sentenza ha scritto:forse non mi sono spiegato bene: io dico che, in caso di offese razziste, la squadra fa bene ad abbandonare il campo comunque, anche in campionato, anche in coppa dei campioni. e in questo caso la squadra ospitante dovrebbe avere partita persa. è l'unico modo per far sì che le società inizino a fare i controlli sul serio, e non per finta.
E io ripeto, in linea di principio posso essere d'accordo. Sono d'accordo che i calciatori si dovrebbero ritirare ogni qual volta si ripetano questi episodi, quello che serve però è che la cosa non sia solo il gesto di un sindaco ma qualcosa scritto nero su vianco. è necessario che sia l'arbitro a sospendere la partita e mettere il motivo a verbale, se l'arbitro non prende questa decisione (e se la federaione non lo spalleggia in queste decisioni, magari con indicazioni e linee guida severe) e i giocatori escono, la squadra che perde la partita a tavolino è quella che abbandona. Non bisogna farsi prendere dalla foga, l'esempio di Marsiglia serve proprio a quello, un Galliani che al 90o ritira la squadra per un faretto che si era spento quando la qualificazione era oramai compromessa... chi mi dice che sul 3 a zero per gli avversari non dica ai suoi di lanciare queste accuse? o penso al balletto mourinho-ramos-casillas x far abbonire il suo giocatore in modo da non avere gialli pendenti... se gli allenatori e la dirigenza hanno già dimostrato in altre occasioni di fare queste carognate, chi mi dice che non lo facciano avendo la matematica certezza della vittoria? responsabilizzare una società vuol dire anche dargli il controllo su stadio, ingressi etc, fino a quando questi controlli spetteranno alla polizia la colpa non è della società.... e se aggiungiamo che a me rode il culo pagare la polizia per fare da badante alle partite di campionato e che la cosa che odiano di più i poliziotti è fare servizio alle partite... beh, è semplice capire quanto la necessità di stadi di proprietà e responsabilità diretta della società viaggino di pari passo.
sentenza ha scritto:cosa avrebbe risolto boateng, se avesse colpito in faccia il razzista becero? non so, però a volte mi sento di trovarmi d'accordo con chi dice: colpirne uno per educarne cento.
ma colpisci poco e anzi rischi di scatenare una rissa, sarebbe un atteggiamento infantile, da calcio sudamericano di serie B (prima di venir preso per razzista, guardate le megarisse che succedono nei campionati minori del sudamerica)
sentenza ha scritto:è che i distinguo tra la pro patria e la lazio non li capisco proprio: per me sono beceri razzisti gli uni e gli altri, l'unica differenza è che quelli della lazio sono di più. (e la lazio è solo un esempio; avrei potuto parlare del verona o di altre decinaia di società).
uno può avere l'opinione che crede, però perdonatemi se penso che i distinguo in questo caso siano un po' (tanto) farisaici.
il distinguo è dovuto alla cassa di risonanza che ha la partita, non al razzismo delle tifoserie (e non delle città, bada bene). Se tu fai questo gesto in una partita ei campionato allora si che sei cazzuto, se lo fai in un amichevole con la Pro-Patria sei uno sfigato ad andare via. In quel momento (giochi contro una squadra di seconda divisione) sei Dio, puoi permetterti il lusso di bloccare la palla, scagliarliela contro come hai fatto, chiamare i dirigenti e dire "rimaniamo fermi a centrocampo finchè quei pezzi di merda non vengono allontanati dal campo", puoi abbassarti i pantaloni e pisciargli addosso, puoi fare qualsiasi cosa, Boateng ha scelto la via più eclatante ma anche più facile. Penso ad Eto'o ad esempio, che contro la Real nel 2006 fermò la partita e con il labbiale diceva "No mas", hanno interrotto la partita per poi riprendere dopo qualche minuto di sospensione, oppure sempre Eto'o a Cagliari, che dopo essere stato insultato ha fatto un eurogol ed ha esultato facendo la scimmia. Boateng in questo caso ha farto comunque bene, perchè l'unica cosa da non fare è rimanere indifferenti, però i miei dubbi nascono dal fatto che in 25 anni credo sia poco credibile che sia la prima volta che gli capita. Meglio tardi che mai si può dire, speriamo che non succeda più, aggiungiamo. E soprattutto ci concentriamo sull'atteggiamento di Boateng e la sua reazione perchè qui si può avere un dibattito, sul fatto che i 20 coglioni di Busto siano 20 coglioni credo ci sia poco da discutere. La Digos ne ha già individuati alcuni, gli auguro il Daspo e sei mesi di lavori socialmente utili in una centro di accoglienza, la galera servirebbe a poco.
sentenza ha scritto:la testa di maiale addosso a figo è un esempio che ho portato perché qualcuno ha citato il camp nou come esempio di tifo sportivo. è vero, ma qualche intervento della società dall'epoca della testa di maiale a oggi ci deve essere stato: cosa aspettiamo noi?
No, non volevo dire che a Barcellona il tifo è sportivo (anche se il tifo in Spagna è un'altra categoria rispetto a quello italiano), intendevo dire che di episodi razzisti al Camp Nou non ne ricordo ed ironizzavo su quanto detto da Niang. Capisco anche che il ragazzo ha detto Barcellona per indicare un big match, un orecchio distratto però può pensare che a Barcellona questi atteggiamenti siano di casa. Ma era uno sfottò, tutto qui.