Un piatto in onore di un caro amico (Bio, se mi ascolti non offenderti!) misteriosamente scomparso da Internet. Se qualcuno avesse sue notizie, me le faccia sapere in privato, che in questi torbidi mesi di ormai quasi post berlusconismo non si sa più che pensare.
Trito una cipolla (se siamo in quattro a tavola, altrimenti fatevi la proporzione da soli) tra pianto e stridor di denti, un etto di speck rigorosamente dei lochi di Bio-deista o paraggi finitimi, e del prezzemolo (a occhio, mica posso dirvi tutto io!). Rosolo la cipolla e lo speck (il prezzemolo no!) in 20 g. di burro, e cuocio 350 gr. di fettuccine o pasta simile. Scolo la pasta, la rovescio nella padella con lo speck, poi sciolgo una bustina di zafferano in 20 cl. di panna e unisco il prezzemolo, faccio una bella rigirata del tutto e faccio saltare a fuoco medio per un minuto.
Speriamo che quel bestione di Bio gradisca e che non rutti a tavola come suole.
Trito una cipolla (se siamo in quattro a tavola, altrimenti fatevi la proporzione da soli) tra pianto e stridor di denti, un etto di speck rigorosamente dei lochi di Bio-deista o paraggi finitimi, e del prezzemolo (a occhio, mica posso dirvi tutto io!). Rosolo la cipolla e lo speck (il prezzemolo no!) in 20 g. di burro, e cuocio 350 gr. di fettuccine o pasta simile. Scolo la pasta, la rovescio nella padella con lo speck, poi sciolgo una bustina di zafferano in 20 cl. di panna e unisco il prezzemolo, faccio una bella rigirata del tutto e faccio saltare a fuoco medio per un minuto.
Speriamo che quel bestione di Bio gradisca e che non rutti a tavola come suole.