Sento spesso parlare in ambito di spiritualità orientale di reincarnazione, karma, vita dopo la morte e argomenti del genere. Io credo, a differenza di questa teoria orientale, che l'uomo non sia immortale ma che abbia una vera possibilità di divenirlo nell'unica vita che sta vivendo oggi.
Però vorrei sapere le motivazioni che porterebbero a credere nella reincarnazione. In questa teoria si parla di uno spirito che è immortale e che quanto esce dal corpo si troverebbe in una specie di sapzio senza tempo o insomma di quello che viene teorizzato.
Se non confondo con altre teorie mi sembra che lo spirito in questione sia dimentico di se fino al punto di fare esperienza della materia. Già qui non mi tornano i conti, questo spirito cosa rappresenterebbe in una scala da zero all'infinito?
Seconda domanda, come mai uno spirito decide di reincarnarsi più volte in un umano, dato che ormai ha avuto già occasioni per vedere come si svolge la vita sulla terra, perché non si reincarna in altre forme e pianeti?
Poi ancora, come è possibile che uno spirito possa convivere con un uomo o una donna? Cioè non si tratterebbe di possessione vera e propria?
Come è possibile che uno spirito si reincarni in un albero o in un animale? Cioè se si è comportato male in vita, la prossima gli tocca ricominciare da capo, ma allora chi è che deve evolvere l'uomo che ha incorporato lo spirito o lo spirito stesso?
Se lo spirito non ha cognizione di quanto sta facendo come fa ad essere condannato a livelli inferiori, dato che l'uomo in cui si è introdotto fa delle esperienze a prescindere dallo spirito?
Cioè, come è possibile che a due elementi così scollegati siano poi imputati gli errori dell'altro?
La natura umana è qualcosa di abbastanza prevedibile e se vogliamo, certo. Se un uomo nasce con un istinto criminale è ovvio che lo spirito dentro contenuto partecipi delle azioni di questa natura. Al contrario se uno spirito molto basso si incarna in un uomo di origine o tendente allo spirituale, dove starebbe la sua bravura?
Alla fine di queste interminabili reincarnazioni quale è la sua destinazione?
Però vorrei sapere le motivazioni che porterebbero a credere nella reincarnazione. In questa teoria si parla di uno spirito che è immortale e che quanto esce dal corpo si troverebbe in una specie di sapzio senza tempo o insomma di quello che viene teorizzato.
Se non confondo con altre teorie mi sembra che lo spirito in questione sia dimentico di se fino al punto di fare esperienza della materia. Già qui non mi tornano i conti, questo spirito cosa rappresenterebbe in una scala da zero all'infinito?
Seconda domanda, come mai uno spirito decide di reincarnarsi più volte in un umano, dato che ormai ha avuto già occasioni per vedere come si svolge la vita sulla terra, perché non si reincarna in altre forme e pianeti?
Poi ancora, come è possibile che uno spirito possa convivere con un uomo o una donna? Cioè non si tratterebbe di possessione vera e propria?
Come è possibile che uno spirito si reincarni in un albero o in un animale? Cioè se si è comportato male in vita, la prossima gli tocca ricominciare da capo, ma allora chi è che deve evolvere l'uomo che ha incorporato lo spirito o lo spirito stesso?
Se lo spirito non ha cognizione di quanto sta facendo come fa ad essere condannato a livelli inferiori, dato che l'uomo in cui si è introdotto fa delle esperienze a prescindere dallo spirito?
Cioè, come è possibile che a due elementi così scollegati siano poi imputati gli errori dell'altro?
La natura umana è qualcosa di abbastanza prevedibile e se vogliamo, certo. Se un uomo nasce con un istinto criminale è ovvio che lo spirito dentro contenuto partecipi delle azioni di questa natura. Al contrario se uno spirito molto basso si incarna in un uomo di origine o tendente allo spirituale, dove starebbe la sua bravura?
Alla fine di queste interminabili reincarnazioni quale è la sua destinazione?