Spesso più che dei racconti brevi, mi vengono in mente delle scene. Totalmente casuali, improvvise. A volte me le segno, altre volte no. Questa è una scena fra le tante, spero non sia troppo noiosa
Era calato il silenzio. Uno di quei
silenzi tesi, che se capita durante una riunione di lavoro, tutto si
riduce a trovare qualcosa da fare.
Aprire la 24 ore, sfogliare fogli
pieni di parole conosciute a memoria, controllare l'orologio da polso
per la settima volta in un paio di minuti..
In genere però quei silenzi cessano, per motivi di praticità.
Ma loro due non sono mai stati molto pratici.
Entrambi incapaci di stare fermi sulle rispettive sedie,
inconsapevoli di muoversi allo stesso modo. E tutto solo perché, per un
attimo, avevano perso il coraggio di guardarsi negli occhi.
Che sciocchi, probabilmente anche i loro pensieri si somigliavano.
Sedevano l'uno di fronte all'altra; in mezzo a loro un tavolino, due frullati ancora a metà, un milione di cose non dette.
E il silenzio.
Quel silenzio, che faceva aumentare drasticamente le distanze, al punto che quel tavolino quadrato sembrava lungo chilometri.
Erano a un metro e, allo stesso tempo, non erano stati mai così lontani.
Era calato il silenzio. Uno di quei
silenzi tesi, che se capita durante una riunione di lavoro, tutto si
riduce a trovare qualcosa da fare.
Aprire la 24 ore, sfogliare fogli
pieni di parole conosciute a memoria, controllare l'orologio da polso
per la settima volta in un paio di minuti..
In genere però quei silenzi cessano, per motivi di praticità.
Ma loro due non sono mai stati molto pratici.
Entrambi incapaci di stare fermi sulle rispettive sedie,
inconsapevoli di muoversi allo stesso modo. E tutto solo perché, per un
attimo, avevano perso il coraggio di guardarsi negli occhi.
Che sciocchi, probabilmente anche i loro pensieri si somigliavano.
Sedevano l'uno di fronte all'altra; in mezzo a loro un tavolino, due frullati ancora a metà, un milione di cose non dette.
E il silenzio.
Quel silenzio, che faceva aumentare drasticamente le distanze, al punto che quel tavolino quadrato sembrava lungo chilometri.
Erano a un metro e, allo stesso tempo, non erano stati mai così lontani.