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BigBossStigazzi
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Viandante Ad Honorem
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...il teologo, visto che lo fanno cani e porci direi che un ateo-agnostico (sono entrambi: ateo nei confronti degli dei creati dall'uomo a propria immagine e somiglianza ed agnostico nei confronti di un qualcosa/qualcosaltro/qualcuno/qualcunaltro) dovrebbe avere ben poca concorrenza di rilievo Sorriso Scemo

Oggi tratterò di un costola di un discorso fatto altrove ma che altrove, dato il tenore dei cantanti convenuti, non si potrebbe mai portare avanti: i due messia.

Andate a leggere la lezione dal corso di religione sull'ebraismo alla voce messianesimo e vedrete che l'ipotesi dello storico David Donnini dei due messia ha profonde radici nella cultura ebraica di 2000 anni fa o meglio nella cultura esseno-zelota della comunità di Qumran.

Cristo è unto in greco, messia è il termine ebraico per "il salvatore" che gli ebrei aspettavano (e qualcuno aspetta ancora) e quel tipo di tradizione prevedeva due figure una sacerdotale-mistica ed una politica di condottiero liberatore, ci sono vari annosi interrogativi che avrebbero delle risposte sensate, applicando questa chiave di lettura:

-le due città natale avrebbero senso se si trattasse di un gesù terrorista (per i romani) ed un gesù bar abba (figlio del padre),

-così come le due genealogie, avrebbero senso se fossero una a testa,

- la schizofrenia delle affermazioni attribuite a Gesù (una volta dice che è venuto a portare la spada per dividere, un'altra dice che dei miti è il regno dei cieli, una volta ribalta il mercato dei cambi fuori dal tempio ed un'altra propone di porgere l'altra guancia) avrebbe senso se fossero due persone distinte con ruoli distinti ad averle pronunciate,

- la scelta fra il mite mistico Gesù Bar Abba ed il rivoluzionario capo politico Gesù Cristo sarebbe una proposta sensata, non fra uno che fa miracoli ed un ladrone, della serie Pilato come cazzo ragionava?,

- il fatto che l'islam consideri che Gesù non sia morto in croce ma abbia avuto una progenie (anche precedente ai 33 anni visto che veniva chiamato con un termine che si usa nei confronti di padri di famiglia) sarebbe collegata alla sopravvivenza di Gesù Bar Abba fino a tarda età,

- in quei tempi i romani crocefiggevano messia un giorno sì ed uno no, per cui non è così peregrina l'ipotesi...

...spero che nessuno si senta offeso è solo una delle ipotesi, come l'esistenza o l'inesistenza di dio, come l'esistenza o l'inesistenza di Gesù, come l'esistenza o l'inesistenza di un primato umano nella comprensione dell'universo.

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BigBossStigazzi
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Viandante Ad Honorem
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Il Messia
Gli ebrei credono che un discendente di Re Davide un giorno apparirà per ripristinare il Regno di Israele e inaugurare un'era di pace, prosperità e comprensione spirituale, per Israele e per tutte le nazioni del mondo. Gli ebrei si riferiscono a questa persona come Moshiach o "unto", tradotto con messia in italiano. L'idea ebraica tradizionale del Messia è che egli sia pienamente umano e nato da genitori umani, senza alcun elemento soprannaturale. Il messia dovrebbe avere un rapporto con Dio simile a quella dei Nevi'im (profeti) nel Tanakh. Nel suo commentario al Talmud, Maimonide ha scritto:

« Tutto il popolo d'Israele tornerà alla Torah; il popolo d'Israele si raccoglierà nuovamente nella Terra di Israele; il Tempio di Gerusalemme sarà ricostruito; Israele vivrà tra le nazioni da pari a pari, e sarà abbastanza forte per difendersi; infine, guerra, odio e carestia finiranno e un'era di pace e prosperità arriverà sulla Terra. »


Aggiunge:

« E se un re arriverà dalla Casa di Davide, che studierà la Torah e osserverà i comandamenti, come Davide suo padre, secondo la Torah scritta e orale, e costringerà tutto Israele a seguirla e a rafforzare i suoi punti deboli, e combatterà le guerre del Signore, questo [re] dovrà esser trattato come se fosse l'Unto. Se avrà successo [e vincerà su tutte le nazioni che lo circondano][62] e costruirà un Tempio Santo al suo giusto luogo e radunerà insieme quelli di Israele che si sono smarriti, questo [re] è davvero l'Unto, certamente, ed egli sanerà tutto il mondo affinché adori il Signore... Ma se non ci riuscirà, o se verrà ucciso, sarà dimostrato che egli non è colui che la Torah ci aveva promesso, e sarà quindi [considerato] come tutti [gli altri] re della Casa di Davide che sono morti. »


Maimonide chiarifica poi la natura del Messia:

« Non pensate che il Re Unto debba compiere miracoli o segni, e creare nuove cose nel mondo o resuscitare i morti e così via. La questione non è così: [per esempio] Rabbi Akiba, che fu un grande studioso tra i saggi della Mishnah ed anche il guerriero assistente del re Simon Bar Kokheba... insieme a tutti i saggi della sua generazione considerarono (Simon Bar Kokheba) il re unto, fino a quando non fu ucciso a causa dei peccati; solo nel momento che fu ucciso, si seppe che non lo era. I Saggi non gli chiesero né miracoli né segni...[63] »


La visione cristiana di Gesù come messia va al di là di tali descrizioni, e afferma il compimento e l'unione di tre ruoli consacrati: quello di profeta, come Mosè, che trasmette i comandamenti e l'alleanza di Dio e libera le persone dall'oppressione; quello di sommo sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec che eclissa il sacerdozio levita; e quello di re, come Re Davide che regnava sugli ebrei e come Dio che regna sul mondo intero, e proveniente dal lignaggio di Davide.

Per i cristiani Gesù è anche unica ipostasi-persona in due nature: umana e divina, il Verbo Divino che si sacrifica per l'umanità affinché si salvi. Gesù "siede in cielo alla destra di Dio Padre" e "verrà a giudicare i vivi e i morti" alla fine del mondo "ed il suo Regno non avrà fine".[64]

Letture cristiane della Bibbia ebraica trovano molti riferimenti su Gesù, sotto forma a volte di profezie specifiche, a volte (e spesso) di anticipazioni per tipologie o precursori. Tradizionalmente, molte delle interpretazioni cristiane della Bibbia sostengonoe che quasi tutte le profezie erano in realtà avvisi sulla venuta di Gesù e che tutto l'Antico Testamento della Bibbia cristiana è una profezia della venuta di Gesù.

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BigBossStigazzi
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Viandante Ad Honorem
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Qumran era una località abitata da una comunità essena sulla riva occidentale del Mar Morto, nell'attuale Cisgiordania, vicino alle rovine di Gerico. Il sito fu costruito tra il 150 a.C. e il 130 a.C. e vide varie fasi di occupazione finché, nell'estate del 68, Tito, al comando della legione X Fretensis, la distrusse.

Qumran è divenuta famosa in seguito alla scoperta, risalente alla prima metà del Novecento, dei cosiddetti Manoscritti del Mar Morto e dei resti di un monastero dove si ritiene vivesse una comunità di Esseni.

Ai piedi del Wadi Qumran esistono alcune antiche rovine che erano considerate resti di una fortificazione romana, non erano state prese in considerazione dagli archeologi. Dopo la scoperta del Rotolo del Mar Morto di Isaia, avvenuta nel 1947, questo sito archeologico fu notevolmente rivalutato. Ben presto gli studiosi riconobbero che gli edifici erano appartenuti a una comunità religiosa ebraica. Si pensò subito che fossero stati i membri di questa comunità a nascondere i rotoli nelle grotte fra i vicini dirupi.

Scoperte successive, tuttavia, sembrarono mettere in dubbio questa ipotesi. Nelle prossimità del monastero, infatti, in una serie di grotte due pastori palestinesi di nome Muhammad ad-Dhib, soprannominato il "lupo" e Jum'a Khalil, soprannominato il "legno", rinvennero nel 1947 delle anfore antiche in cui erano custoditi degli ostraka e dei rotoli di papiro.

L'importanza storica principale di questo luogo è per la scoperta di papiri antichissimi racchiusi in anfore per preservarli dalla furia distruttrice dei Romani. A Qumran sono inoltre stati ritrovati numerosi testi di tradizioni apocrife, ad esempio i libri di Enoch o il rotolo della guerra. Si ritiene che questi rotoli risalgano a un'epoca precedente all'abbandono del monastero, che avvenne presumibilmente nel 68, in occasione dell'inizio delle vicende belliche che portarono all'invasione romana (di Pompeo, a Gerusalemme nel 63 a.C.).

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