho detto che ho intravisto il tuo cuore e allora volevo aspettare per dirti cose belle.

Ultimamente però sono un pò stanco e non avendo molte cose belle da scriverti non ho scritto. Ma ogni giorno ti ho pensato, continuamente, e ho pensato a quello che facevo, dicevo e a come mi muovevo come se tu mi stessi guardando, tua mamma ti sente oltre che pensarti perchè ti porta sempre con sè ed il suo corpo cambia assecondando la tua crescita.

Io la amo immensamente e pensa che fino a pochi anni fa pensavo che l'amore fosse una invenzione dei pubblicitari dei baci perugina, e amo anche le modificazioni del suo corpo che significano la tua presenza.

Sono molto felice quando si dice contenta delle mie attenzioni anche perchè penso che, pur avendo capito a fondo il meccanismo biologico del concepimento (pensa che ci sono tribù che non associano l'atto sessuale al concepimento vivendo in una stupefazione miracolistica l'arrivo di una nuova vita), ancora non si possa sapere quanto le emozioni, il dolore o il piacere della madre possano influire sul nascituro.

Io spesso ho vissuto male e mi sono sentito angosciato e stanco anche senza una ragione precisa, per questo penso che forse il poco e malato amore di mio padre per mia madre ed il faticoso e turbato amore di mia madre per mio padre possano aver intrecciato in me una rete di tristezza a prescindere da ogni mio sforzo di star bene ed essere felice.

Non voglio che questo ti succeda, non desidero farti vivere in un falso universo ovattato ma neppure che tu sia triste senza motivo.

Ho pensato che il parto in acqua dicono sia meno traumatico, passando da un ambiente amniotico ad un ambiente acquatico, così come il cesareo dovrebbe essere meno traumatico di quello "naturale", ma non mi sembra che a "meno traumi" corrispondano "persone più felici".

Certo che anche se io non sono famoso per il mio ottimismo, tutto questo continuo parlare di crisi non aiuta a stare tranquilli, viene da chiedersi se abbiamo fatto bene a volerti "mettere al mondo".

Spero che non ce ne farai una colpa, anche perchè spesso penso che il mondo sarebbe meraviglioso come diceva Modugno se noi non facessimo del nostro peggio per rovinarlo.

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9/1/2009

Seconda ecografia: ora ti ho visto bene!

Dicono che sei lungo sette centimetri ma hai già le forme di un bimbo, ti ho visto due gambine che scalciavano e sgambettavano, la schiena, il cuore, le mani, la testa.

Dormivi come sdraiato su di un cuscino.

Che emozione, 12 settimane e già così preciso in soli 7 centimetri, tutto quello che sarà il tuo corpo lì, in miniatura, come pollicino, il bimbo piccolino.

Io te lo devo dire, la paura di perderti è tanta e penso anche a questo, e, per questo ti devo dire che non ho mai capito tutti quelli che si dicono contro o a favore dell'aborto.

Che ci sia un aborto è una sfiga comunque e questo, quelli cosiddetti a favore della legge, l'hanno sempre detto, ma io ne voglio parlare con te, anche per esorcizzare la paura di perderti. Tu per me sei già vivo, tant'è che ti parlo e sei vero, e umano, poco importa dove le leggi posizionano il tuo riconoscimento come essere umano, però sò anche con convinzione estrema che se tua madre rischiasse la vita, tu stesso non vorresti sopravviverle.

Un domani tu sarai solo tuo, ma ora sei parte di lei (e di me, almeno psicologicamente), sei attaccato a lei, ti nutre, è il tuo mondo, la tua casa, la tua culla, se le succedesse qualsiasi cosa da adesso alle prossime 20 settimane sarebbe molto difficile garantire la tua sopravvivenza.

L'essere umano per sopravvivere ha bisogno della terra, l'uomo senza terra non può esistere, mentre potrebbe succedere il contrario.

Noi ti abbiamo cercato e ti vogliamo ma non abbiamo la certezza di te e questo dà ansia, ma se non fosse un caldo ambiente che ti desidera, ad attenderti, io non ti avrei mai cercato o voluto.

Il ginecologo è un pò ruvido e spaventa tua madre quando andiamo da lui, continua a dirci che è una "gravidanza a rischio".

Lo sappiamo non c'è bisogno di dirlo ogni volta, la vita è a rischio, l'abbiamo capito.

Inoltre, oggi, io l'ho fatta piangere e mi sono sentito una merda.

Per concludere la lista delle tristezze da dirti è il caso che ti spieghi che abbiamo deciso di NON fare due esami invasivi (amniocentesi e villocentesi) che potrebbero essere pericolosi per te.

Sono due esami che si fanno per vedere se il feto sia o meno affetto da sindrome di Down ma che possono danneggiare anche un embrione sano.

Visto che ti vogliamo comunque, anche tu fossi affetto dalla sindrome di Down, è inutile fare esami rischiosi.

Io ho lavorato con ragazzi affetti da Down e ritengo che quel cromosoma in più li renda migliori delle persone cosiddette normali, che sia una sorta di evoluzione della specie, purtroppo a questa sindrome sono collegate malattie cardiovascolari ed alla vista per non parlare dei problemi sociali connessi ad una "diversità" evidente, per cui spero comunque tu sia "normale" qualsiasi cosa significhi e, non penso che qualsiasi problema tu possa avere sarebbe una "disgrazia", non ci è sembrato sensato fare altro, come diceva De Andrè "non per un dio ma nemmeno per gioco"...

infatti non è per rispettare precetti religiosi ma solo per desiderio e rispetto e curiosità di conoscerti e nella speranza di poterti trasmettere il nostro amore.

Ora tu sei nella fase pre-Kirikù(da Kirikù e la strega Karabà), spero di vederti in quella Elora Danam (da Willow)

tuo willow

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BigBossStigazzi
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18/1/2009

Vorrei tanto essere un nativo americano, un indiano per intenderci.

Stiamo pensando al tuo nome (due liste una per la femmina e una per il maschio) e più ci penso più lo trovo ingiusto.

Prima di tutto è ingiusto che tu abbia necessariamente il mio cognome, è brutto, mi piace di più quello di tua mamma, ho provato di convincerla ma anche lei è appassionata di De Andrè e mi dice "che il mio nome glielo devo proprio dare" (era proprio un fatto estetico, non che non ti volessi riconoscere), poi il nome, che ti resterà appiccicato per la vita, e se non ti piacesse?

Che diritto ho io a metterti l'etichetta NOME?

Meglio gli indiani, che quando davano un nome al bimbo era un nome temporaneo. Quando avesse passato il rito di iniziazione per diventare adulto, lo avrebbe cambiato con un nome segreto da non rivelare a nessuno pena la perdita dell'anima ed un nome pubblico, simile a quello che oggi da noi si chiama il soprannome, come toro seduto, cavallo pazzo o preservativo bucato (vecchia barzelletta sugli indiani).

Altra cosa che invidio agli indiani: il totem familiare.

Loro scolpivano un totem con tutti gli animali che rappresentavano gli antenati, passandolo al figlio come rappresentazione della storia familiare ed assegnando al nascituro un animale guida che lo avrebbe appunto guidato.

Come la stecca nei militi, quando si costruiva la stecca, questo oggetto (di varia natura anche se spesso intagliato nel legno) che rappresentava il gruppo, l'orgoglio e le fatiche di tutti veniva passato poi a chi si riteneva un degno depositario.

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gennaio 2009


Siamo andati tutti e tre (tu, tuo malgrado) al concerto di Vinicio Capossela...bellissimo, spero che influisca positivamente sul tuo sviluppo.

Ma stasera ti voglio parlare di un'altra cosa, una cosa grande, dell'onestà, della giustizia, dell'essere retti.

Questo, tesorino di babbo, è un mondo ingiusto, corrotto e disonesto e di false virtù c'è un fiorente mercato, ma io ti insegnerò comunque l'onestà come mia madre la insegnò a me.

Quando capii che gli insegnamenti di mia madre non corrispondevano alla realtà le chiesi perchè non mi avesse invece insegnato a "stare al mondo".

Come minimo un onesto in un mondo che non lo è diventa un disadattato, allora perchè perpetuare questo "fallimento"?

Perchè non è stato un fallimento, perchè bisogna imparare tutto, a essere onesti dai genitori e ad essere disonesti dal mondo e decidere in che misura essere l'uno o l'altro o entrambi.

Ci sono persone che hanno inventato campi di concentramento e stermino, mafiosi che hanno sciolto bimbi nell'acido, dipendenti statali e privati che torturano e uccidono per lavoro, persone che hanno dato la vita per salvare estranei, persone che si dedicano alla conservazione, al mantenimento ed alla diffusione di serenità, pace e amore, per cui al mondo, purtroppo o per fortuna l'essere umano può fare qualsiasi cosa, non esistono cose disumane, ci sono persone che considerano giuste le ingiustize e viceversa.

Io non possiedo la verità ma vorrei che tu fossi onesto anche a costo di sembrare coglione a chi si adatta al peggio.

Ecco forse stà proprio qui il problema, nell'adattarsi a tutto, il passaggio dal singolo al collettivo, dal particolare al generale.

Per farti un esempio quando c'è una guerra uno deve andare soldato per non essere fucilato, allora si adatta e ci và, in guerra gli viene chiesto di sparare al nemico oppure sarà considerato un vigliacco, traditore, incarcerato e fucilato e a questo punto può rifiutarsi, può darsi un limite, può smettere di adattarsi.

Perchè?

Perchè perdere la vita per salvare quella di un'altro? Di un nemico poi? E poi se non lo uccido io lo ucciderà un altro!

Forse perchè tutti gli esecutori di stermini erano soldati che hanno "solo eseguito gli ordini".

Ma se un ordine è ingiusto non và eseguito "l'obbedienza non è più una virtù" come diceva Don Milani.

...a meno che non sia un MIO ordine...ahr ahr ahr

papà Gambadilegno

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marzo 09

ciao piccolino/a... fra due giorni sapremo se sei maschio o femmina e quindi smetterò di rivolgermi a te con o/a.

Penso molto a chi sarai e a che nome darti, diciamo che sò di starmi fissando su cose inessenziali, perchè quelle essenziali mi spaventano.

Il pensiero che tu possa non essere sano mi fa orrore, non per me ma per te, sò che ci sono forme di handicap che rendono la vita un inferno e non riesco a pensare che tu non abbia almeno la possibilità di essere felice, so che ci sono forme di malattia fisica o mentale che rendono desiderabile la morte o addirittura non essere mai nati.

Questo è l'argomento di uno dei più bei films di Frank Capra con James Stewart che io amo da sempre "la vita è meravigliosa", in cui il protagonista desidera di non essere mai nato ed un angelo di seconda classe si deve guadagnare le ali dimostrandogli che la vita è meravigliosa e tutte le volte che James ritrova "i petali di Zuzù" in tasca, io piango.

Io ci credo che valga la pena di vivere ma spero anche che tu lo scopra da solo e non per trovare consolazione.

Per me è un momento particolare, vorrei sistemare le cose (casa, lavoro, modo di vivere) prima del tuo arrivo, per farti trovare una situazione serena e che duri almeno per i tuoi primi anni, sai io da piccolo ho cambiato città per seguire i miei che avevano cambiato lavoro e questo mi ha fatto perdere gli amici e l'ambiente che conoscevo, te lo vorrei risparmiare.

E' chiaro che stress e traumi sono normali nella crescita e nella vita di chiunque, ma non vedo perchè non si debba cercare di ridurli di frequenza ed intensità.

Una vita serena e pacifica non fa schifo e tanti films che cercano di dimostrare quanto sia piacevole il rischio sono solo stronzate.

L'amore importa, io e tua mamma ci amiamo per cui già c'è un piccolo equilibrio, una armonia, nonostante le stecche.

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25/3/09

Piccolino di papà!

Sei un maschietto!!

Sono felice (e lo sarei stato ugualmente fossi stato femmina) e spaventato (questo forse lo sarei stato meno).

Non è una cosa brutta, non voglio dire che ti preferivo altro, è solo una sensazione mia dovuta ad un problema che ho con me stesso (quindi tu non c'entri):

ho un'autostima variabile, qualche volta in qualcosa mi stimo, qualche altra volta, magari nelle stesse cose non mi stimo.

Per cui la paura di cui ti sto parlando è quella di poter non essere un buon esempio per te.

Se eri una femmina avevi come esempio tua madre che io stimo molto.

Ma vedrai, mi passerà anche questa stupida sensazione, in fondo io ho rifiutato mio padre come modello eppure, a volte, sono riuscito pure ad essere felice.

Vorrei scriverti e disegnarti le favole che ti racconterò, storie che ti spieghino il mondo, ma mi sa che ancora non lo capisco neppure io

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BigBossStigazzi
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Viandante Ad Honorem
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7/4/09


Mi sa che ti abbiamo trovato il nome!

Abbiamo pensato alla sua:

-musicalità,

-lunghezza,

-indisponibilità alle storpiature da parte di coetanei stronzi,

-significato etimologico,

-non appartenenza a parenti viventi o defunti.

Purtroppo ti dobbiamo dare un nome prima che te lo possa scegliere da solo, ma non credere che sia troppo importante.

Il nome è come una etichetta appiccicata su di un barattolo, non sempre quello che c’è dentro corrisponde alle scritte.

E’ un modo per distinguere gli individui gli uni dagli altri, condizionato dal tempo e dalle mode.

Infatti abbiamo scartato anche nomi troppo antichi, troppo diffusi o rari e strani.

Peccato perché amo i nomi antichi e strani come:

Gilgamesh,

Ulisse,

Paride,

Achille,

Prometeo,

Demetrio,

Orlando,

Patroclo no, mi ricorda troppo L’altra domenica.



Idealmente avrei voluto che come Kirikù o Villaggio tu cominciassi a parlare dalla pancia della tua mamma e ci dicessi il tuo nome, mentre abbiamo dovuto indovinarlo da soli.

Così come vorrei fossi tu da adulto a decidere se battezzarti o meno ( in fondo anche Gesù lo fece a 30 anni e non gli portò neppure fortuna), ma non dipende da me.

Anche quello che si ritiene socialmente normale ed accettabile importa, vero che io potrei (insieme a tua mamma) crescerti completamente “a modo mio”, ma farei di te sicuramente un escluso e non voglio.

Io ho vissuto la solitudine e l’esclusione dal gruppo “dei pari” ed ho imparato a star bene con me stesso, ma mi sono serviti tanti anni per riuscire a stare bene anche con gli altri.

Alla fine, mio tesorino invisibile, speriamo che ti piaccia il nome che ti abbiamo scelto.

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BigBossStigazzi
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Viandante Ad Honorem
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10/4/09

Sei veramente un bimbo fortunato, tua madre è molto bella.

Nonostante questo ancora più che bella è dolce, serena, accogliente come il mare e tu pesciolino che nuoti dentro di lei lo sai ancora meglio di me, ora.

Ma te lo scorderai.

Tutti scordiamo non solo i primi momenti di vita, anche i primi anni, per non parlare di adesso, prima ancora che venga calcolato il tuo tempo, ma tu già vivi e cresci, nascosto in una dimensione parallela, avviluppato dal calore di tua madre.

Quando comincierai ad avvertire il mondo esterno?

Quando a sentire?

Sentire i cagnolini che ululano l'affetto del branco, la musica e le madonne di quello scemo di tuo padre?

Tuo padre, non mi sembra vero, spesso me lo ripeto, di nuovo, ed ogni volta ne sono sorpreso come da una novità: annunciaziò, annunciaziò!

Fra un pò arriverai tu ed io dubito di me, anche del mio lavoro, come se avessi fatto l'educatore per riempire un vuoto che tu ora riempirai.

Chissà se mi stupirò di essere un buon padre.

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BigBossStigazzi
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la mattina dopo


Ripensandoci, forse esagero.

Sarà normale che ti penso sempre?

Ogni cosa che guardo (cani, casa, macchina) la stò riconfigurando con la tua presenza, stò pensando a quello che devo cambiare, a cosa c'è di pericoloso da mettere sotto chiave o far sparire... poi penso che ancora devi nascere e che prima che cammini e ti metta nei guai passeranno anni.

Eppure lo spazio della casa si stà modificando nella mia testa.

Quando ero piccolo niente era mio, neppure la mia camera o i miei giochi, se le cose erano in disordine i miei potevano "fare ordine" a modo loro e buttarmi via qualsiasi cosa o portarmi via i giochi rotti (con cui magari io giocavo più volentieri) o buttarmi i fumetti per "fare spazio".

Per questo ho tenuto tante cose di quando ero piccolo, un pò per ricordo, un pò per continuare a giocare e un pò per passarle ai figli, perchè avessero qualcosa di loro... ma ora questa collezione è talmente vasta da seppellirmi varie volte.

Ti comprerò nuove cose solo tue, ed ogni tanto, se vorrai potrai leggere i "Flash Gordon" o i "Topolino" degli anni 40 che mia madre mi passò, ed i "Tex" e gli "Alan Ford" che io ho tenuto per me, ed ora, anche per te.

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Viandante Ad Honorem
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12/4/09

Di tutta questa "eredità" di cui ti ho scritto ieri, quello che realmente importa non è la conservazione, ma l'utilizzo, che l'ambiente si arricchisca di serenità, bellezza e cultura, che ti cullino musiche e colori.

Trarre quello che riesci, che vuoi e che ti piace.

Non voglio certo fare di te un catalogatore o un bibliotecario o peggio, come me, un collezionista.

Il collezionismo è spesso compulsivo e può diventare una ossessione, prima o poi si finisce per tenere anche le unghie tagliate in scatole di cerini.

Anche un contesto ricco di idee, concetti ed ideali, di libri, musiche e quadri non comporta obblighi, come uno disadorno e senza cultura, ma libera dall'ignoranza permettendo la crescita, non influenza, informa e basta.

Stai tranquillo piccolo mio che non ti darò lezioni di pittura perchè io sò dipingere e che non ti manderò a lezioni di piano o violino solo perchè io non li sò suonare.

Quando nascerai io avrò verso di te un solo ruolo, quello di papà e tu verso di me solo quello di figlio.

Non si scappa, è così e per quanto io desideri l'ordine senza leggi (ossia il significato originario di anarchia), sò per esperienza (quella di educatore) che dovrò assumermi insieme a tua mamma la responsabilità di scegliere per te almeno finchè sarai piccolo, che dovremo darti dei limiti per educarti e quindi direzionare la tua crescita.

Sò che è necessario, ma mi pesa, perchè odio il potere e le regole, ma sò anche che per vivere senza regole bisogna che ognuno le abbia dentro di sè e le rispetti autonomamente. Io se non faccio casini non è per la paura dell'eventuale punizione, è perchè non voglio fare casini, perchè la vita è già un tale casino che non c'è nessun bisogno di incasinarsela da soli.

Così come sò che questo ruolo potrebbe, a volte rendermi odioso ai tuoi occhi ed è naturale, lo accetto.

Tutti almeno una volta nella vita hanno odiato i propri genitori.

Sii certo però che io e tua madre condivideremo ogni scelta che ti riguarda e che saremo animati dalle migliori intenzioni (vorrei però evitarti la frase più odiosa di tutte "ora non capisci, ma lo faccio per il tuo bene", penso che ogni tanto ti chiederò cosa pensi tu, che sia il tuo bene) e nonostante questo sbaglieremo di sicuro qualcosa.

Forse faremo tanti errori...spero non troppi...

ma credimi che l'errore più grosso sarebbe non dirti mai di no, cedere ad ogni capriccio, credere che tu ti possa educare da solo, come purtroppo ho visto tante volte e non ha mai avuto buoni esiti.

Cosa significa in pratica?

Che cercherò di mostrarti quanto serva studiare, ma se studiare, quanto e cosa pian piano te lo chiarirai, ti aiuterò a vedere se hai predisposizioni particolari ma senza spingerti o tirarti proiettando su di te, tu al contrario potrai proiettare su di un telone bianco i tuoi futuri fino a scegliere quello che più ti corrisponde.

Per il lavoro spero di mostrarti con l'esempio, quanto sia importante per tutti al di là dei soldi guadagnati, fare bene un mestiere che piace.

Ma il tuo lavoro te lo sceglierai tu.

Mi piacerebbe che il sentimento che c'è fra me e tua mamma ti rendesse permeabile all'amore, cioè ti liberasse dal dubbio del perchè e se vale la pena, ma quando, come, dove e chi amare saranno scelte rigorosamente tue.

Per quello che riguarda le passioni, l'entusiasmo, la curiosità, la morale, il rispetto, le priorità, l'analisi della realtà, il rapporto con la tua aggressività, con il potere e con tutti gli altri da te, per la tua distanza dalle stelle (anche senza assumere un cannibale al giorno, avrebbe aggiunto De Andrè)...

certo che vorrei che tu dessi valore ai valori che ti mostreremo noi, papà e mamma, e se vorrai lo farai, se no userai le chiavi che troverai in casa, a scuola e per strada per costruirteli da solo.

Un giorno, da uomo, magari mentre aspetterai di avere un tuo figlio, rileggerai queste cose e forse penserai "che coglione che era mio babbo" sorridendo.

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21/4/09

Ciao... mi manchi, vedo il pancione e sò che se lì dietro, ma non vedo l'ora di vederti.

Paura ce n'è, di specchiarmi nei tuoi occhi e vedere un imbecille (cioè io).

Morissi, i miei atomi cambierebbero stato e legami ma vivrebbero altre vite, mio malgrado, io resterei in quello che ho detto, scritto vissuto insieme ad altri e vivrei come vive un ricordo, finchè c'è memoria.

Spesso mi sento come un autobus che trasporta in giro quello che ho visto, letto, vissuto, provato, come se tutte queste esperienze stratificate fossero me.

Fanno parte di me anche:

- Kafka,

- Hemingway,

- Edgar Allan Poe...

i tre scrittori che ho amato fin da piccolo, ma prima Giulio Verne con "Dalla terra alla luna" e "L'isola misteriosa", Dumas con "I tre moschettieri" che introduce all'assurdità della vita, visto che sono sempre stati quattro.

Questi libri a otto anni circa mi hanno portato ad amare la lettura per tutta la vita... ho cominciato a leggere con topolino, poi tanti libri e fumetti, libri bassi e fumetti alti.

Evadevo da un mondo che conoscevo poco ma già non mi piaceva, anche perchè non mi sentivo accettato (con una mannaia aggiungerebbe Bergonzoni)...andavo verso mondi di fantasia, a volte spaventosi come la metamorfosi di kafka e la tomba di Ligeia di Poe.

America, Il processo e poi i racconti, le lettere al padre, tutto kafka, mi sentivo molto kafkiano.

Isole nella corrente del grande H e Papillon di Charriere, il vecchio e il mare e fiesta, insieme alle favole di Andersen e la più terribile di tutte UNA MADRE.

Agenzia omicidi di Jack London che insegna quanto sia terribile un'utopia vissuta fino in fondo...

B.Traven: La nave morta ed il tesoro della Sierra Madre ...

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...

...aspetta, mi rendo conto che ti stò parlando nel tempo in vari sensi, non solo dal mio presente in cui scrivo al tuo futuro in cui leggerai, ma a te nelle varie versioni, a due anni, a sei a otto e poi a venti, quaranta, settanta, a volte ti penso piccolino a volte più grande, anche perchè ad un certo punto potrei non esserci più (facciamo gli scongiuri) o esserci e non ricordarmi più le risposte che credo di sapere, o le domande. Tu potresti avere un dubbio o voglia di un consiglio ed io ...ne approfitto per scriverti adesso tutto quello che mi viene in mente, probabilmente tutto quello che io avrei voluto sentire da mio padre...

ti dicevo de La nave morta di B. traven che spiega molto bene quanto valga avere una identità e quanto costa perderla (viviamo in un mondo in cui un documento od un bollo fanno la differenza fra vivere e morire).

Chesterton, Nausicaa di Miyazachi... Farenait 451 bellissimo libro e stupendo film sul valore dei libri...84 di Orwell dove si capisce benissimo cosa sia la "guerra eterna", la "riscrittura della storia" e beffa delle beffe, si capisce pure quanto ci piglino in giro chiamando il peggio della tv "il grande fratello" (spero che quando capirai sarà rimasto solo quello letterario)...

La fattoria degli animali, Alice, Peter Pan, La storia infinita che forse leggerai da bimbo, ma rileggendoli da grande vedrai che ti diranno nuove cose aprendosi a tante interpretazioni...

Van Voght ed il suo NON-A precursore della semiotica, L'eternauta, Crazy Kat, Popeye, P.K. Dick, Asimov, Heinlein, Clarke, Il piccolo principe... sono in ordine sparso per via della mia confusione, ma per quando arrivi avrò spostato negli scaffali in alto American Psicho e Taxi Driver, Bukowsky e Burroghs (quello del pasto nudo), Miller e Nice, Sartre, Robbins, Manara e Magnus...

io penso che i libri siano vivi e quindi leggerli significa relazionarsi con qualcosa che risponde e se è un bel libro risponde sempre in maniera diversa, come una persona, come un distillato della persona che l'ha scritto o tradotto... non sì può obbligare una persona a leggere un libro, se non c'è feeling... per questo molti insegnanti falliscono, non può funzionare "leggete e commentate da pagina a pagina", bisogna trovare la sequenza giusta, o il libro che appassioni alla lettura, quando accade questo innamoramento si leggerebbe di tutto, anche gli Harmony...

...la scuola uccide Dante e Benigni lo rianima...

Oppure bisogna trovare delle alternative, ad esempio la meravigliosa antologia di Spoon River uno potrebbe non avere voglia di leggerla (tipo Bleeah la poesia cimiteriale) eppure penso che attraverso Non al denaro, nè all'amore, nè al cielo di De Andrè non sia possibile che non venga almeno la curiosità...

La criptica filosofia Sartriana è chiarissima nei romanzi e nel teatro, la letteratura di ogni tempo e luogo si comprende al volo leggendo gli esercizi di stile di Quenau (o quelli di Disegni e Caviglia)... poi ci sono tanti libri trasposti in films stupendi come Papillon...

ancora scrittori come Evangelisti, Moorkock, Salgari, Donaldson, Tolkien...

poi Crepax, Alan Moore, Garth ennis...

Segar.. Zelazny...Gemmel...

...una lista infinita...sfinita...ciao piccolino ti è venuta voglia di leggere? Adesso ti passo una lucetta ed un librino piccolino, così puoi cominciare...(lì dentro)



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22/4/09

Ieri ero partito solo per dirti qualche titolo ed invece, ogni libro a cui penso me ne ricorda altri 50, ognuno di loro 10 films, ogni film centinaia di quadri, migliaia di canzoni...

miliardi di ore che ho passato a guardare "a farmi narrare la vita degli occhi" (avrai notato che cito spessissimo Fabrizio De Andrè, perchè le sue idee mi hanno cresciuto, l'affetto che ho per la sua opera e il dolore per il suo non esserci più sono presenti sulla mia pelle come cicatrici)... ma non era necessario...in fondo si sopravvive bevendo, mangiando, evacuando e dormendo.

Ma per vivere bisogna mettersi in relazione con gli altri, con il mondo e per questo l'arte in tutte le sue forme ed i suoi contenuti diventa INDISPENSABILE.

Leggere, scrivere (scriverti ti rende presente a me come se ti avessi di fronte), guardare, odorare, toccare, intuire il mondo finchè non ci si veda la propria immagine e scrutare in se stessi fino a vedere l'altro.

Sì è vero che i libri ed i films fanno evadere dalla realtà (star seduti due ore in un cinema fa scordare i propri guai quotidiani per un pò), ma forniscono indizi per capire la realtà.

Si può vivere anche senza aver letto "Guerra e Pace" o "Spoon River", ma non leggendo nulla mancano strumenti utili a decodificare il mondo.

Chiavi e porte.

Quando ogni porta si apre su di un corridoio con infinite porte, diventa importante avere il mazzo di chiavi con il passepartout.

Sapere e capire non danno automaticamente accesso alla felicità, ma neppure l'ignoranza garantisce questo, anche se tanti lo affermano.

Ogni giorno succedono eventi come terremoti, alluvioni, eruzioni che hanno ben poco di naturale, ma viviamo tutti sulle pendici di un vulcano attivo, anche vivendo in pianura padana... le cose che mettiamo da parte per i nostri figli sono solo cose e potrebbero non arrivare mai a voi anche per ragioni meno cruente:

le cose cadono e si rompono,

il topi le mangiano,

la muffa le ricopre,

l'acqua le marcisce...

anche la sola "tecnologia che avanza" ci toglie sempre più di quanto non ci dia.

Tutti i films che ho su VHS quando non produrranno più lettori o videoregistratori e quando il mio si guasterà, non si potranno più vedere.

Dancer in the dark e Sud Side Story non li vedrò più o dovrò ricomprarli in eterno sempre su nuovi supporti, DVD e poi Blue Ray...

Le cose cambiano ... tu che avrai 20 anni nel 2029 probabilmente avrai a disposizione anche la biblioteca fantastica di Borges, ma sarà tutto mescolato a merda, ciarpame e pubblicità...

forse lasciarti delle liste, elenchi con priorità espresse, sequele propedeutiche può fornirti indicazioni su cosa e dove cercare quel che ti serve.

Tutti i libri del mondo stanno in uno solo, il vocabolario... "e dopo maiale, Majakowsky e malfatto, continuarono gli altri fino a leggermi matto", parti dalla A e non fermarti alla Z, il resto viene sempre da sè.

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22/4/09

...

questa cosa di oggi è più un ragionamento tra me e me, anche se ti riguarda, mica posso chiedere a te... quando si porrà il problema tu non sarai ancora in grado di rispondermi, o io di capirti...

dopo che sarai nato ti battezzeremo o no?

Potrei lasciar fare a tua mamma e ponziopilatamente lavarmene le mani,

ma ponendomi il problema, io non mi sento né cattolico né cristiano per cui...

ma del resto mica tutti i genitori che battezzano i figli lo fanno perchè sono credenti, ma per consuetudine, per invitare parenti e amici e fare festa... fare festa e gli amici anche anche, ma i parenti e la consuetudine non è che mi spostino un gran chè.

Almeno una volta c'era la scusa che il bimbo andava in paradiso battezzato e nel limbo se non battezzato... adesso hanno tolto anche il limbo!

Inoltre se o io o tua mamma avessimo avuto qualche problema, grazie alle loro leggi o non venivi o avevi tre o quattro fratelli (e tuo babbo sarebbe andato agli angoli delle strade a chiedere la carità in quel caso per mantenervi) perchè solo i ricchi possono avere aiuti accettabili dalla scienza medica, andando all'estero.

Allora che si fa?

Ma il problema continua perchè poi alla materna, quindi a tre anni, già cominciano a raccontare ai bimbi per pasqua tutta la crocefissione per filo e per segno al pari della passione di Mel Gibson.

...oppure non ti battezzo, non ti faccio fare l'ora di religione e tu farai come me che per non essere diverso dagli altri chiesi io di andare a catechismo... in fin dei conti è grazie al catechismo che sono diventato para-agnostico, ok, tutto come gli altri, così non mitizzi l'esperienza e venendo a contatto magari ti vaccini pure!

E' uno scherzo, piccolo mio...probabilmente faremo come dice tua mamma che capisce sempre un pò più di me.

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23/4/09

La musica.

La musica è la più diretta fra le arti e ti taglia la carne come un coltello arrivando fino all'anima.

Passa per meno filtri rispetto alla pittura, coinvolge tutto il corpo.

La musica e la danza sono alla base della socialità, dove c'è musica si balla e dove si balla c'è l'odore delle persone... ma delle musiche non posso farti nessuna lista perchè la musica si ascolta tutta, con curiosità.

Io ho conosciuto vari generi musicali grazie alla radio e agli amici, il Jazz l'ho conosciuto grazie ad un collega, Pino Daniele grazie ad un'amica.

Le musiche irlandesi con relativi balli, la new age, Pink Floyd, Led Zeppelin... Tangerine dream, Popol Vuh, Peter Gabriel... di tutto e di più, salsa e merende, e poi ciliegina sulla torta, cantando in un coro ho conosciuto tua mamma, quindi si può ben dire che tu sia figlio di un blues, di un gospel e di un canto di lavoro. Un incrocio fra sixteen toons, amen e banana boat.

Quando io ero piccolino, negli anni 60, pareva che i giovani avrebbero cambiato il mondo con la musica, poi il mondo ha cambiato i giovani con la droga e con falsi miti di progresso. Ora si parla di musiche che darebbero effetti stupefacenti... per cui niente di nuovo sotto il sole. La musica stupefà comunque, esalta, senza bisogno di additivi alcoolici e psicoattivi, per quelli basta guardare un tg.

La musica và sempre bene, i tg te li evito.

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23/4/09

A me le animazioni piacciono tantissimo, chissà, a te, quali di quelle che ho ti piaceranno. Un toto-animazioni!

Bruno Bozzetto?

Fra tutti i suoi quello che mi piaceva di più da piccolo era minivip (mio fratello superuomo), gli altri erano sempre stupendi ma più per grandi, Il signor Rossi, i corti, West & soda, allegro non troppo...

La pantera rosa?

I barbapapà mi sà che ti piaceranno, io andavo pazzo per il muppet show con Gonzo Kermit e Piggy... e i maiali nello spazio! E tutti i films dei muppets...

Kirikù, principi e principesse, Tex Avery e poi la città incantata di Miyazaki (anche Ponyo ma lo devo ancora vedere)...Bugs Bunny e tutti i corti della WB, Nick Carter e l'ultimo chiuda la porta... Fantasia... tutti quelli della Pixar, da toy story a wall-e...

e poi i fumetti, ma quelli vorrei farteli io, come in un telefilm americano di tanti anni fà (di cui non ricordo il nome ed un suggerimento sarebbe apprezzato!) dove c'era una bimba con l'apparecchio per i denti che quando tornava da scuola o la sera prima di dormire andava nello studio del papà a chiedergli spiegazioni e lui per risponderle disegnava delle cose (cane, suocera...) che si animavano sul foglio da disegno...

vorrei ritrovare anche un'altra animazione di cui allo stesso modo non ricordo il nome, in cui un padre legge una favola al figlio che intanto guarda di nascosto la tv, una favola di un paese con gli abitanti dalla testa a punta in cui nasce un bimbo con la testa tonda che viene esiliato per questo ed incomincia a viaggiare, e trova anche uno che è pieno di frecce per indicare tutte le direzioni...

Luzzati ... la gazza ladra e trovandolo anche il suo pulcinella...

la skeleton dance ed i primi corti di topolino e pluto che lotta con la carta moschicida...

ti vorrei far vedere tante cose, per guardare te mentre le vedi per la prima volta e vedere la tua meraviglia di fronte alla scoperta di cose belle...

Troverò assolutamente anche:

- bighli-bighli ed il gorilla lilla,

- napo orso capo,

- braccobaldo show,

- yoghi, bubu, il ranger ed i cestini della merenda,

- Wilcojote da più grande, troppo violento!

Son tutte cose di quando ero piccolo io che vorrei integrassero i vari Gormiti, Potter e stronzate varie per una sola ragione, allora si faceva il cartone e poi il pupazzo, oggi fanno i pupazzi e poi i cartoni per venderli meglio, ci sono capolavori anche oggi (vedi Miyazaki) ma purtroppo restano eccezioni.

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