Bella discussione.
Aggiungo qualche chiarimento sul concetto di sabotatore interno.
Lo sfondo è la teoria delle relazioni oggettuali secondo cui gli oggetti interni sono i residui di relazioni internalizzate.
L' Io unitario, per effetto di relazioni insoddisfacenti può frammentarsi dando così origine alla psicopatologia. Se le relazioni sono soddisfacenti l’Io rimarrà integrato e intero.
La scissione dell’Io quindi deriva da relazioni oggettuali (madre) insoddisfacenti che rendono necessario che l’Io costruisca oggetti interni compensatori ai quali rimarranno legate diverse parti scisse dall’originario Io integro.
Più precisamente Fairbairn distingue tre tipi di oggetti internalizzati, ciascuno legato ad una specifica parte dell’Io, a cui l’autore dà un nome:
1 - oggetto ideale = aspetti gratificanti della madre à legato all’Io centrale = usato per relazionarsi con le persone reali.
2 - oggetto eccitante = aspetti allettanti della madre à legato all’Io libidico
3 - oggetto rifiutante = aspetti deprivanti della madre à legato all’Io antilibidico o sabotatore interno, che rappresenta quella parte dell’Io che, non gratificata dagli allettamenti della madre, si identifica con le sue caratteristiche rifiutanti e deprivanti.
In ogni caso Io e oggetto sono inseparabili.