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Riflessioni sul matrimonio.

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Sara Mori
Sara Mori
Viandante Residente
Viandante Residente


Quando un marito picchia la moglie,la tradisce e la maltratta in qualsiasi modo NON è più un marito.
quando una moglie avvilisce il marito con offese,violenze psicologiche e tradimenti NON è più una moglie.
In questi casi il matrimonio si è dissolto da sé e i coniugi hanno non solo il diritto di separarsi ma anche il dovere di farlo per evitare danni peggiori(violenze che possono degenerare anche in omicidio)
Il matrimonio è un contratto in cui ci si impegna ad una fedeltà e rispetto reciproco anche nelle situazioni più critiche della vita;se questi vengono meno il matrimonio ha perso il suo valore,rimane un contratto che può essere annullato sia davanti alla legge che davanti a Dio verso cui le promesse sono state fatte(nel caso dei matrimoni religiosi).
Una coppia che non si ama,che non condivide gioie e dolori,sentimenti e sensazioni,piccoli momenti piacevoli o giornate buie,che non è più capace di guardarsi negli occhi,che ha sempre il broncio è già separata o divorziata pur vivendo sotto lo stesso tetto.
Due coniugi sono complementari:ciò che manca all'uno lo possiede l'altro.Non è l'uguaglianza delle qualità(tutti e due bravi in tutto)che fa la coppia (rischierebbe di essere una gara tra chi la spunta meglio) ma la complementarità:forza attenuata da dolcezza,ansietà attenuata da rassicurazione,esuberanza attenuata da moderazione e così via.
L'amore non può esistere se non c'è chi amare.
Parlando da credente ritengo che ciò che attira due persone al punto di voler essere una sola essenza sia la loro spiritualità.L'aspetto fisico può ingannare e portare a fallimenti anche perchè cambia nel tempo.E' proprio quando due spiriti formano l'unità che si ricrea l'immagine e somiglianza di Dio.
Il sesso fa parte dei bisogni carnali dell'essere umano e quindi richiede il rispetto delle leggi naturali del creato.La spiritualità fa p0arte dell'universo spirituale di Dio,supera le leggi naturali,può superare anche la sessualità e quindi essere presente anche in coppie di ugual sesso purchè i loro spiriti siano complementari e formino l'unità.
In effetti,come ha affermato Gesù,al momento della resurrezione gli esseri umani risulteranno come in origine,al pari degli angeli cioè spiriti che non hanno più bisogno di unione matrimoniale.

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
permettimi di farti un grandissimo applauso, Sara!

nella stesura delle tue riflessioni sei stata precisa, inequivoca ed inequivocabile, semplice, diretta, imparziale, lodevolmente ed ostentatamente (in questo caso è complimento!) esente da preconcetto

Mi associo al tuo pensiero quasi completamente, discostandomene solo per un dettaglio di proprietà di linguaggio.   Nell'accezione che ci occupa di "Matrimonio" si intende un "contratto" aventi specifiche finalità, che tu hai elencato puntualmente.  Ma fra esse c'è anche quella della procreazione, come "promessa potenziale", indipendentemente dal fatto se poi si abbiano o meno dei discendenti.

Quindi, a rigore, nel tuo incipit avresti dovuto aggiungere:
Se pregiudizialmente si esclude di generare figli propri, NON è matrimonio.

Per carità, nessuna colpevolizzazione!  Il non desiderare figli è una scelta di vita legittima come tante altre, vivaddio almeno in questo siamo liberi!... ma non si può parlare di "Matrimonio" nell'accezione comune del termine.

Occorrerebbe usare altre espressioni, tipo "unione", o "intesa" o "patto" o qualche neologismo coniato ad hoc . Ma non matrimonio..
così dicasi per quelle intese che non mirano alla procreazione, così dicasi per quelle intese per le quali la procreazione fra i due è oggettivamente impossibile.

Grazie per avermi letto.

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