Se già prima di oggi, continuando a leggere delle varie ipotesi che si fanno per l’allenatore del Milan della prossima stagione, dando per scontata la non conferma di Seedorf, mi domandavo se la società è davvero in mano a pazzi scatenati, a maggior ragione dopo la partita di oggi spero che siano tutte invenzioni.
Ok, era il Livorno, e gli avversari dopo i due gol presi in sei minuti a cavallo dell’intervallo hanno mollato completamente. Si possono trovare mille modi per sminuire questa vittoria, ma qualcuno ricorda il pareggio dell’andata, con il livornese in panchina? Beh, io sì. E continuo a vedere una squadra che è anni luce migliore di quella là.
Rimango dell’idea che qualsiasi sarà la classifica finale, Seedorf merita di cominciare la prossima stagione, e di farlo senza fucili puntati al primo risultato negativo.
Abbiati 6: Partita da spettatore non pagante. Un’uscita alta e niente di pericoloso. Il Livorno tira poco, male e raramente nello specchio.
Abate 6: Non un grande rientro per Ignazio, Rischia grossissimo quando, tagliato fuori da un contropiede nato comunque da un errore altrui, insegue Mesbah, lo perde e lo affonda davvero al limite. Sta sulle sue, raramente facendosi vedere in avanti, Bella palla per Pazzini nel secondo tempo, che però lui sbaglia malamente.
Rami 6,5: Comincia in un modo un po’ svagato, con un liscio in area e qualche molllezza. Poi però si riprende e chiude e anticipa senza troppi affanni, Prende la traversa di testa su punizione di Montolivo.
Mexes 7,5: Quando lo si vede contro avversari come quelli di oggi sembra di un altro pianeta. Di lì non si passa, mai. Se fosse sempre così autoritario e preciso lo confermerei a occhi chiusi. Il problema sono i passaggi a vuoto che sempre ha in una stagione, soprattutto contro avversari di altro livello.
Constant 5,5: E’ il meno bravo oggi. Dalla sua parte spinge il giocatore di gran lunga più in palla del Livorno (Piccini). O è lui che lo fa sembrare così, non riuscendo ad opporsi? Il contropiede pericoloso su cui Abate mette una pezza nasce da un contrasto perso da lui a centrocampo, e le inesattezze sono molte. Però il cross per il gol di Balotelli è suo, e anche nel secondo tempo fa una bella cosa servendo Robinho.
De Jong 7: Il suo compito è pressare l’avversario, contenerlo, rubare palla e affidarla ai compagni per l’impostazione. Lo fa alla perfezione. Da una sua palla recuperata parte l’azione del 2-0 Salterà Roma-Milan e non sarà un’assenza da poco.
Montolivo 6,5: Non comincia benissimo: troppo compassato, e senza grandi idee. Nel primo tempo la cosa migliore è la punizione su cui Rami prende la traversa. Molto meglio nella ripresa, iniziata con un bel tiro deviato da Bardi, e proseguita con intelligenza e buona partecipazione al gioco.
Taarabt 8: Strepitoso. Fa spettacolo puntando sempre l’uomo e saltandolo in velocità, ma anche fa moltissimo di concreto: ottimi scambi con Robinho, Kakà e Balotelli, un gran gol per il raddoppio, un bel tiro da fuori alto di poco, strappa applausi con funambolismi continui ad alta velocità. Cala un po’ nella ripresa, ma molto meno delle altre volte.
Kakà 6: Ha un ottimo momento a metà del primo tempo, dove in sequenza infila due buoni suggerimenti per Balotelli, uno bellissimo per Constant, un tiro a giro fuori di poco su assist di Taarabt. Nella ripresa un bello scambio con Robinho e una punizione tirata bene su cui Balotelli gira alto. Ma troppo spesso è ancora “mister palla persa”, dimostrandosi il meno efficace dei quattro davanti. Pallaccia senza sensoin avvio su invito di Robinho, e orrendo controllo su un contropiede quattro contro tre poco prima di uscire.
Robinho 6,5: Meno spettacolare e veloce di Taarabt, ma buona partita anche di Binho, che gioca meno palloni di Kakà, ma con maggiore precisione, e in alcuni casi con ottima qualità. Cerca Kakà più volte, ottiene triangoli, mette un gran cross rasoterra su cui Bardi è bravissimo ad uscire anticipando Balotelli, e non sfigura affatto. Chissà perché esce fischiato.
Balotelli 7: Sblocca il risultato con un gran colpo di testa, sul finire di un primo tempo dove non aveva fatto gran che, anche se spesso cercato da Kakà. Nel secondo tempo gioca molto bene, ed è soprattutto altruista, dando buoni inviti, e dà due assist (a Taarabt e Pazzini) per gli altri due gol. Decisivo, e gli si possono perdonare alcune pause, e la palla giocata male dopo la traversa di Rami.
Muntari 6,5: Mezz’ora di buona quantità anche se quando entra lui il Livorno è già in disarmo. Da una palla da lui rubata parte l’azione del 3-0.
Pazzini 6,5: Ha una gran voglia di gol, anche se ha solo venti minuti a disposizione. Prima se lo mangia alzando malissimo il pallonetto su assist di Abate, poi lo segna anticipando bene Bardi su assist di Balotelli. Si sbatte come se fosse entrato sullo 0-0. Esemplare.
Saponara sv: Entra a dieci minuti dalla fine e gioca due palloni, uno bene e l’altro male.
Seedorf: Nella premessa ho già detto quel che penso: non esiste motivo al mondo per metterne in discussione la permanenza sulla panchina per l’anno prossimo. Il Milan fatica un po’ nel primo tempo a trovare spazi, un po’ troppo lento, ma è sempre così contro avversari chiusissimi. Poi vince la quinta di fila. I cambi sono tutti intelligenti: Muntari per De Jong, che dovrò sostituire a Roma, Pazzini per Kakà arretrando Balotelli e anche il tentativo di dare un po’ di luce a Saponara.
Ok, era il Livorno, e gli avversari dopo i due gol presi in sei minuti a cavallo dell’intervallo hanno mollato completamente. Si possono trovare mille modi per sminuire questa vittoria, ma qualcuno ricorda il pareggio dell’andata, con il livornese in panchina? Beh, io sì. E continuo a vedere una squadra che è anni luce migliore di quella là.
Rimango dell’idea che qualsiasi sarà la classifica finale, Seedorf merita di cominciare la prossima stagione, e di farlo senza fucili puntati al primo risultato negativo.
Abbiati 6: Partita da spettatore non pagante. Un’uscita alta e niente di pericoloso. Il Livorno tira poco, male e raramente nello specchio.
Abate 6: Non un grande rientro per Ignazio, Rischia grossissimo quando, tagliato fuori da un contropiede nato comunque da un errore altrui, insegue Mesbah, lo perde e lo affonda davvero al limite. Sta sulle sue, raramente facendosi vedere in avanti, Bella palla per Pazzini nel secondo tempo, che però lui sbaglia malamente.
Rami 6,5: Comincia in un modo un po’ svagato, con un liscio in area e qualche molllezza. Poi però si riprende e chiude e anticipa senza troppi affanni, Prende la traversa di testa su punizione di Montolivo.
Mexes 7,5: Quando lo si vede contro avversari come quelli di oggi sembra di un altro pianeta. Di lì non si passa, mai. Se fosse sempre così autoritario e preciso lo confermerei a occhi chiusi. Il problema sono i passaggi a vuoto che sempre ha in una stagione, soprattutto contro avversari di altro livello.
Constant 5,5: E’ il meno bravo oggi. Dalla sua parte spinge il giocatore di gran lunga più in palla del Livorno (Piccini). O è lui che lo fa sembrare così, non riuscendo ad opporsi? Il contropiede pericoloso su cui Abate mette una pezza nasce da un contrasto perso da lui a centrocampo, e le inesattezze sono molte. Però il cross per il gol di Balotelli è suo, e anche nel secondo tempo fa una bella cosa servendo Robinho.
De Jong 7: Il suo compito è pressare l’avversario, contenerlo, rubare palla e affidarla ai compagni per l’impostazione. Lo fa alla perfezione. Da una sua palla recuperata parte l’azione del 2-0 Salterà Roma-Milan e non sarà un’assenza da poco.
Montolivo 6,5: Non comincia benissimo: troppo compassato, e senza grandi idee. Nel primo tempo la cosa migliore è la punizione su cui Rami prende la traversa. Molto meglio nella ripresa, iniziata con un bel tiro deviato da Bardi, e proseguita con intelligenza e buona partecipazione al gioco.
Taarabt 8: Strepitoso. Fa spettacolo puntando sempre l’uomo e saltandolo in velocità, ma anche fa moltissimo di concreto: ottimi scambi con Robinho, Kakà e Balotelli, un gran gol per il raddoppio, un bel tiro da fuori alto di poco, strappa applausi con funambolismi continui ad alta velocità. Cala un po’ nella ripresa, ma molto meno delle altre volte.
Kakà 6: Ha un ottimo momento a metà del primo tempo, dove in sequenza infila due buoni suggerimenti per Balotelli, uno bellissimo per Constant, un tiro a giro fuori di poco su assist di Taarabt. Nella ripresa un bello scambio con Robinho e una punizione tirata bene su cui Balotelli gira alto. Ma troppo spesso è ancora “mister palla persa”, dimostrandosi il meno efficace dei quattro davanti. Pallaccia senza sensoin avvio su invito di Robinho, e orrendo controllo su un contropiede quattro contro tre poco prima di uscire.
Robinho 6,5: Meno spettacolare e veloce di Taarabt, ma buona partita anche di Binho, che gioca meno palloni di Kakà, ma con maggiore precisione, e in alcuni casi con ottima qualità. Cerca Kakà più volte, ottiene triangoli, mette un gran cross rasoterra su cui Bardi è bravissimo ad uscire anticipando Balotelli, e non sfigura affatto. Chissà perché esce fischiato.
Balotelli 7: Sblocca il risultato con un gran colpo di testa, sul finire di un primo tempo dove non aveva fatto gran che, anche se spesso cercato da Kakà. Nel secondo tempo gioca molto bene, ed è soprattutto altruista, dando buoni inviti, e dà due assist (a Taarabt e Pazzini) per gli altri due gol. Decisivo, e gli si possono perdonare alcune pause, e la palla giocata male dopo la traversa di Rami.
Muntari 6,5: Mezz’ora di buona quantità anche se quando entra lui il Livorno è già in disarmo. Da una palla da lui rubata parte l’azione del 3-0.
Pazzini 6,5: Ha una gran voglia di gol, anche se ha solo venti minuti a disposizione. Prima se lo mangia alzando malissimo il pallonetto su assist di Abate, poi lo segna anticipando bene Bardi su assist di Balotelli. Si sbatte come se fosse entrato sullo 0-0. Esemplare.
Saponara sv: Entra a dieci minuti dalla fine e gioca due palloni, uno bene e l’altro male.
Seedorf: Nella premessa ho già detto quel che penso: non esiste motivo al mondo per metterne in discussione la permanenza sulla panchina per l’anno prossimo. Il Milan fatica un po’ nel primo tempo a trovare spazi, un po’ troppo lento, ma è sempre così contro avversari chiusissimi. Poi vince la quinta di fila. I cambi sono tutti intelligenti: Muntari per De Jong, che dovrò sostituire a Roma, Pazzini per Kakà arretrando Balotelli e anche il tentativo di dare un po’ di luce a Saponara.