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La libertà di morire

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ps
ps
Viandante Residente
Viandante Residente
" La libertà di pensiero è anche la libertà di morire" Norman Zarcone

Norman Zarcone si è ucciso a 27 anni buttandosi dal balcone della sua università a Palermo perchè sentiva di non avere un futuro, vedendo troppe ingiustizie, e ha preferito scegliere la morte piuttosto che la vita
Mi chiedo allora se la vita vale comunque la pena viverla anche se non si ottieme almeno la speranza di avere quello che si vuole o il segreto sta nel rendersi flessibili o se la morte può essere comunque una scelta di vita.
In tempi di suicidi per i soldi mi pare che la questione sia importante da capire o forse siamo solo diventati meno forti davanti alle avversità, prigionieri dell'avere piuttosto che dell'essere.
O forse ci manca la spiritualità che ci sostenga nelle difficoltà?

2
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
è perchè siamo schiavi delle comodità ed abbiamo perso l'attitudine a faticare, o a fare sacrifici.
E quel Zarcone era un coglione senza coglioni (fa pure rima).


NB: non basta mettere in fila delle parole ad effetto perchè diventino vere.

3
ps
ps
Viandante Residente
Viandante Residente
Non mi sento di giudicare un ragazzo che fa una scelta così brutta come morire, ma mi ha fatto riflettere il suo gesto in questo momento storico delicato considerando che non si parla di sacrifici ma di scelte e considerando ancora la percentuale altissima di questo giorni di persone di tutte le età che preferiscono morire

Ma , scusa la domanda , è proprio necessario mettere la tua suppongo intelligenza al servizio della volgarità per esprimere il tuo parere? Dopotutto questo è un salotto, non una cantina e non è gentile far subire a chi ti legge quasta violenza verbale per esprimere un concetto che perde di valore perchè sporcato da parole inutili e gratuitamente aggressive. Secondo me è uno spreco il tuo, non so ancora se abile o naturale.

4
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
non giudichi il ragazzo che fa quella scelta ma giudichi me?
Alla faccia della coerenza.

Altra perfettina de sta fava.
Vai a fare amicizia con Shushan, e mettimi in ignore list.

5
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
ah, dimenticavo: ho aperto una discussione su gente che si è ammazzata o data fuoco per problemi economici, magari ti interessa dare il tuo saggio e non volgare contributo.

6
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
ps ha scritto:" La libertà di pensiero è anche la libertà di morire" Norman Zarcone

Norman Zarcone si è ucciso a 27 anni buttandosi dal balcone della sua università a Palermo perchè sentiva di non avere un futuro, vedendo troppe ingiustizie, e ha preferito scegliere la morte piuttosto che la vita
Mi chiedo allora se la vita vale comunque la pena viverla anche se non si ottieme almeno la speranza di avere quello che si vuole o il segreto sta nel rendersi flessibili o se la morte può essere comunque una scelta di vita.
In tempi di suicidi per i soldi mi pare che la questione sia importante da capire o forse siamo solo diventati meno forti davanti alle avversità, prigionieri dell'avere piuttosto che dell'essere.
O forse ci manca la spiritualità che ci sostenga nelle difficoltà?

è molto triste che si muoia a 27 anni, questo è certo.

Ma un ventisettenne che si suicida perché sente di non aver futuro... beh, diciamo che non è proprio normale....
come una mela che si dissecca e cade prima di maturare...

Senza voler usare le parolacce di Zadig, sempre troppo colorito e pepato, direi che a ventisette anni bisognerebbe andarselo a costruire un futuro, non sperare di trovarlo dentro il biberon!

7
ps
ps
Viandante Residente
Viandante Residente
"Gentile " Zadig, io non ho giudicato Lei ( preferisco il Lei a questo punto) ma solo espresso il mio parere sul suo linguaggio che , secondo me, nuova in questo posto, guasta anche il suo parere che mi sembrava pertinente; porta un nome che è legato ad un romanzo che ho amato molto, come il suo autore, e l'intelocuzione mi sarebbe piaciuta anche se per la verità il giovanetto di cui porta il nome non è in linea con l'uomo che parla qui, ma credo, a questo punto, non sia possibile il dialogo tra noi e ripeto, per me è uno spreco, tutto qui
Perfetta non sono, anzi so essere anche io una camionista ( senza offesa oper i camionisti) ma lo contestualizzo e non lo offro senza una ragione , ci tengo solo all'educazione .
Stia tranquilo, non ci sarà l'opportunità di tediarla con il mio pessimo carattere, ma non perchè la escluda solo per incompatibilità evidente direi e immediata,e sono sicurissima che la cosa non le interessi o turbi più di tanto, quindi amen.



Ultima modifica di ps il Sab 14 Apr 2012 - 7:49 - modificato 1 volta.

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ps
ps
Viandante Residente
Viandante Residente
Sig Musto, Norman aveva due lauree, stava tentando, con qualche successo di diventare giornalista e lavorava come bagnino per guadagnare qualcosa. Cercava di entrare all'Università perchè dotate di grande intelligenza ed era predisposto per la carriera di docenza, ma i meccanismo perversi dell'Università ( e io ne so qualcosa) hanno minato una sensibilità evidente, non era una mela caduta prima di maturare, ma solo una mela uccisa da un verme.

La scelta di morire, come quella di Monicelli per esempio, forse non è sempre dettata da una fragilità emotiva, ma talvolta da consapevolezza disperata, secondo me.
E qui si potrebbe parlare anche di eutanasia....

9
Cielo
Cielo
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
ps ha scritto:" La libertà di pensiero è anche la libertà di morire" Norman Zarcone

Norman Zarcone si è ucciso a 27 anni buttandosi dal balcone della sua università a Palermo perchè sentiva di non avere un futuro, vedendo troppe ingiustizie, e ha preferito scegliere la morte piuttosto che la vita
Mi chiedo allora se la vita vale comunque la pena viverla anche se non si ottieme almeno la speranza di avere quello che si vuole o il segreto sta nel rendersi flessibili o se la morte può essere comunque una scelta di vita.
In tempi di suicidi per i soldi mi pare che la questione sia importante da capire o forse siamo solo diventati meno forti davanti alle avversità, prigionieri dell'avere piuttosto che dell'essere.
O forse ci manca la spiritualità che ci sostenga nelle difficoltà?

Togliersi la vita di fronte a difficoltà di ordinaria amministrazione secondo me è una scelta che può essere fatta solo da qualcuno con problemi di altro genere oltre quelli di gestione della propria vita pratica.
Non so dire se valga sempre e comunque la pena di vivere.... però dire che la morte possa considerarsi una scelta di vita ...mi pare assurdo!!!!

10
ps
ps
Viandante Residente
Viandante Residente
Per scelta di vita ovviamente si intende di scelta di cosa farsene della propria vita, che valore se ne dà, che orientamento si dà all'esistenza, a cosa si dà priorità rispetto a quello che si è.
Io non credo più che scegliere di morire sia una scelta dettata da patologie mentali o dell'anima, ma credo che sia diventando , nel corso di questa epoca, un' alternativa e la cosa mi preoccupa per il fatto che ci si perde in se stessi senza pensare a quello che si lascia in termini soprattutto affettivi.
Mi pare che l'amore, che credevo fosse panacea di tanti mali, stia diventando solo una parola inutile e vuota.

11
Cielo
Cielo
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Io credo che scegliere di morire sia un'alternativa solo per chi ha il male di vivere , ed il fatto che si senta parlare molto di suicidio è la dimostrazione che oggi vi sono molte persone che soffrono di questo male che ti priva della lucidità e della forza necessarie per affronatre le difficoltà.

12
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
ps ha scritto:"Gentile " Zadig, io non ho giudicato Lei ( preferisco il Lei a questo punto) ma solo espresso il mio parere sul suo linguaggio che , secondo me, nuova in questo posto, guasta anche il suo parere che mi sembrava pertinente; porta un nome che è legato ad un romanzo che ho amato molto, come il suo autore, e l'intelocuzione mi sarebbe piaciuta anche se per la verità il giovanetto di cui porta il nome non è in linea con l'uomo che parla qui, ma credo, a questo punto, non sia possibile il dialogo tra noi e ripeto, per me è uno spreco, tutto qui
Perfetta non sono, anzi so essere anche io una camionista ( senza offesa oper i camionisti) ma lo contestualizzo e non lo offro senza una ragione , ci tengo solo all'educazione .
Stia tranquilo, non ci sarà l'opportunità di tediarla con il mio pessimo carattere, ma non perchè la escluda solo per incompatibilità evidente direi e immediata,e sono sicurissima che la cosa non le interessi o turbi più di tanto, quindi amen.
me ne fotto delle tue opinioni che riguardano il mio modo di relazionarmi e, soprattutto, dei tuoi non richiesti consigli.
Chiaro?

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Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Cielo ha scritto:
ps ha scritto:" La libertà di pensiero è anche la libertà di morire" Norman Zarcone

Norman Zarcone si è ucciso a 27 anni buttandosi dal balcone della sua università a Palermo perchè sentiva di non avere un futuro, vedendo troppe ingiustizie, e ha preferito scegliere la morte piuttosto che la vita
Mi chiedo allora se la vita vale comunque la pena viverla anche se non si ottieme almeno la speranza di avere quello che si vuole o il segreto sta nel rendersi flessibili o se la morte può essere comunque una scelta di vita.
In tempi di suicidi per i soldi mi pare che la questione sia importante da capire o forse siamo solo diventati meno forti davanti alle avversità, prigionieri dell'avere piuttosto che dell'essere.
O forse ci manca la spiritualità che ci sostenga nelle difficoltà?

Togliersi la vita di fronte a difficoltà di ordinaria amministrazione secondo me è una scelta che può essere fatta solo da qualcuno con problemi di altro genere oltre quelli di gestione della propria vita pratica.
Non so dire se valga sempre e comunque la pena di vivere.... però dire che la morte possa considerarsi una scelta di vita ...mi pare assurdo!!!!
esatto, concordo con te e con zio Lucio: sono queste le cose che PS non riesce a capire poichè troppo affascinata dal modo di commettere quell'errore di suicidarsi. A 27 anni. Che idiota.
PS si fa infinocchiare da belle parole che, però, se ci si riflette sopra non riescono a nascondere l'assurdità di quel modo di pensare da bambino viziato.
In questa vita nulla è dovuto, proprio nulla, e quel tipo rimane un idiota pure se morto.

14
Ostap Bender
Ostap Bender
Moderatore
Moderatore
Zadig ha scritto:
ps ha scritto:"Gentile " Zadig, io non ho giudicato Lei ( preferisco il Lei a questo punto) ma solo espresso il mio parere sul suo linguaggio che , secondo me, nuova in questo posto, guasta anche il suo parere che mi sembrava pertinente; porta un nome che è legato ad un romanzo che ho amato molto, come il suo autore, e l'intelocuzione mi sarebbe piaciuta anche se per la verità il giovanetto di cui porta il nome non è in linea con l'uomo che parla qui, ma credo, a questo punto, non sia possibile il dialogo tra noi e ripeto, per me è uno spreco, tutto qui
Perfetta non sono, anzi so essere anche io una camionista ( senza offesa oper i camionisti) ma lo contestualizzo e non lo offro senza una ragione , ci tengo solo all'educazione .
Stia tranquilo, non ci sarà l'opportunità di tediarla con il mio pessimo carattere, ma non perchè la escluda solo per incompatibilità evidente direi e immediata,e sono sicurissima che la cosa non le interessi o turbi più di tanto, quindi amen.
me ne fotto delle tue opinioni che riguardano il mio modo di relazionarmi e, soprattutto, dei tuoi non richiesti consigli.
Chiaro?

Zadig, datti una calmata. Dopo tutto, sei pur sempre nella sezione Spiritualità.

15
freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
CLASSIFICA SUICIDI AGGIORNATA:
DISOCCUPATI circa 50 (stima per difetto)
PENSIONATI: almeno 20
PICCOLI IMPRENDITORI: 30
POLITICI e BANCHIERI: 0,0

Non è la prima volta che di fronte a un suicidio o una morte sfiorata per contestazione abbondano epiteti sprezzanti, superficiali e del tutto gratuiti, sembra che non conosciate nulla della natura umana a parte le contraddizioni di cui siete fieri portatori.
Il fatto che la depressione non vi ha mai sfiorato, il fatto che vi sentiate appagati perchè siete restati tra i pochi con lavoro e/o pensione, non dovrebbe darvi il diritto di esprimere pubblicamente la vostra limitatezza.
Secondo il vostro alto pensare, i banchieri e i politici sono gli unici a non essere coglioni (e non fa rima, ma a me fa rimettere leggere ste cose) di fronte a un momento disperato.

Tenetele per voi queste opinioni (? luoghi comuni del peggior beceraggio), non è che scriverle sia un obbligo per la salute, anzi, per il contrappasso vi tirate addosso guai. E voi: tiè!
Pure superstiziosi siete...

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euvitt
euvitt
Viandante Storico
Viandante Storico
freeweb ha scritto:CLASSIFICA SUICIDI AGGIORNATA:
DISOCCUPATI circa 50 (stima per difetto)
PENSIONATI: almeno 20
PICCOLI IMPRENDITORI: 30
POLITICI e BANCHIERI: 0,0

visto che stiamo nella sezione spiritualità e non in economia espongo la mia lettura karmica su questi dati

i disoccupati pensionati e piccoli imprenditori ridotti alla disperazione sono stati in vite precedenti i politici e i banchieri che hanno ridotto altri esseri alla disperazione
i morti di fame in africa sono i Rockefeller e i Rothschild di ieri....e quelli di oggi moriranno molte vite di seguito senza un cane che gli allunghi un boccone...visto che non hanno concesso alcuna possibilità non gliene saranno concesse
i nostri politici che fanno un po' meno schifo finiranno nel fango delle favellas...i Poggiolini e i De Lorrenzo verranno storpiati in India...
Così è la ruota, chi sta sopra poi va sotto...però ci sono anche esseri che per "amore" cercano di alleggerire i destini karmici più pesanti, che sia possibile è da vedere

...dimenticavo,karmicamente il suicidio è pesantissimo, è molto meglio l'omicidio che è un modo un po' vivace di non amare l'altro...il suicidio comporta non amare neanche te stesso

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euvitt
euvitt
Viandante Storico
Viandante Storico
ps ha scritto:" La libertà di pensiero è anche la libertà di morire" Norman Zarcone

Norman Zarcone si è ucciso a 27 anni buttandosi dal balcone della sua università a Palermo perchè sentiva di non avere un futuro, vedendo troppe ingiustizie, e ha preferito scegliere la morte piuttosto che la vita
Mi chiedo allora se la vita vale comunque la pena viverla anche se non si ottieme almeno la speranza di avere quello che si vuole o il segreto sta nel rendersi flessibili o se la morte può essere comunque una scelta di vita.
In tempi di suicidi per i soldi mi pare che la questione sia importante da capire o forse siamo solo diventati meno forti davanti alle avversità, prigionieri dell'avere piuttosto che dell'essere.
O forse ci manca la spiritualità che ci sostenga nelle difficoltà?

la libertà di pensiero ti concede di far quello che vuoi con te stesso ma è una libertà monca
anche io potrei ammazzarmi ma scelgo di non farlo...la libertà non significa far quello che "puoi" fare...è già più completa quando sei in grado di farlo ma anche di non farlo
Norman non è stato in grado di non ammazzarsi...

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Pazza_di_Acerra
Pazza_di_Acerra
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
La scelta di morire è strettamente personale, e io sono sempre allibita dalla faciloneria e superficialità con cui la si commenta.

19
ps
ps
Viandante Residente
Viandante Residente
Sono d'accordo con il fatto che Norman non poteva non morire e scegliere di farlo, mi aveva fatto pensare la frase del suo addio al padre, quella da cui è tratto lo stralcio che io ho fatto e per uno che ha studiato il pensiero gli ho dato un certo peso, considerato che ci sono filosofi che trattano l'argomento in ogni sua sfaccettatura, e noi siamo fatti di pensieri.
La teoria Karmica è interessante, per chi, come me, crede nel numero definito di anime, sempre le stesse, in cammino tra una vita e l'altra, ma mi spaventa la nostra incapacità, a volte di imparare dai nostri sbagli, in qualunque dannata o benedetta vita.
E in ogni caso a parte le statistiche, c'è una maggiore disperazione ad affrontare la vita di questa generazione specialmente.
Quella precedente ha superato la guerra mondiale e c'ha creduto nel domani, noi no, il domani non lo vediamo proprio.
Manca la speranza, nell'altro anche, nelle persone e nell'aiuto che oramai, per orgoglio, non si chiede più per paura di ricambiare magari con dei compromessi pesanti.

Parlare della scelta di morire , in qualsiasi forma , è un modo come un altro nei forum di evitare di dire banalità tanto per scrivere e apparire in altre sezioni ed è interessante capire e vedere come la morte incide sulla vita, nell'assoluto rispetto delle opinioni altrui.

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Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Saltando (per ora) euvitt che sposta il discorso sul piano speculativo, brevemente, in ordine inverso:

@ stavi andando benissimo, infatti la depressione (finalmente!) viene considerata una malattia, ed una malattia grave, che può portare fino alla morte ed al suicidio. Vuoi forse dire che sta diventando epidemica? diciamolo pure, anche se con le cifre che porti non si può certo parlare di eutanasia, e le categorie che scegli sono ad usum delphini, Ma poi:
""Tenetele per voi queste opinioni (? luoghi comuni del peggior beceraggio), non è che scriverle sia un obbligo per la salute, anzi, per il contrappasso vi tirate addosso guai. E voi: tiè!
Pure superstiziosi siete...
""... davvero una pessima caduta di stile, e non è da te!

@ Zadig Niente da dire, il tuo stile ti caratterizza sempre; quando ci azzecca e quand'è assolutamente superfluo.

@ Cielo Concordo pienamente, per tutti e tre i tuoi interventi.

@ "ps" vedo dal suo profilo che è una donna; la esorto a dismettere il "lei" e ad usare il più usuale "tu". Qui in Valle abbiamo solo una persona che usa il lei, e viene considerata una eccentricità originale. Se ci si mette anche lei, oltre che a crearci l'imbarazzo di doverla assecondare (la cavalleria non ce la siamo scordata), il suo apparrebbe più un pappagallamento dell'eccentricità della "Pazza di Acerra", che una fiera ed aristocratica "presa di distanze". Comunque naturalmente faccia come creda!
Riguardo al contenuto del suo intervento, le significo che il "avere due lauree", può essere considerato un aggravante piuttosto che un giustificativo di un gesto così grave come il suicidio.
Nella nostra mentalità "ordinaria" occidentale, il bene della vita è considerato come supremo e prioritario, e quindi il suicidarsi è atto di massimo autolesionismo. Un individuo con due laureee (e perciò già un privilegiato, quanti giovani intelligenti non hanno la possibilità di prenderne nemmeno una!) se fosse "allineato" alla mentalità corrente dovrebbe essere più "ferrato" di chiunque altro, e nel pieno delle forze fisiche, ed avvantaggiato dalla sua oggettiva preparazione culturale, ci si aspetterebbe di ritrovarselo nelle prime file di chi si adopera per cambiare il mondo... in un modo o nell'altro.
Invece, oggettivamente, secondo le sue stesse parole è semplicemente un rinunciatario, uno che "sente di non avere futuro!" e perciò si ammazza!... Io credo che col suo skill stonerebbe parecchio nella pur strumentale classifica gentilmente fornitaci dall'amico freeweb!
Mi spiace, signora, posso condividere con lei la pietà e l'emozione per la morte di un giovane ventisettenne bilaureato e probabilmente sano nel fisico, ma non la sua ragionevolezza!!
Certamente, è il mio punto di vista, in quel giovane c'era qualcosa che non andava. Squilibri psicologici o psichiatrici?... depressione patologica?... altro che non ho competenza o sfrontatezza per dire?... non saprei, signora, e me ne dispiace, ma logica e conseguenzialità assolutamente no!

saluti a tutti

21
freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
euvitt ha scritto:
freeweb ha scritto:CLASSIFICA SUICIDI AGGIORNATA:
DISOCCUPATI circa 50 (stima per difetto)
PENSIONATI: almeno 20
PICCOLI IMPRENDITORI: 30
POLITICI e BANCHIERI: 0,0

visto che stiamo nella sezione spiritualità e non in economia espongo la mia lettura karmica su questi dati

i disoccupati pensionati e piccoli imprenditori ridotti alla disperazione sono stati in vite precedenti i politici e i banchieri che hanno ridotto altri esseri alla disperazione
i morti di fame in africa sono i Rockefeller e i Rothschild di ieri....e quelli di oggi moriranno molte vite di seguito senza un cane che gli allunghi un boccone...visto che non hanno concesso alcuna possibilità non gliene saranno concesse
i nostri politici che fanno un po' meno schifo finiranno nel fango delle favellas...i Poggiolini e i De Lorrenzo verranno storpiati in India...
Così è la ruota, chi sta sopra poi va sotto...però ci sono anche esseri che per "amore" cercano di alleggerire i destini karmici più pesanti, che sia possibile è da vedere

...dimenticavo,karmicamente il suicidio è pesantissimo, è molto meglio l'omicidio che è un modo un po' vivace di non amare l'altro...il suicidio comporta non amare neanche te stesso
Karmicamente o no, il suicidio resta un gesto frutto della disperazione. Essendo aumentati (qui in Italia) in numero così impressionante, mi pare LOGICO interrogarsi sulle cause, in modo da sconfiggere il loro peso sulle generazioni future.
Le regole karmike, euvitt, non sono una lista di cose da fare e non fare, nessuno le conosce in realtà, si possono solo immaginare linee generali, e anche se spiritualmente mi trovo più vicino a queste "posizioni" di antica tradizione induista, nondimeno penso che può essere come dici, ma anche no, tu non lo sai con certezza, io neppure.
I suicidi restano una realtà preoccupante, dovrebbero almeno farci riflettere su come questa società del benessere alla fine abbia disumanizzato le nostre esistenze, fino a farcele credere inutili.
Resta il dolore immenso di chi amava il suicida, e solo da questo amore si potrà trascendere dalla fase "è solo un coglione" a quella "quale grande sofferenza doveva sopportare, fino a non farcela più" vedendo nel suicida QUASI una vittima, e non di sè stesso.
Ma questo amore, che ci darebbe le chiavi di una comprensione maggiore, è riservato alla gente vicina al suicida, o è un sentimento attraverso il quale si può migliorare la vita interrelazionale, a tutti i livelli, e alla portata di tutti?
Io sono, inguaribile socratico, per la seconda ipotesi; basta scendere un attimo dal nostro io e cercare di immaginare l'altrui sofferenza, per vedere le cose in altro modo.

p.s. per ps... non credo che siano sempre lo stesso numero di anime, visto l'aumento demografico...

22
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
PS - chiedo scusa alla Signora Pazza ed alla Signora "ps" di aver tralasciato i loro due ultimi interventi, ma ero occupato nella mia logorroica lentezza e non li avevo visti.

@ Pazza - naturalmente concordo

@ "ps" - non a caso ho parlato di mentalità ordinaria occidentale, è ovvio che spiritualità diverse e diverse filosofie possono generare culture diverse, dove magari il suicidio è un modo di "fare carriera" nel continuum... ma staremmo parlando d'altro!

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freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Lucio Musto ha scritto:Saltando (per ora) euvitt che sposta il discorso sul piano speculativo, brevemente, in ordine inverso:

@ stavi andando benissimo, infatti la depressione (finalmente!) viene considerata una malattia, ed una malattia grave, che può portare fino alla morte ed al suicidio. Vuoi forse dire che sta diventando epidemica? diciamolo pure, anche se con le cifre che porti non si può certo parlare di eutanasia, e le categorie che scegli sono ad usum delphini, Ma poi:
""Tenetele per voi queste opinioni (? luoghi comuni del peggior beceraggio), non è che scriverle sia un obbligo per la salute, anzi, per il contrappasso vi tirate addosso guai. E voi: tiè!
Pure superstiziosi siete...
""... davvero una pessima caduta di stile, e non è da te!
Nessuno è perfetto Lucio, ma accendere la luce davanti allo specchio, a volte fa male.
Ribadisco: chi pensa che un suicida sia un coglione e basta, forse manca di qualche tassello di comprensione dell'umana natura.
Non è che tutti sono come noi pensiamo che sia giusto essere, e questa diversità andrebbe rispettata e non disprezzata, almeno non pubblicamente, in modo da non alimentare il pregiudizio superficiale.
Mi scuso se ti sei sentito offeso o toccato, ma preferisco una sincera caduta di stile ad una forbita e mascherata parata di luoghi comuni, lanciata così, senza riflettere nemmeno un secondo.

E ora due domande, una per te e una per euvitt:

Lucio, secondo te, dove si trova ora Giuda Iscariota?

Euvitt, secondo te, i bonzi che si son dati fuoco, erano incoscienti delle leggi karmike?

24
euvitt
euvitt
Viandante Storico
Viandante Storico
Pazza_di_Acerra ha scritto:La scelta di morire è strettamente personale,
mica sempre...due anni fa una mia amica ha trovato il compagno impiccato nel guardaroba e si è fatta due anni tra rhum e pasticche....

25
euvitt
euvitt
Viandante Storico
Viandante Storico
freeweb ha scritto:

Euvitt, secondo te, i bonzi che si son dati fuoco, erano incoscienti delle leggi karmike?

posso dirti una cosa....il suicidio come voglia di non vivere è un errore....noi nasciamo per fare esperienze non per negarcele
tuttavia le leggi karmiche non sono uguali per tutti ma dipendono dalla consapevolezza e dalla coscienza individuali
per esempio il samurai che fa harakiri per il proprio onore non va incontro al karma di merda che otterrei io suicidandomi...
tuttavia il buon samurai, perdonato e scusato dalla sua cultura e dalle circostanze particolari ed ambientali....vivrà un'altra vita e incontrerà le stesse situazioni che l'hanno costretto al suicidio in quel Giappone
....ma stavolta non sarà in Giappone ma in Italia (per esempio)...e qui devi dare una risposta diversa dal suicidio

....per quanto riguarda i bonsi se la tua intenzione è quella di lottare per la libertà sei mosso dall'amore...è un altro discorso

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