Esiste il suicidio riuscito o propriamente detto, ovvero l'autodistruzione intenzionale e volontaria di un essere umano ai danni di se stesso, e accanto ad esso il tentato suicidio e il mancato suicidio. Il discrimine tra suicidio e tentato suicidio è la minor consistenza del fattore intenzionalità. Rientrano in questo tipo di condotte anche le cosi dette dissimulazioni suicidarie, in cui il suicidio è inscenato ma non realmente cercato. Il discrimine fra suicidio e mancato suicido invece è la prassi suicidaria, almeno secondo me. Il soggetto di fatto “non prova ad uccidersi” o almeno non lo fa nel modo che siamo abituati ad intendere come suicidio. Il soggetto però si autodistrugge. Rientra in questo tipo di condotta la cosidetta erosione suicidaria, ovvero il rifiuto di cure e alimentazione, e i cosidetti atti anticoservativi congrui/incongrui.
I suicidi non si differenziano solo sulla base di volontarietà, intenzionalità e prassi, ma anche su base motivazionale. Lo psichiatra ed antropologo Durkeim parla a riguardo di suicidio egoistico, quando l'individuo non è integrato nel gruppo sociale, di suicidio altruistico, quando il suicidio è agito in gruppo e di suicidio anomico, determinato dalla totale perdita di punti di riferimento. Rientrano tra i suicidi altruistici i suicidi detti a grappolo, che coinvolgono per “contagio” gruppi di con simili e i suicidi allargati, caratteristici ad esempio quelli delle sette.
Alcuni studiosi affiancano a queste tipologie di suicidio il cosidetto suicidio razionale in cui è una valutazione lucida della contingenza a spingere il soggetto ad uccidersi.
Questo è il quadro, ma cosa vi salta agli occhi?
Io noto in primo luogo un'indebita schematizzazione del dolore. Sono fermamente convinto che il dolore che conduce a questi atti sia uno. L'elemento dimostrativo è sempre presente, e non caratteristico dei mancati suicidi e dei suicidi simulati. Anche l'intenzione è sempre presente e non si deve scambiare il caso fortuito che permette a qualcuno di salvarsi come una minor forza della sua intenzione suicidaria.
Voi giudicate diversamente i vari tipi di suicidi?
Ritenete vadano considerati diversamente per capirli?
Che differenze ci sarebbero?