Questa immagine curiosa ed il filmato che la ritrae stanno facendo il giro della rete. La visibilità è legata ad un incidente evolutivo, se così possiamo chiamarlo: la pareidila.
Questo nome indica la tendenza a riconoscere in oggetti indistinti, cose note. Si tratta di un’illusione sub cosciente , tipica dell’essere umano e che sembra estranea ad altre specie. Alcuni studiosi la giustificano sulla base di un meccanismo evolutivo: la generalizzazione di una strategia di difesa finalizzata a mettere a fuoco rapidamente eventuali pericoli semi nascosti. Questo fenomeno non interessa soltanto la vista ma anche l’udito, anche se in minor misura.
Tra le leggende riconducibili alla pareidolia, c’è quella del famoso volto sulla superficie di marte
Oppure quello del coniglio lunare , di origine antichissima e a cui in Giappone è dedicata una vera e propria festa ( quella del Coniglio di Giada celebrata in occasione della Festa della Luna)
Grazie a questo meccanismo, però non si sono creati solo miti e leggende, ma piccoli piaceri, come il contemplare le nuvole, o strumenti ad uso scientifico, come il test di Rorschach.
Soprattutto, la pareidolia ha reso possibili la genesi delle illusioni ottiche e di tutte le forme d’arte che ne sfruttano il potere fascinatore. Questa forma d’arte è trasversale ai diversi generi artistici, alle diverse epoche e alle diverse aree culturali, esattamente come il fenomeno psico-visivo che sfrutta.
L’artista di epoca più antica che in occidente utilizzò questa tecnica è probabilmente l’Arcimboldo
Tra gli artisti moderni i più celebri ci sono Fisher , in occidente e Fukuda, in oriente