Poco più di un allenamento, avversario inferiore di molto, partita chiusa dopo mezz’ora, nonostante la formazione di partenza del Milan fosse molto “sperimentale”.
Sì, va bene, ma da quanto tempo non scrivevo una cosa così? E’ difficile frenare l’entusiasmo, oggettivamente esagerato, per avere eliminato lo Spezia dalla Coppa Italia, ma non posso spegnere la gioia che mi dà non vedere più la faccia di Allegri su quella panchina di cui è stato indegno possessore per tre anni e mezzo. Dirò di più: resto per ora dell’avviso che col Tasso si sarebbe potuto finire il campionato, senza chiamare subito Seedorf, ma forse è proprio il Tasso che non ha voluto.
In ogni caso, anche prendendola alla stregua di un’amichevole estiva, alcune cose non si possono negare: con Montolivo centrale l’azione è più fluida e meno prevedibile, e soprattutto ho rivisto (a tratti) il pressing alto in stile sacchiano che col livornese non si è mai visto.
Forse condizionato dall’assurda cronaca Rai, ho già paura che Seedorf inventi cose strambe, rispolverando il “4-2-fantasia” di Leonardo con cui facemmo pena pur avendo ancora una squadra forte. Però mi consolo, perché sono gli stessi commentatori che hanno visto Rami come un ottimo difensore…
Basta così per stasera, perché la tentazione di esagerare con l’entusiasmo per il Tasso è forte.
Abbiati 6,5: In una serata dove l’avversario è quasi sempre lontanissimo da lui, alla prima palla fa una brutta uscita alta. Però prima su Ferrari, e poi sulla stessa azione del gol fa due belle parate, quando la squadra ha abbassato la guardia, rivelando comunque che la difesa resta un problema grave.
Zaccardo 6: Sarà brutto da vedere, limitato tecnicamente, e insieme coi suoi compagni dorme un po’ sull’azione del gol spezzino, ma se si vede quanto ha fatto in avanti non si può negargli la sufficienza: la torre di testa per Pazzini che sbaglia, l’assist a Poli che tira malissimo, un altro assist per Pazzini su cui Leali è bravissimo, e poi due tentativi personali non banali. Insomma, ho visto di peggio.
Rami 5,5: Visto così per la prima volta mi metto le mani nei capelli. Mi pare un armadio con piedi di legno, stupido e lento. Sì, può fare “buh” agli avversari per via della stazza, ma poco di più. Non ha colpe dirette sul gol dello Spezia, ma veramente mi domando dove siamo andati a prenderlo. Più che cannonate a casaccio non spara, quando cerca di giocare la palla è inguardabile, e sembra uno che fino a ieri giocava a rugby. Un Senderos più bello di viso, ma forse pure più scarso di piedi. Spero mi faccia ricredere presto, se no tutta la vita avanti con Zapata e Mexes!
Mexes 6: Inizia scazzato in un modo che mi fa venire i nervi. Supponente, sembra appena sceso dal letto. Nel primo tempo l’unico “pericolo” dello Spezia viene da un colpo di testa su corner dell’uomo che Mexes si è dimenticato. Nella ripresa si sveglia, forse gli hanno dato un caffè. Anche lui dorme un po’ sul gol dello Spezia al 90esimo. Bello un suo tiro da fuori alto di pochissimo nel primo tempo.
De Sciglio 6,5: In fase difensiva il suo salvataggio sulla brutta uscita di Abbiati all’inizio compensa il concorso di colpa sul gol dello Spezia. In costruzione e attacco invece è sempre luciido, e copre la sua fascia senza alcun problema, pur non entrando nelle azioni più significative.
Poli 6: Molto dinamico ma altrettanto arruffone ed impreciso. Sembra dover dimostrare qualcosa, perciò gli manca spesso la lucidità, e l’irruenza è troppa. In una partita giocata quasi sempre all’attacco, si distingue per l’assist per il gol di Pazzini e un'altra bella iniziativa nel finale. Ma fa anche un tiro orrendo su invito di Zaccardo.
Montolivo 8: Mi darete dell’esagerato, ma sta di fatto che non sbaglia praticamente una palla. Messo in mezzo detta i tempi di gioco, variandoli. Non sarà mai Pirlo, ma fra quelli in rosa è l’unico che sappia costruire dal basso in modo apprezzabile (come nel girone di ritorno dell’anno scorso, peraltro). In fase offensiva emerge soprattutto nel secondo tempo, col gran tiro sulla cui respinta segna Honda, e con due gran palle (una per Honda e una per Zaccardo) che creano pericoli veri. Ma la cosa più notevole è che nel suo ruolo è capacissimo di contrastare e recuperare palla. Solo quell’idiota di Allegri non sa che ci sono giocatori che uniscono bella tecnica e visione alla giusta capacità di interdizione, e che vanno messi in mezzo al campo. Chissà cosa sarebbe di Pogba, se lo allenasse Allegri…
Cristante 5,5: Stasera non mi ha convinto. Poco efficace, spesso anticipato o in ritardo sui contrasti, niente di notevole da segnalare, se non la buona personalità e il senso della posizione. Ha 18 anni: non è certo una bocciatura!
Honda 7: Mentre gli assurdi telecronisti narrano di un Honda fuori dal gioco, io osservo questo tipo che non ha paura di dettare sempre il passaggio, che rarissimamente perde palla, che sembra passeggiare ma è sempre dove deve essere, che fa sempre la cosa intelligente. Ed è pure concreto. Segna il terzo gol ribattendo la respinta sul tiro di Montolivo. Ma soprattutto, è sempre nel vivo delle azioni pericolose: duetta bene con Robinho, ispira Poli, ruba palla sulla trequarti e la dà a Pazzini che sbaglia… Insomma, non è certo un comprimario.
Robinho 6,5: Comincia molto bene, duettando con Honda e andando a mettere in gol il cross di Pazzini. Ha voglia di correre e di giocare, e anche se piano piano sparisce dal campo, è stata una bella partita la sua.
Pazzini 6,5: Decisamente un altro pianeta rispetto a Matri. Non è solo un diavolo dell’area, ma sa dialogare e svariare. Il suo assist per Robinho è bello tanto quanto il gol in semi-rovesciata con splendido inserimento sul pallone di Poli. Peccato però che nel primo tempo si mangi un gol sulla punizione di Honda toccatagli da Zaccardo, e soprattutto che concluda orrendamente il contropiede innescato da Honda che ruba palla sulla trequarti e gli dà un pallone su un piatto d’argento, che lui sparacchia alle stelle. Però, ben ritrovato, grande Pazzo!
Birsa 6: Gioca mezz’ora al posto di Honda e lo fa con ordine e tranquillità, concedendosi anche qualche buona giocata.
Petagna 6: Rileva Pazzini a partita conclusa, e non fa nulla se non correre e metterci il fisico. Secondo me è piuttosto pippa.
Nocerino 6: Venti minuti in una posizione non chiara, non incide e non fa danni.
Tassotti: Che dire? E’ bello vedere il suo nasone adunco in panca senza avere accanto quella merda di un livornese. Manda in campo una formazione rimaneggiata (come è ovvio contro lo Spezia in Coppa Italia), ma con una logica di gioco che perfino i telecronisti Rai hanno percepito come diversa: l’azione parte più indietro, quindi con più alternative, e soprattutto ho avuto più sussulti quando ho visto quelle cinque o sei occasioni di pressing alto sulla trequarti avversaria… Il Tasso li ha vissuti quegli anni: non può esserseli dimenticati! A questo punto sta a Clarence convincerci che lui saprà fare ancora meglio, con questi uomini.
Sì, va bene, ma da quanto tempo non scrivevo una cosa così? E’ difficile frenare l’entusiasmo, oggettivamente esagerato, per avere eliminato lo Spezia dalla Coppa Italia, ma non posso spegnere la gioia che mi dà non vedere più la faccia di Allegri su quella panchina di cui è stato indegno possessore per tre anni e mezzo. Dirò di più: resto per ora dell’avviso che col Tasso si sarebbe potuto finire il campionato, senza chiamare subito Seedorf, ma forse è proprio il Tasso che non ha voluto.
In ogni caso, anche prendendola alla stregua di un’amichevole estiva, alcune cose non si possono negare: con Montolivo centrale l’azione è più fluida e meno prevedibile, e soprattutto ho rivisto (a tratti) il pressing alto in stile sacchiano che col livornese non si è mai visto.
Forse condizionato dall’assurda cronaca Rai, ho già paura che Seedorf inventi cose strambe, rispolverando il “4-2-fantasia” di Leonardo con cui facemmo pena pur avendo ancora una squadra forte. Però mi consolo, perché sono gli stessi commentatori che hanno visto Rami come un ottimo difensore…
Basta così per stasera, perché la tentazione di esagerare con l’entusiasmo per il Tasso è forte.
Abbiati 6,5: In una serata dove l’avversario è quasi sempre lontanissimo da lui, alla prima palla fa una brutta uscita alta. Però prima su Ferrari, e poi sulla stessa azione del gol fa due belle parate, quando la squadra ha abbassato la guardia, rivelando comunque che la difesa resta un problema grave.
Zaccardo 6: Sarà brutto da vedere, limitato tecnicamente, e insieme coi suoi compagni dorme un po’ sull’azione del gol spezzino, ma se si vede quanto ha fatto in avanti non si può negargli la sufficienza: la torre di testa per Pazzini che sbaglia, l’assist a Poli che tira malissimo, un altro assist per Pazzini su cui Leali è bravissimo, e poi due tentativi personali non banali. Insomma, ho visto di peggio.
Rami 5,5: Visto così per la prima volta mi metto le mani nei capelli. Mi pare un armadio con piedi di legno, stupido e lento. Sì, può fare “buh” agli avversari per via della stazza, ma poco di più. Non ha colpe dirette sul gol dello Spezia, ma veramente mi domando dove siamo andati a prenderlo. Più che cannonate a casaccio non spara, quando cerca di giocare la palla è inguardabile, e sembra uno che fino a ieri giocava a rugby. Un Senderos più bello di viso, ma forse pure più scarso di piedi. Spero mi faccia ricredere presto, se no tutta la vita avanti con Zapata e Mexes!
Mexes 6: Inizia scazzato in un modo che mi fa venire i nervi. Supponente, sembra appena sceso dal letto. Nel primo tempo l’unico “pericolo” dello Spezia viene da un colpo di testa su corner dell’uomo che Mexes si è dimenticato. Nella ripresa si sveglia, forse gli hanno dato un caffè. Anche lui dorme un po’ sul gol dello Spezia al 90esimo. Bello un suo tiro da fuori alto di pochissimo nel primo tempo.
De Sciglio 6,5: In fase difensiva il suo salvataggio sulla brutta uscita di Abbiati all’inizio compensa il concorso di colpa sul gol dello Spezia. In costruzione e attacco invece è sempre luciido, e copre la sua fascia senza alcun problema, pur non entrando nelle azioni più significative.
Poli 6: Molto dinamico ma altrettanto arruffone ed impreciso. Sembra dover dimostrare qualcosa, perciò gli manca spesso la lucidità, e l’irruenza è troppa. In una partita giocata quasi sempre all’attacco, si distingue per l’assist per il gol di Pazzini e un'altra bella iniziativa nel finale. Ma fa anche un tiro orrendo su invito di Zaccardo.
Montolivo 8: Mi darete dell’esagerato, ma sta di fatto che non sbaglia praticamente una palla. Messo in mezzo detta i tempi di gioco, variandoli. Non sarà mai Pirlo, ma fra quelli in rosa è l’unico che sappia costruire dal basso in modo apprezzabile (come nel girone di ritorno dell’anno scorso, peraltro). In fase offensiva emerge soprattutto nel secondo tempo, col gran tiro sulla cui respinta segna Honda, e con due gran palle (una per Honda e una per Zaccardo) che creano pericoli veri. Ma la cosa più notevole è che nel suo ruolo è capacissimo di contrastare e recuperare palla. Solo quell’idiota di Allegri non sa che ci sono giocatori che uniscono bella tecnica e visione alla giusta capacità di interdizione, e che vanno messi in mezzo al campo. Chissà cosa sarebbe di Pogba, se lo allenasse Allegri…
Cristante 5,5: Stasera non mi ha convinto. Poco efficace, spesso anticipato o in ritardo sui contrasti, niente di notevole da segnalare, se non la buona personalità e il senso della posizione. Ha 18 anni: non è certo una bocciatura!
Honda 7: Mentre gli assurdi telecronisti narrano di un Honda fuori dal gioco, io osservo questo tipo che non ha paura di dettare sempre il passaggio, che rarissimamente perde palla, che sembra passeggiare ma è sempre dove deve essere, che fa sempre la cosa intelligente. Ed è pure concreto. Segna il terzo gol ribattendo la respinta sul tiro di Montolivo. Ma soprattutto, è sempre nel vivo delle azioni pericolose: duetta bene con Robinho, ispira Poli, ruba palla sulla trequarti e la dà a Pazzini che sbaglia… Insomma, non è certo un comprimario.
Robinho 6,5: Comincia molto bene, duettando con Honda e andando a mettere in gol il cross di Pazzini. Ha voglia di correre e di giocare, e anche se piano piano sparisce dal campo, è stata una bella partita la sua.
Pazzini 6,5: Decisamente un altro pianeta rispetto a Matri. Non è solo un diavolo dell’area, ma sa dialogare e svariare. Il suo assist per Robinho è bello tanto quanto il gol in semi-rovesciata con splendido inserimento sul pallone di Poli. Peccato però che nel primo tempo si mangi un gol sulla punizione di Honda toccatagli da Zaccardo, e soprattutto che concluda orrendamente il contropiede innescato da Honda che ruba palla sulla trequarti e gli dà un pallone su un piatto d’argento, che lui sparacchia alle stelle. Però, ben ritrovato, grande Pazzo!
Birsa 6: Gioca mezz’ora al posto di Honda e lo fa con ordine e tranquillità, concedendosi anche qualche buona giocata.
Petagna 6: Rileva Pazzini a partita conclusa, e non fa nulla se non correre e metterci il fisico. Secondo me è piuttosto pippa.
Nocerino 6: Venti minuti in una posizione non chiara, non incide e non fa danni.
Tassotti: Che dire? E’ bello vedere il suo nasone adunco in panca senza avere accanto quella merda di un livornese. Manda in campo una formazione rimaneggiata (come è ovvio contro lo Spezia in Coppa Italia), ma con una logica di gioco che perfino i telecronisti Rai hanno percepito come diversa: l’azione parte più indietro, quindi con più alternative, e soprattutto ho avuto più sussulti quando ho visto quelle cinque o sei occasioni di pressing alto sulla trequarti avversaria… Il Tasso li ha vissuti quegli anni: non può esserseli dimenticati! A questo punto sta a Clarence convincerci che lui saprà fare ancora meglio, con questi uomini.