Evitare questo tipo di comportamento può avvenire per esempio secondo il principio di non direttività, descritto da Carl Rogers. In parole povere, essere non direttivi significa che invece di dire alla tua compagna "smettila di lasciare le tue cose ovunque" parlerai in prima persona dicendo "le tue cose mi danno fastidio". Questo elimina una parte della violenza e permette il dialogo.
Questo principio di non direttività è stato poi ripreso da Marshall B. Rosenberg, dottore in psicologia clinica, allievo e assistente di Carl Rogers che ha creato una sua disciplina: la comunicazione non violenta. A grandi linee, questa propone di eliminare le aggressioni legate alle nostre modalità di espressione, allo scopo di ridurre lo stress della vita quotidiana, smorzare l’aggressività e la collera e ascoltare e comprendere meglio l’altra persona.
Il modello della comunicazione non violenta mira a presentare i propri bisogni e sensazioni prendendoci le nostre responsabilità e senza accusare/etichettare il prossimo.
Consiste in quattro passaggi ( li trovate nel libro "Le parole sono finestre oppure muri" Marshall B. Rosenberg ) di che non necessitano di esserci sempre tutti e che sono:
1 - Osservazione Oggettiva dei fatti
2 - Dichiarazione delle sensazioni che questi fatti creano in te
3 -Sensazioni che non vengono “soddisfatte”
4 - Richiesta
Il vostro modo di comunicare lo ritenete violento? Mai? Qualche volta? Spesso?
In quali circostanze si accende la vostra violenza verbale?
Sapete reagire all'altrui violenza verbale?
Che sensazioni vi lascia l'aggressione verbale?
Perchè per voi tanta gente adotta una comunicazione verbale violenta?
Virtualmente trovate che la comunicazione verbale sia violenta?