Brutta partita, con un Milan che definire sotto tono è poco.
Il Palermo non cambia mai atteggiamento, nemmeno quando va sotto in avvio, e così, grazie alla iniezione di grinta che ha dato Sannino, riesce a bloccare le azioni del Milan, senza mai scoprirsi, e anzi riuscendo per una parte di gara ad avere anche una certa inquietante supremazia.
Nel loro momento migliore viene il raddoppio, e i tre punti arrivano senza troppi patemi, ma se ci si aspettava una grande reazione del Milan dopo Barcellona, questa non c’è stata, anche perché otto undicesimi in campo erano gli stessi, e la stanchezza dopo un po’ si è fatta sentire, senza che Allegri facesse nulla per dare qualche polmone in più, soprattutto al centrocampo.
Adesso sosta, e poi speriamo di ripartire con un po’ più di gamba, se no, viste le partite che ci aspettano (Juve, Fiorentina, Napoli, Roma, Catania…) il secondo posto resterà un’illusione, e anche il terzo sarà davvero molto difficile.
Abbiati 6,5: Il Palermo si fa vedere in avanti abbastanza spesso, ma raramente lo impegna. Un paio di parate di ordinaria amministrazione, ma la cosa bella la fa su Dybala solo (anche se decentrato), respingendo di gamba.
Abate 4,5: Faccio fatica a ricordare una partita dove abbia giocato così male. Non uno spunto che vada a buon fine, errori nei disimpegni, negli scambi, tentativi di andare a crossare sempre stoppati, poca lucidità anche quando riesce a liberarsi in area. Male.
Zapata 5,5: Lui sembra sempre giocare con sufficienza, ma questa volta lo fa davvero. E’ moscio, e a parte un paio di anticipi e qualche intervento di testa, è sempre in difficoltà, sia su Dybala che su Ilicic. Ferma con un braccio un’azione pericolosa del Palermo, e anche lì è goffo.
Bonera 6,5: Al rientro dopo un secolo, comincia molto bene, con grande padronanza e senza sbagliare una palla. Poi cominciano le amnesie: da una sua palla persa si innesca un contropiede del Palermo (quello che Zapata fermerà di mano), e in mezzo ad una presenza sempre sicura, infila un paio di incertezze su Morganella e Ilicic.
De Sciglio 6: Anche lui parte in quarta, e batte la fascia con continuità, senza far mancare una ottima fase difensiva. Nella ripresa ha venti minuti di blackout dove sbaglia tutto, ma poi si ripiglia abbastanza.
Flamini 5,5: Le cose migliori le fa in pressing, come è ovvio. Sempre brutto a vedersi, la sua efficacia è molto altalenante.
Montolivo 7,5: Oggi il Milan è soprattutto lui. Affiancato da compagni scarsi tecnicamente e anche in debito di ossigeno, canta e porta la croce, rendendosi utilissimo in contrasto, rubando molti palloni e distribuendoli ai compagni che regolarmente sbagliano. Ci prova con un buon tiro da fuori, e continua a predicare nel deserto fino alla fine. Anche se mancano diverse partite, posso ormai dire che Montolivo è andato molto al di là delle mie aspettative, diventando un leader assoluto di questa squadra. Il problema è trovargli un vice.
Muntari 5: Ormai è evidente che la sua condizione è pessima. L’anno scorso mi aveva stupito per efficacia e tecnica. Nell’ultimo mese è a volte imbarazzante sia a livello di precisione che di dinamismo: sembra un quarantenne che si trascina, a volte. Una cosa positiva, quando libera El Shaarawy bene in area, per il resto sono passaggi elementari e tanti, tanti errori.
Boateng 5,5: Proprio non ce la fa a tornare a far paura agli avversari. Si sbatte come al solito, ma combina pochino. Un paio di tiri alti, un buon avvio di azione che da Muntari va a El Shaarawy, un criminale sbagliato controllo su lancio millimetrico di Balotelli, e poi tanta confusione, tanti falli, poca sostanza.
Balotelli 7: E’ un piacere rivederlo, anche se a tratti sembra assentarsi dalla partita. Si guadagna e segna il rigore, e segna il raddoppio approfittando con bel riflesso del pasticcio della difesa del Palermo. Ma oltre a quello, se si vuol vedere qualcosa per cui valga il biglietto, bisogna guardare lui: tunnel e colpi di tacco mai fini a se stessi, ed un grandissimo lancio per Boateng che non controlla. Bravo.
El Shaarawy 5,5: Decisamente non è nella condizione migliore. La cosa più bella la fa battendo bene il corner pescando Balotelli a centro area, da cui il rigore. Poi tanti “vorrei ma non posso”, compresa una non buona conclusione di una bella azione Boateng-Muntari, con dribbling a rientrare e poi stoppato, che qualche mese fa sarebbe stata una sentenza. Però non deve incazzarsi se è il primo a uscire: deve anche rifiatare. Io non lo avrei nemmeno messo in campo dall’inizio…
Niang 6: Rileva El Shaarawy, si piazza sulla sinistra, e appare subito più ficcante. Da un suo cross nasce il 2-0, poi nel finale riprova la stessa azione, ancora pericoloso. In mezzo, un po’ di leggerezze, da diciottenne.
Traore 6: Poteva giocare dall’inizio, dicevano. Visto così, per un quarto d’ora, mi sembra improponibile. Dato che sta in campo poco e in un ruolo assurdo per lui, e non fa danni, non lo boccio. Però…. Mah…
Allegri: A volte vorrei essere nel suo cervello. Se è giusto non snobbare il Palermo e mettere in campo la migliore posizione, sarebbe anche giusto capire che il centrocampo è sulle ginocchia, e dare una mano a Montolivo. Stava facendo infatti entrare Ambrosini (comunque troppo tardi) ma prima Boateng chiede il cambio. Ok, ma ne aveva anche un altro, no?
Mah… Vabbè, tre punti in saccoccia, in qualche modo, e ora pausa, forse per cominciare a ricordare che oltre ai soliti ci sono anche Nocerino, Antonini, Robinho, Zaccardo… insomma, di infortunati ne ha solo due. Potrebbe anche fare delle scelte, ogni tanto…
Il Palermo non cambia mai atteggiamento, nemmeno quando va sotto in avvio, e così, grazie alla iniezione di grinta che ha dato Sannino, riesce a bloccare le azioni del Milan, senza mai scoprirsi, e anzi riuscendo per una parte di gara ad avere anche una certa inquietante supremazia.
Nel loro momento migliore viene il raddoppio, e i tre punti arrivano senza troppi patemi, ma se ci si aspettava una grande reazione del Milan dopo Barcellona, questa non c’è stata, anche perché otto undicesimi in campo erano gli stessi, e la stanchezza dopo un po’ si è fatta sentire, senza che Allegri facesse nulla per dare qualche polmone in più, soprattutto al centrocampo.
Adesso sosta, e poi speriamo di ripartire con un po’ più di gamba, se no, viste le partite che ci aspettano (Juve, Fiorentina, Napoli, Roma, Catania…) il secondo posto resterà un’illusione, e anche il terzo sarà davvero molto difficile.
Abbiati 6,5: Il Palermo si fa vedere in avanti abbastanza spesso, ma raramente lo impegna. Un paio di parate di ordinaria amministrazione, ma la cosa bella la fa su Dybala solo (anche se decentrato), respingendo di gamba.
Abate 4,5: Faccio fatica a ricordare una partita dove abbia giocato così male. Non uno spunto che vada a buon fine, errori nei disimpegni, negli scambi, tentativi di andare a crossare sempre stoppati, poca lucidità anche quando riesce a liberarsi in area. Male.
Zapata 5,5: Lui sembra sempre giocare con sufficienza, ma questa volta lo fa davvero. E’ moscio, e a parte un paio di anticipi e qualche intervento di testa, è sempre in difficoltà, sia su Dybala che su Ilicic. Ferma con un braccio un’azione pericolosa del Palermo, e anche lì è goffo.
Bonera 6,5: Al rientro dopo un secolo, comincia molto bene, con grande padronanza e senza sbagliare una palla. Poi cominciano le amnesie: da una sua palla persa si innesca un contropiede del Palermo (quello che Zapata fermerà di mano), e in mezzo ad una presenza sempre sicura, infila un paio di incertezze su Morganella e Ilicic.
De Sciglio 6: Anche lui parte in quarta, e batte la fascia con continuità, senza far mancare una ottima fase difensiva. Nella ripresa ha venti minuti di blackout dove sbaglia tutto, ma poi si ripiglia abbastanza.
Flamini 5,5: Le cose migliori le fa in pressing, come è ovvio. Sempre brutto a vedersi, la sua efficacia è molto altalenante.
Montolivo 7,5: Oggi il Milan è soprattutto lui. Affiancato da compagni scarsi tecnicamente e anche in debito di ossigeno, canta e porta la croce, rendendosi utilissimo in contrasto, rubando molti palloni e distribuendoli ai compagni che regolarmente sbagliano. Ci prova con un buon tiro da fuori, e continua a predicare nel deserto fino alla fine. Anche se mancano diverse partite, posso ormai dire che Montolivo è andato molto al di là delle mie aspettative, diventando un leader assoluto di questa squadra. Il problema è trovargli un vice.
Muntari 5: Ormai è evidente che la sua condizione è pessima. L’anno scorso mi aveva stupito per efficacia e tecnica. Nell’ultimo mese è a volte imbarazzante sia a livello di precisione che di dinamismo: sembra un quarantenne che si trascina, a volte. Una cosa positiva, quando libera El Shaarawy bene in area, per il resto sono passaggi elementari e tanti, tanti errori.
Boateng 5,5: Proprio non ce la fa a tornare a far paura agli avversari. Si sbatte come al solito, ma combina pochino. Un paio di tiri alti, un buon avvio di azione che da Muntari va a El Shaarawy, un criminale sbagliato controllo su lancio millimetrico di Balotelli, e poi tanta confusione, tanti falli, poca sostanza.
Balotelli 7: E’ un piacere rivederlo, anche se a tratti sembra assentarsi dalla partita. Si guadagna e segna il rigore, e segna il raddoppio approfittando con bel riflesso del pasticcio della difesa del Palermo. Ma oltre a quello, se si vuol vedere qualcosa per cui valga il biglietto, bisogna guardare lui: tunnel e colpi di tacco mai fini a se stessi, ed un grandissimo lancio per Boateng che non controlla. Bravo.
El Shaarawy 5,5: Decisamente non è nella condizione migliore. La cosa più bella la fa battendo bene il corner pescando Balotelli a centro area, da cui il rigore. Poi tanti “vorrei ma non posso”, compresa una non buona conclusione di una bella azione Boateng-Muntari, con dribbling a rientrare e poi stoppato, che qualche mese fa sarebbe stata una sentenza. Però non deve incazzarsi se è il primo a uscire: deve anche rifiatare. Io non lo avrei nemmeno messo in campo dall’inizio…
Niang 6: Rileva El Shaarawy, si piazza sulla sinistra, e appare subito più ficcante. Da un suo cross nasce il 2-0, poi nel finale riprova la stessa azione, ancora pericoloso. In mezzo, un po’ di leggerezze, da diciottenne.
Traore 6: Poteva giocare dall’inizio, dicevano. Visto così, per un quarto d’ora, mi sembra improponibile. Dato che sta in campo poco e in un ruolo assurdo per lui, e non fa danni, non lo boccio. Però…. Mah…
Allegri: A volte vorrei essere nel suo cervello. Se è giusto non snobbare il Palermo e mettere in campo la migliore posizione, sarebbe anche giusto capire che il centrocampo è sulle ginocchia, e dare una mano a Montolivo. Stava facendo infatti entrare Ambrosini (comunque troppo tardi) ma prima Boateng chiede il cambio. Ok, ma ne aveva anche un altro, no?
Mah… Vabbè, tre punti in saccoccia, in qualche modo, e ora pausa, forse per cominciare a ricordare che oltre ai soliti ci sono anche Nocerino, Antonini, Robinho, Zaccardo… insomma, di infortunati ne ha solo due. Potrebbe anche fare delle scelte, ogni tanto…