Un avvocato, un medico, una dilpomata del classico, un giornalista....
Questi sono i titoli accademici degli ultimi, in ordine decrescente, ministri della salute.
Fino alle prossime elezioni, rimane al dicastero l'avv. Renato Balduzzi che di sanità ne comprende quanto di ingegnieria, architettura e magari fisica, cioè : nulla (o quasi)
Ha sostituito Ferruccio Fazio, nominato in corsa, nel IV governo Berlusconi, perchè non previsto inizialmente, tale dicastero, in quanto considerato un surplus secondo il premier. Almeno Fazio, con tutti i casini combinati, vedi vaccini antinfluenzali Novartis, ad esempio, era laureato in medicina.
In precedenza il dicastero della salute era stato affidato a Livia Turco, titolo accademico : diploma del liceo classico.
Insomma : l'incompiuta di Schubert, che forse, quella sinfonia, incompiuta non è, mentre invece....
E, meglio ancora, prima di lei c'era Francesco Storace i cui studi accademici, a quanto risulta, si sono limitati alla scuola dell'obbligo ed a quella del fascismo, nelle opportune sedi e come giornalista del Secolo d'Italia.
Ad ognuno il suo mestiere, ma non in politica e quindi i risultati, di tali scelte, fioccano e fioccano.
La novità fioccata oggi è che per poter accedere ad indagini strumentali, il medico di famiglia dovrà giustificarle con un'ipottica diagnosi preliminare, ciò servirebbe, secondo le intenzioni, a ridurre i costi per il ministero, per tali indagini. Forse otterranno tale risultato solo perchè scoraggeranno medici e pazienti, nel frattempo aumenterà, anche se di una piccola e modesta percentuale, la mortalità e con essa, diminuirà la spesa pubblica.
Tanto vale, a come è ridotta, meglio abolire il S.S.N. e dire ai cittadini : se potete permettervi l'assistenza medica privata bene, altrimenti ciccia.
D'altra parte i 'politici' grazie all'italico servilismo, se e quando accedono al S.S.N. godono di trattamenti molto diversi da quelli riservati ai comuni cittadini.