Gli Italiani d'Egitto chiamavano il falegname così, poi avevo scoperto che si trattava di una parola Veneta per indicare inizialmente il “maestro d'ascia de navi” e poi venne associato anche al falegname.
Dice che derivi dal cormorano, il marango, uccello di mare tuffatore e pertanto adatto per indicare il falegname che ripara le imbarcazioni anche sott'acqua. Insomma mi sembrava un'associazione diretta forzata. A naso se fosse stata di "seconda mano", sia il cormorano che il marangone l'avessero preso da qualche altra parte?
Allora ho cercato ancora ed ho trovato un altro perplesso che invece suggeriva “marra” da associare con “anca” dal latino marra, zappa, scure da collegare al suffisso -anco. Sembra meglio no?
Spagnolo Ojanco, con un occhio solo; Portoghese Burranca, imbecille; Italiano Pollanca, pollastra; usati nel nord d’Italia, inclusi sardi e corsi. Che la marranca la usi il marangone suona meglio.
Io non ho nessuna madre lingua, conosco da male ad accettabile 7 lingue e mi sembra di fare finta di usarle perché in realtà mi baso sulla fonetica, suona bene, suona male e girare frittate (questo si dopo tanti anni il termine "levantino" mi si confiffera con benignità, senza l'attributo del mercante, cosa che non so cosa sia).
Intanto che qualcuno di voi dica qualcosa sul marangone. Questi Italiani d'Egitto mangiavano la “pastecca” ma a Roma chi la vendeva mi diceva “qui c'avemo er cocomero vedi de annartene”.
Dunque pastecca per i corsi, patecca per i genovesi, anguria, cocomero e mellone per altre lingue romanze in Italia. I francesi la chiamano pasteque e per loro cocomero somiglia a concombre che è il cetriolo mentre per i greci anguria sono i cetrioli e chiamano il cocomero carpuzi che deriva dalla lingua turca karpuz. Battikh per gli Arabi ma... in Egitto è la battekha - il sonido più comune per la distanza maggiore sembra proprio battekha/patecca tenendo presente che "P" e "B" in Arabo si pronunciano allo stesso modo "B" la seconda lettera del relativo alfabeto "beh" ب sono fortunato a ricordare un mondo che non esiste più.
Non ci vuole tanto per saperne più di me sui dialetti italiani, gioco di rimessa. I dialetti italiani sono tutte lingue romanze salvo il romanesco ma tanto “a noi ce ne po fregà de meno” ed io sono un romano di adozione.