Un’altra storia
C’è poi la storia di quel contabile stufo di fare conti che fece il patto col Diavolo.
Un patto semplice, ma in piena regola, intendiamoci!, scritta sul foglio di pergamena e firmato col sangue uscito da una puntura al medio sinistro, come vuole la prassi.
Ho detto un patto semplice, ed è così perchè il contabile era uomo pratico e di gusti modesti, senza grilli per la testa.
Alla sua morte avrebbe consegnato la sua anima all’inferno, ma per ogni singolo santissimo giorno della sua vita, ancora trentacinque anni tondi tondi, concordarono, avrebbe potuto usufruire di due grossi Hot Dog con salsiccia, senape, Ketchup ed insalata fresca ed abbondante, due fette di torta alle fragole e birra a volontà... Birra di primissima qualità e bionda, rossa o scura a piacere, ci tenne che venisse specificato nel contratto.
E naturalmente una donna disponibile e piacente con cui farci all’amore... una nuova ogni sera, ovvio!
Il contabile, come si vede, era persona accorta e precisa, poco propenso ad affidarsi ai capricci del caso... ed alle furbizie della gente.
Inoltre lui, perfettamente ateo, all’esistenza del Diavolo non ci credeva per niente; ed in cuor suo decise che aveva fatto un buon affare.
Cosicchè, sbirciando la pergamena di sbieco come per controllare che lo scritto fosse asciutto, o per coprire un un sorrisetto sornione:
<< ed alla fine, cosa accadrà? - chiese – sarò consumato in un tripudio di fuoco e fiamme?..>>
<< No certo! – rispose il Diavolo tracciando la sua di firma sulla pergamena, una specie di lungo otto coricato – quella del fuoco e delle fiamme è solo pubblicità per attirare i clienti; noi siamo più raffinati. Il tuo Inferno sarà semplicemente ilproseguimento del tuo desiderato piccolo Paradiso gratuito. Continuerai ad avere Hot Dog, birra, torta e donne ogni giorno, sempre uguale e senza poter recedere, per tutta l’eternità... in un numero infinito...>>
La lunga unghia sporca del dito adunco continua a ripassare lentamente sulla firma...
Il contabile stufo di fare conti ricorda il professore di matematica, il suo ammonimento, ed il lungo otto coricato, il simbolo di infinito tracciato sulla lavagna:
<< Andateci piano, ragazzi, con l’eternità e l’infinito!... sono brutti diavoli insidiosi!...>>.
E l’uomo si sentí imbrogliato. Il suo inferno, cominciava quel giorno stesso.
Lucio Musto 28 aprile 2010
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C’è poi la storia di quel contabile stufo di fare conti che fece il patto col Diavolo.
Un patto semplice, ma in piena regola, intendiamoci!, scritta sul foglio di pergamena e firmato col sangue uscito da una puntura al medio sinistro, come vuole la prassi.
Ho detto un patto semplice, ed è così perchè il contabile era uomo pratico e di gusti modesti, senza grilli per la testa.
Alla sua morte avrebbe consegnato la sua anima all’inferno, ma per ogni singolo santissimo giorno della sua vita, ancora trentacinque anni tondi tondi, concordarono, avrebbe potuto usufruire di due grossi Hot Dog con salsiccia, senape, Ketchup ed insalata fresca ed abbondante, due fette di torta alle fragole e birra a volontà... Birra di primissima qualità e bionda, rossa o scura a piacere, ci tenne che venisse specificato nel contratto.
E naturalmente una donna disponibile e piacente con cui farci all’amore... una nuova ogni sera, ovvio!
Il contabile, come si vede, era persona accorta e precisa, poco propenso ad affidarsi ai capricci del caso... ed alle furbizie della gente.
Inoltre lui, perfettamente ateo, all’esistenza del Diavolo non ci credeva per niente; ed in cuor suo decise che aveva fatto un buon affare.
Cosicchè, sbirciando la pergamena di sbieco come per controllare che lo scritto fosse asciutto, o per coprire un un sorrisetto sornione:
<< ed alla fine, cosa accadrà? - chiese – sarò consumato in un tripudio di fuoco e fiamme?..>>
<< No certo! – rispose il Diavolo tracciando la sua di firma sulla pergamena, una specie di lungo otto coricato – quella del fuoco e delle fiamme è solo pubblicità per attirare i clienti; noi siamo più raffinati. Il tuo Inferno sarà semplicemente ilproseguimento del tuo desiderato piccolo Paradiso gratuito. Continuerai ad avere Hot Dog, birra, torta e donne ogni giorno, sempre uguale e senza poter recedere, per tutta l’eternità... in un numero infinito...>>
La lunga unghia sporca del dito adunco continua a ripassare lentamente sulla firma...
Il contabile stufo di fare conti ricorda il professore di matematica, il suo ammonimento, ed il lungo otto coricato, il simbolo di infinito tracciato sulla lavagna:
<< Andateci piano, ragazzi, con l’eternità e l’infinito!... sono brutti diavoli insidiosi!...>>.
E l’uomo si sentí imbrogliato. Il suo inferno, cominciava quel giorno stesso.
Lucio Musto 28 aprile 2010
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