Fra 44 giorni celebreremo il Natale, la natività di Gesù, connessa al “mistero dell’incarnazione di Dio”: “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi”, scrisse l’evangelista Giovanni (1, 14).
Sulla Natività voglio scrivere alcuni post riguardanti la parte letteraria, seguiti da altri con le immagini.
Nell’ambito artistico le componenti fondamentali della natività sono tre: Maria, Gesù e Giuseppe. Essi formano la cosiddetta “sacra famiglia”, alla quale si aggiungono gli angeli, i pastori, i Magi, ed altri partecipanti immaginati dalla religiosità popolare.
Le fonti inerenti la nascita di Gesù a Betlemme sono soltanto in due dei quattro vangeli canonici del Nuovo Testamento: nei primi due capitoli di Matteo e di Luca, ma le notizie sono poche.
Gli studiosi sono discordi sulla data di elaborazione del testo lucano: oscilla tra gli anni 50 e 90.
Il vangelo di Matteo, invece, potrebbe essere stato scritto dal decennio 60 – 70 alla fine del I secolo.
I testi attribuiti a questi due evangelisti riguardanti la natività realizzano, secondo l'interpretazione cristiana, due profezie dell'Antico Testamento: la nascita di Gesù a Betlemme (Michea 5, 1) e la nascita di Gesù da una vergine (Isaia 7, 14).
Secondo i cristiani Michea, che visse nell’VIII sec. a.C. (ed era contemporaneo dei profeti Isaia ed Osea), profetizzò la nascita del Signore a Betlemme: "E tu, Betlemme di Efrata, così piccola per essere tra i capoluoghi di Giuda, da te uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele" (Mi. 5,1); quando, aggiunge Michea, "Colei che deve partorire partorirà" (Mi,5,2).
Anche nel libro del profeta Isaia ci sono pericopi che furono interpretate con ardita immaginazione dai cristiani dei primi secoli come riferimenti a Gesù di Nazaret. Per esempio quando Isaia promise ad Acaz (re della Giudea dal 732 a.C. circa al 716 a.C. circa) un segno che il suo oracolo era veritiero. “Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele” (7, 14) Questo versetto viene citato nel Vangelo di Matteo in prospettiva messianica, a supporto della nascita di Gesù Cristo da una vergine: “Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: ‘Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati’.
Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
‘Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele’, che significa ‘Dio con noi’. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù”. (1, 18 - 25)
Nei vangeli di Luca e Matteo si racconta che la nascita di Gesù avvenne al tempo di re Erode Ascalonita; i due evangelisti riferiscono il nome dei genitori di Gesù (Maria e Giuseppe), ed attribuiscono il concepimento verginale di Maria allo Spirito Santo.
Sulla Natività voglio scrivere alcuni post riguardanti la parte letteraria, seguiti da altri con le immagini.
Nell’ambito artistico le componenti fondamentali della natività sono tre: Maria, Gesù e Giuseppe. Essi formano la cosiddetta “sacra famiglia”, alla quale si aggiungono gli angeli, i pastori, i Magi, ed altri partecipanti immaginati dalla religiosità popolare.
Le fonti inerenti la nascita di Gesù a Betlemme sono soltanto in due dei quattro vangeli canonici del Nuovo Testamento: nei primi due capitoli di Matteo e di Luca, ma le notizie sono poche.
Gli studiosi sono discordi sulla data di elaborazione del testo lucano: oscilla tra gli anni 50 e 90.
Il vangelo di Matteo, invece, potrebbe essere stato scritto dal decennio 60 – 70 alla fine del I secolo.
I testi attribuiti a questi due evangelisti riguardanti la natività realizzano, secondo l'interpretazione cristiana, due profezie dell'Antico Testamento: la nascita di Gesù a Betlemme (Michea 5, 1) e la nascita di Gesù da una vergine (Isaia 7, 14).
Secondo i cristiani Michea, che visse nell’VIII sec. a.C. (ed era contemporaneo dei profeti Isaia ed Osea), profetizzò la nascita del Signore a Betlemme: "E tu, Betlemme di Efrata, così piccola per essere tra i capoluoghi di Giuda, da te uscirà colui che deve essere il dominatore in Israele" (Mi. 5,1); quando, aggiunge Michea, "Colei che deve partorire partorirà" (Mi,5,2).
Anche nel libro del profeta Isaia ci sono pericopi che furono interpretate con ardita immaginazione dai cristiani dei primi secoli come riferimenti a Gesù di Nazaret. Per esempio quando Isaia promise ad Acaz (re della Giudea dal 732 a.C. circa al 716 a.C. circa) un segno che il suo oracolo era veritiero. “Pertanto il Signore stesso vi darà un segno. Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele” (7, 14) Questo versetto viene citato nel Vangelo di Matteo in prospettiva messianica, a supporto della nascita di Gesù Cristo da una vergine: “Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: ‘Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati’.
Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta:
‘Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele’, che significa ‘Dio con noi’. Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l'angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù”. (1, 18 - 25)
Nei vangeli di Luca e Matteo si racconta che la nascita di Gesù avvenne al tempo di re Erode Ascalonita; i due evangelisti riferiscono il nome dei genitori di Gesù (Maria e Giuseppe), ed attribuiscono il concepimento verginale di Maria allo Spirito Santo.