E vabbè… E’ stato bello sognare per due settimane.
Poi è suonata la sveglia, e le cose sono andate come era ovvio. 4-2 complessivo, e Barcellona avanti senza se e senza ma. In 180 minuti sono stati più forti e basta. Se Messi gioca così non c’è alcuna possibilità di fermarlo. Ricordo bene Maradona, e ancora una volta affermo che Messi è più decisivo di Maradona. Mai visto un giocatore così. Ma se poi ci metti accanto Iniesta (un fenomeno incredibile, che passa in secondo piano solo perché il 10 è perfino più bravo di lui), Xavi (che in mezzo a certi fenomeni sembra quasi normale) e altri otto giocatori che sarebbero tutti nazionali italiani se fossero italiani, allora non ce n’è proprio, e tanto meno per questo Milan, che ha fatto comunque molto di più di quanto si potesse immaginare da loro. Come dicevo qualche giorno fa, prendere un gol subito voleva dire essere già quasi fuori. E dopo 4 minuti ecco Messi. E’ stato l’inizio della fine. Inutile dire “se si fosse fatto pressing più alto da subito”, vista la buona reazione sullo 0-3 che ha messo qualche brivido al Barca… Se si fosse stati più alti da subito, con la velocità e la determinazione con cui sono entrati in campo i catalani, saremmo stati 0-4 dopo venti minuti (e quasi lo saremmo stati comunque, se Abbiati non avesse fatto due belle parate).
Insomma… Non ci sono parole. E’ passata la squadra di gran lunga più forte.
Al Milan resta a questo punto il dovere di salvare la stagione, prendendo quel terzo posto che a ottobre sembrava pazzesco anche solo da pensare. Chiedere di più a questi ragazzi sarebbe davvero ingiusto.
Grazie ragazzi, comunque.
Abbiati 6: Quattro pere da raccogliere, tutte quasi imparabili. Invece fa due gran parate già nel primo tempo . Ma anche un liscio pericolosissimo ancora sullo 0-1.
Abate 6: Nel folle tourbillon che fa il Barca davanti è uno di quelli che perde meno la testa, nel limite del possibile. Collabora con Abbiati in un liscio da confusione mentale, ma nel finale è tra i più tosti nel provare a spingere, e qualche buon cross lo mette pure.
Zapata 6: Sfido qualsiasi difensore ad essere impeccabile quando quattro o cinque folletti ti spuntano davanti, dietro, di fianco, tagliano, dribblano… Anche lui ha da soffrire, ma non ha colpe dirette su nessuno dei gol, anzi qualche volta è determinante nel liberare l’area.
Mexes 6: Vale il discorso fatto per Zapata: vogliamo dargli colpa perché è lui a fronteggiare Messi sui primi due gol? Non penso: sul primo il 10 tira con una rapidità e precisione impossibile, e sul secondo il terra-terra gli passa tra le gambe. Come Zapata per il resto fa quel che può, e nel finale non si tira indietro, anzi cerca di suonare la carica.
Constant 5: E’ quello che forse inizia meglio, con presenza fisica e lucidità. Piano piano viene maciullato da Dani Alves e da chi si sovrappone a lui. Nel secondo tempo crolla del tutto, e il peccato mortale è la mancata chiusura su Villa che fa il 3-0. Cerca di riscuotersi, ma finisce per fare quasi solo falli.
Flamini 6: Niente di che, ma concentrazione totale finchè sta in campo. Qualche tentativo di sortita.
Ambrosini 6: Avesse dieci anni di meno si farebbe sentire… Lo spirito è quello, ma la gamba alla lunga non risponde più. Più volte rompe l’azione del Barca, ma altre volte perde i duelli. Su una sua palla persa nasce il 2-0.
Montolivo 5: Inefficace nella fase completamente difensiva, piazza giusto un paio di palloni buoni, su uno dei quali Niang si invola verso la porta. Quando torna al centro sembra meglio, ma è solo perché il Barca ha calato il ritmo, e di molto. Prima lo avevano arrotato. All’ultimo respiro lui e Muntari perdono da stupidi la palla della disperazione, facendo partire il contropiede del 4-0.
Boateng 4,5: Una mezz’ora da laterale destro appena sufficiente, con un paio di iniziative, ma anche tanti errori di precisione e di misura nei passaggi. Quando passa centrale restano solo gli errori. Le occasioni per alleggerire sono pochissime, e se non si ha la capacità di giocarle al meglio, si finisce male. E infatti… La tecnica non è mai stata il suo forte. Ma stasera proprio non ce n’era traccia.
Niang 5: Mezz’ora da punta centrale. Non ha la minima idea di come si faccia in una partita così a provare a far salire la squadra. Sono solo palloni persi. Quando si allarga fa meglio, ma mica molto. Ha l’occasione della sua giovane vita quando Montolivo lo lancia e Mascherano lo perde. Il suo diagonale va sul palo. Più sfiga che errore, non è per quello che gli do 5.
El Shaarawy 5,5: Partita di grandissimo sacrificio, avanti e indietro sulla fascia. Avrebbe tre occasioni non facili nel primo tempo, e le conclude male tutte e tre. Ma non è certo lui il peggiore in campo.
Muntari 5: Rileva Ambrosini e fa quasi solo falli e confusione. Non sembra proprio in un gran momento. Se non dannoso, il suo ingresso è stato inutile.
Robinho 6: Lui invece entra in campo con la giusta determinazione, e quando si passa al 4-2-3-1 è uno dei più attivi. Jordi Alba gli leva dal piede la palla del possibile 3-1. Amen.
Bojan 6: Venti minuti di buona intensità davanti al suo vecchio pubblico. Quasi ci regala il sogno, mettendo una gran palla per Robinho, ma Jordi Alba…. Amen.
Allegri: Già l’anno scorso con l’Arsenal dopo il 4-0 dell’andata si era rischiato il rovescio. Ed era l’Arsenal. Il Barcellona parte come un treno, e neanche Mago Merlino avrebbe trovato le contromisure. Nel secondo tempo giustamente porta i suoi a provare ad alzarsi. Ma contro questi qui ogni errore è fatale. Ne facciamo due, e sono altri due gol.
Cambi condivisibili. Forse (ma col senno di poi) quando ha tolto Ambrosini poteva mettere Nocerino invece di un Muntari davvero giù di corda.
Poi è suonata la sveglia, e le cose sono andate come era ovvio. 4-2 complessivo, e Barcellona avanti senza se e senza ma. In 180 minuti sono stati più forti e basta. Se Messi gioca così non c’è alcuna possibilità di fermarlo. Ricordo bene Maradona, e ancora una volta affermo che Messi è più decisivo di Maradona. Mai visto un giocatore così. Ma se poi ci metti accanto Iniesta (un fenomeno incredibile, che passa in secondo piano solo perché il 10 è perfino più bravo di lui), Xavi (che in mezzo a certi fenomeni sembra quasi normale) e altri otto giocatori che sarebbero tutti nazionali italiani se fossero italiani, allora non ce n’è proprio, e tanto meno per questo Milan, che ha fatto comunque molto di più di quanto si potesse immaginare da loro. Come dicevo qualche giorno fa, prendere un gol subito voleva dire essere già quasi fuori. E dopo 4 minuti ecco Messi. E’ stato l’inizio della fine. Inutile dire “se si fosse fatto pressing più alto da subito”, vista la buona reazione sullo 0-3 che ha messo qualche brivido al Barca… Se si fosse stati più alti da subito, con la velocità e la determinazione con cui sono entrati in campo i catalani, saremmo stati 0-4 dopo venti minuti (e quasi lo saremmo stati comunque, se Abbiati non avesse fatto due belle parate).
Insomma… Non ci sono parole. E’ passata la squadra di gran lunga più forte.
Al Milan resta a questo punto il dovere di salvare la stagione, prendendo quel terzo posto che a ottobre sembrava pazzesco anche solo da pensare. Chiedere di più a questi ragazzi sarebbe davvero ingiusto.
Grazie ragazzi, comunque.
Abbiati 6: Quattro pere da raccogliere, tutte quasi imparabili. Invece fa due gran parate già nel primo tempo . Ma anche un liscio pericolosissimo ancora sullo 0-1.
Abate 6: Nel folle tourbillon che fa il Barca davanti è uno di quelli che perde meno la testa, nel limite del possibile. Collabora con Abbiati in un liscio da confusione mentale, ma nel finale è tra i più tosti nel provare a spingere, e qualche buon cross lo mette pure.
Zapata 6: Sfido qualsiasi difensore ad essere impeccabile quando quattro o cinque folletti ti spuntano davanti, dietro, di fianco, tagliano, dribblano… Anche lui ha da soffrire, ma non ha colpe dirette su nessuno dei gol, anzi qualche volta è determinante nel liberare l’area.
Mexes 6: Vale il discorso fatto per Zapata: vogliamo dargli colpa perché è lui a fronteggiare Messi sui primi due gol? Non penso: sul primo il 10 tira con una rapidità e precisione impossibile, e sul secondo il terra-terra gli passa tra le gambe. Come Zapata per il resto fa quel che può, e nel finale non si tira indietro, anzi cerca di suonare la carica.
Constant 5: E’ quello che forse inizia meglio, con presenza fisica e lucidità. Piano piano viene maciullato da Dani Alves e da chi si sovrappone a lui. Nel secondo tempo crolla del tutto, e il peccato mortale è la mancata chiusura su Villa che fa il 3-0. Cerca di riscuotersi, ma finisce per fare quasi solo falli.
Flamini 6: Niente di che, ma concentrazione totale finchè sta in campo. Qualche tentativo di sortita.
Ambrosini 6: Avesse dieci anni di meno si farebbe sentire… Lo spirito è quello, ma la gamba alla lunga non risponde più. Più volte rompe l’azione del Barca, ma altre volte perde i duelli. Su una sua palla persa nasce il 2-0.
Montolivo 5: Inefficace nella fase completamente difensiva, piazza giusto un paio di palloni buoni, su uno dei quali Niang si invola verso la porta. Quando torna al centro sembra meglio, ma è solo perché il Barca ha calato il ritmo, e di molto. Prima lo avevano arrotato. All’ultimo respiro lui e Muntari perdono da stupidi la palla della disperazione, facendo partire il contropiede del 4-0.
Boateng 4,5: Una mezz’ora da laterale destro appena sufficiente, con un paio di iniziative, ma anche tanti errori di precisione e di misura nei passaggi. Quando passa centrale restano solo gli errori. Le occasioni per alleggerire sono pochissime, e se non si ha la capacità di giocarle al meglio, si finisce male. E infatti… La tecnica non è mai stata il suo forte. Ma stasera proprio non ce n’era traccia.
Niang 5: Mezz’ora da punta centrale. Non ha la minima idea di come si faccia in una partita così a provare a far salire la squadra. Sono solo palloni persi. Quando si allarga fa meglio, ma mica molto. Ha l’occasione della sua giovane vita quando Montolivo lo lancia e Mascherano lo perde. Il suo diagonale va sul palo. Più sfiga che errore, non è per quello che gli do 5.
El Shaarawy 5,5: Partita di grandissimo sacrificio, avanti e indietro sulla fascia. Avrebbe tre occasioni non facili nel primo tempo, e le conclude male tutte e tre. Ma non è certo lui il peggiore in campo.
Muntari 5: Rileva Ambrosini e fa quasi solo falli e confusione. Non sembra proprio in un gran momento. Se non dannoso, il suo ingresso è stato inutile.
Robinho 6: Lui invece entra in campo con la giusta determinazione, e quando si passa al 4-2-3-1 è uno dei più attivi. Jordi Alba gli leva dal piede la palla del possibile 3-1. Amen.
Bojan 6: Venti minuti di buona intensità davanti al suo vecchio pubblico. Quasi ci regala il sogno, mettendo una gran palla per Robinho, ma Jordi Alba…. Amen.
Allegri: Già l’anno scorso con l’Arsenal dopo il 4-0 dell’andata si era rischiato il rovescio. Ed era l’Arsenal. Il Barcellona parte come un treno, e neanche Mago Merlino avrebbe trovato le contromisure. Nel secondo tempo giustamente porta i suoi a provare ad alzarsi. Ma contro questi qui ogni errore è fatale. Ne facciamo due, e sono altri due gol.
Cambi condivisibili. Forse (ma col senno di poi) quando ha tolto Ambrosini poteva mettere Nocerino invece di un Muntari davvero giù di corda.