Ma quali sono le reali dimensioni del fenomeno? È vero che gli attuali progressi medici e scientifici non sarebbero stati possibili senza gli animali? E soprattutto: nel 2010 è ancora necessario sperimentare sugli animali o esistono metodi alternativi?
Cosa si intende dunque per “metodo alternativo”? Si tratta di tutte le procedure che permettono di ridurre (o addirittura sostituire) l'animale nella sperimentazione, ma anche di limitare le sofferenze animali.
La legge delle tre R
A far riflettere su queste eventualità è stata la cosiddetta “legge delle tre R” (Replacement, Reduction, Refinement), elaborata nel 1959. Per rendere più eticamente accettabile la sperimentazione sull'animale sarebbe necessario considerare la possibilità di sostituire (Replacement significa sostituzione), là dove possibile, la pratica della vivisezione con altre metodologie altrettanto efficaci. Al più si auspica di ridurre (Reduction significa riduzione) il numero delle sperimentazioni e di raffinare i metodi (Refinement significa raffinamento), per evitare la sofferenza e lo stress degli animali.
I computer (e non solo) al servizio dell'uomo e dell'animale
Le tecnologie più moderne consentono di ottenere risultati importanti per esempio lavorando sulle colture cellulari che forniscono dati parziali, ma veritieri in quanto prodotte utilizzando materiale biologico della specie umana, verso la quale si compie la ricerca. Le simulazioni al computer, come i modelli matematici e speciali software, consentono di prevedere gli effetti biologici di alcuni composti. Come? Per esempio, partendo dalla disposizione spaziale degli atomi di una molecola.
Al posto degli animali
In alcuni ambiti gli animali sono già stati totalmente rimpiazzati: è il caso dei crash test, della didattica, dei test di tossicità nel settore cosmetico.
Moderne tecniche di imaging (TAC e risonanza magnetica per fare due esempi) sono utilizzate nello studio del cervello umano al posto degli esperimenti sui primati, colture in vitro di cellule e tessuti umani trovano impiego nella sperimentazione di nuovi farmaci, mentre altri metodi basati direttamente sull’uomo (ricerca clinica, epidemiologia, statistica etc) si rivelano efficaci nello studio delle malattie. Inoltre, simulazioni elettroniche di esperimenti sono in grado di prevedere, grazie a modelli matematici e speciali software, gli effetti biologici di alcuni composti chimici.
Didattica senza aninali
In ambito didattico, modellini di animali ed esseri umani, video, simulazioni computerizzate, esperimenti su colture cellulari e pratica clinica sono metodi che per legge devono essere utilizzati al posto degli animali (fatta salva la sperimentazione in deroga).
Sta inoltre facendosi strada la genomica (branca della biologia molecolare che si occupa dello studio del genoma degli organismi viventi): le ricerche in corso sul genoma umano sono fortemente orientate a prevedere lo sviluppo di possibili malattie e a valutare in anticipo l’efficacia, anche a livello individuale, di nuovi farmaci.
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