Nulla
è più lontano dalla realtà quanto una reale visione dell’anima
allo specchio. Nulla è più lontano dall’irrazionale quanto
l’inconscio razionale di Magritte. Percezione sensoriale,
frantumazione dello spazio, dilatazione del tempo. Al di là della
mente, nell’estrapolazione arcaica di segni che rimandano al
sensibile, tutto a un senso. Surrealistica introspezione dell’io
nella conflagrazione di arte, filosofia e psicoanalisi. Il corpo,
tempio dell’essere acquista valenza simbolica e l’astrazione
dell’anima prende forma.
Ho scelto non a caso di riportare questo quadro.
Ed è il dipinto che preferisco e che meglio esprime la sua poetica.
è più lontano dalla realtà quanto una reale visione dell’anima
allo specchio. Nulla è più lontano dall’irrazionale quanto
l’inconscio razionale di Magritte. Percezione sensoriale,
frantumazione dello spazio, dilatazione del tempo. Al di là della
mente, nell’estrapolazione arcaica di segni che rimandano al
sensibile, tutto a un senso. Surrealistica introspezione dell’io
nella conflagrazione di arte, filosofia e psicoanalisi. Il corpo,
tempio dell’essere acquista valenza simbolica e l’astrazione
dell’anima prende forma.
Ho scelto non a caso di riportare questo quadro.
Ed è il dipinto che preferisco e che meglio esprime la sua poetica.