Tutto si può dire sulla partita di ieri salvo che il Milan sia stato sfortunato. Ma è anche vero che la fortuna aiuta gli audaci, e così dopo 15 minuti del cosiddetto “spareggio Champions”, il Milan si trova 11 contro 10, e grazie ad uno stato di forma davvero impensabile, e ad una qualità di gioco che fa pensare che lo scorso autunno sia stato solo un lunghissimo incubo, porta a casa una vittoria indiscutibile con un punteggio assolutamente onesto.
Il grave rischio adesso è di “sedersi” come se l’obiettivo stagionale fosse raggiunto, mentre al contrario il calendario da qui alla fine è molto complicato, e se si dovesse passare il turno in Champions contro il Barca, l’ubriacatura morale rischia di essere controproducente.
Ma non è tempo di pensieri negativi. Soli al terzo posto… Chi l’avrebbe anche solo sognato qualche mese fa?
Abbiati 6: Un paio di parate semplici in avvio e alla fine, ed un’uscita alta. Meno male per lui che non faceva freddissimo.
Abate 6: Il Milan gioca praticamente solo a sinistra, e lui resta a lungo fuori dal gioco, dopo avere cominciato con un paio di errori difensivi. Quando è chiamato in causa si spinge sul fondo a crossare, ma la cosa più bella è l’inserimento con cui provoca l’1-0 impegnando Marchetti in una difficile respinta.
Zapata 6,5: Gioca solo un tempo, ma lo fa bene. Vero che la Lazio fa poco in avanti, ma la sua presenza fisica e la sua quasi incosciente tranquillità nell’uscire dal pressing sono stati belli da vedere.
Yepes 5,5: Decisamente non è in un gran momento. In avvio sbaglia più di un anticipo e sembra incerto (Candreva in avvio lo salta facile facile poi tira male, per fortuna). A mano a mano che la partita è meno in discussione, si ripiglia un po’. Ma Apocalypto sa fare molto meglio di così.
De Sciglio 7: Con Montolivo e El Shaarawy costruisce gioco per tutta la partita, sempre dalla sua parte. Ottimi cross di destro e sinistro, e in tre casi ne nascono palle gol. Attento anche in difesa. Bravo.
Flamini 7: Di tutta la rosa del Milan è quello che mi piace di meno. Ma devo ammettere che da quando Allegri lo ha rilanciato tiene uno standard molto buono. E’ sempre bruttissimo da vedere, ma è molto efficace nel rubare palla e nel pressare, e senza strafare è anche utile in manovra. Una partita stile-Gattuso, e non è poco.
Ambrosini 6: La sua presenza in campo è sempre importante, perché è il Capitano. Nell’occasione non deve fare molto.
Montolivo 6: Decentrato a sinistra, l’azione del Milan finisce per andare sempre da quella parte. Non gioca male, pesca bene El Shaarawy in avvio, poi amministra palla con tranquillità e senza lampi.
Boateng 7: Prontissimo a mettere dentro la palla del 2-0 che dà il ko alla Lazio, ma a parte quello, pur se anarchico, fa molte cose utili, suggerisce per i compagni e partecipa alle azioni offensive con buon impatto. Sembra recuperato, ed era ora.
Pazzini 8: Partita da grande centravanti. Due gol (uno di rapina, l’altro con una bella rasoiata dal limite), l’altro gol nasce da un suo gran colpo di testa su cui Marchetti fa un miracolo. Lotta con Biava e Dias (due mastini) senza paura, e non sbaglia una palla, salvo una svirgolata al volo nel finale.
El Shaarawy 6: Costantemente nell’azione, con De Sciglio e Montolivo fa vedere i sorci verdi alla Lazio. Qualche buon suggerimento, qualche buon tiro, ma grida vendetta l’occasione nel secondo tempo quando, solo e lanciato verso Marchetti, tira 5 metri fuori dalla porta. Non sono errori che può fare uno come lui.
Zaccardo 6: Il più facile degli esordi, sul 2-0 contro una squadra in 10 e demoralizzata, non se lo complica, limitandosi a fare sempre le cose più semplici.
Niang 6: Al centro dell’attacco per qualche minuto, poi a destra quando entra Robinho. Si muove bene, un buon tiro appena alto. C’è.
Robinho 6: Utilizzato come se fosse Altafini, entra con buona concretezza per una volta. Sono sicuro che prossimamente avrà più spazio.
Allegri: E porca miseria, se il Milan gioca così mi impedisce di insultarlo!
Il grave rischio adesso è di “sedersi” come se l’obiettivo stagionale fosse raggiunto, mentre al contrario il calendario da qui alla fine è molto complicato, e se si dovesse passare il turno in Champions contro il Barca, l’ubriacatura morale rischia di essere controproducente.
Ma non è tempo di pensieri negativi. Soli al terzo posto… Chi l’avrebbe anche solo sognato qualche mese fa?
Abbiati 6: Un paio di parate semplici in avvio e alla fine, ed un’uscita alta. Meno male per lui che non faceva freddissimo.
Abate 6: Il Milan gioca praticamente solo a sinistra, e lui resta a lungo fuori dal gioco, dopo avere cominciato con un paio di errori difensivi. Quando è chiamato in causa si spinge sul fondo a crossare, ma la cosa più bella è l’inserimento con cui provoca l’1-0 impegnando Marchetti in una difficile respinta.
Zapata 6,5: Gioca solo un tempo, ma lo fa bene. Vero che la Lazio fa poco in avanti, ma la sua presenza fisica e la sua quasi incosciente tranquillità nell’uscire dal pressing sono stati belli da vedere.
Yepes 5,5: Decisamente non è in un gran momento. In avvio sbaglia più di un anticipo e sembra incerto (Candreva in avvio lo salta facile facile poi tira male, per fortuna). A mano a mano che la partita è meno in discussione, si ripiglia un po’. Ma Apocalypto sa fare molto meglio di così.
De Sciglio 7: Con Montolivo e El Shaarawy costruisce gioco per tutta la partita, sempre dalla sua parte. Ottimi cross di destro e sinistro, e in tre casi ne nascono palle gol. Attento anche in difesa. Bravo.
Flamini 7: Di tutta la rosa del Milan è quello che mi piace di meno. Ma devo ammettere che da quando Allegri lo ha rilanciato tiene uno standard molto buono. E’ sempre bruttissimo da vedere, ma è molto efficace nel rubare palla e nel pressare, e senza strafare è anche utile in manovra. Una partita stile-Gattuso, e non è poco.
Ambrosini 6: La sua presenza in campo è sempre importante, perché è il Capitano. Nell’occasione non deve fare molto.
Montolivo 6: Decentrato a sinistra, l’azione del Milan finisce per andare sempre da quella parte. Non gioca male, pesca bene El Shaarawy in avvio, poi amministra palla con tranquillità e senza lampi.
Boateng 7: Prontissimo a mettere dentro la palla del 2-0 che dà il ko alla Lazio, ma a parte quello, pur se anarchico, fa molte cose utili, suggerisce per i compagni e partecipa alle azioni offensive con buon impatto. Sembra recuperato, ed era ora.
Pazzini 8: Partita da grande centravanti. Due gol (uno di rapina, l’altro con una bella rasoiata dal limite), l’altro gol nasce da un suo gran colpo di testa su cui Marchetti fa un miracolo. Lotta con Biava e Dias (due mastini) senza paura, e non sbaglia una palla, salvo una svirgolata al volo nel finale.
El Shaarawy 6: Costantemente nell’azione, con De Sciglio e Montolivo fa vedere i sorci verdi alla Lazio. Qualche buon suggerimento, qualche buon tiro, ma grida vendetta l’occasione nel secondo tempo quando, solo e lanciato verso Marchetti, tira 5 metri fuori dalla porta. Non sono errori che può fare uno come lui.
Zaccardo 6: Il più facile degli esordi, sul 2-0 contro una squadra in 10 e demoralizzata, non se lo complica, limitandosi a fare sempre le cose più semplici.
Niang 6: Al centro dell’attacco per qualche minuto, poi a destra quando entra Robinho. Si muove bene, un buon tiro appena alto. C’è.
Robinho 6: Utilizzato come se fosse Altafini, entra con buona concretezza per una volta. Sono sicuro che prossimamente avrà più spazio.
Allegri: E porca miseria, se il Milan gioca così mi impedisce di insultarlo!