Secondo Gershom Scholem, tutti i sistemi cabalistici si originano in una distinzione che risulta fondamentale relativa al problema del Divino.
In senso astratto possiamo pensare a Dio sia come a Dio stesso con un riferimento unico alla sua vera natura, sia come Dio in relazione alla sua Creazione.
Però ciò nonostante non è possibile acquisire una conoscenza religiosa di Dio, nemmeno del tipo più alto, se non attraverso la contemplazione della relazione fra Dio e la sua creazione.
Di questo concordano tutti i cabalisti.
Dio in Sè stesso, come essenza assoluta riesce a trascendere ogni comprensione di tipo speculativo, e anche estatico.
Potremmo definire la posizione della Cabala verso Dio come quella di agnosticismo mistico, che vien formulato in un modo che sia più o meno estremo, e molto vicino al punto di vista del neoplatonismo.
Ein-Sof (l'Infinito) è una espressione che non possiamo far risalire ad un termine filosofico che sia arabo o latino, questo termine viene utilizzato per esprimere l'aspetto inconoscibile di Dio.
Ein-Sof è la perfezione assoluta, dove non ci sono distinzioni, nessuna differenziazione, e per aluni nemmeno volizione. Non si rivela in nessun modo che renda possibile la conoscenza della sua natura, e non risulta accessibile nemmeno al pensiero che sia più interiore del contemplativo(hirhur ha-lev).
Soltanto attraverso la natura finita di tutto ciò che è esistente, e tramite l'esistenza attuale della creazione stessa si può dedurre l'esistenza di Ein-Sof, come la prima causa infinita.
In senso astratto possiamo pensare a Dio sia come a Dio stesso con un riferimento unico alla sua vera natura, sia come Dio in relazione alla sua Creazione.
Però ciò nonostante non è possibile acquisire una conoscenza religiosa di Dio, nemmeno del tipo più alto, se non attraverso la contemplazione della relazione fra Dio e la sua creazione.
Di questo concordano tutti i cabalisti.
Dio in Sè stesso, come essenza assoluta riesce a trascendere ogni comprensione di tipo speculativo, e anche estatico.
Potremmo definire la posizione della Cabala verso Dio come quella di agnosticismo mistico, che vien formulato in un modo che sia più o meno estremo, e molto vicino al punto di vista del neoplatonismo.
Ein-Sof (l'Infinito) è una espressione che non possiamo far risalire ad un termine filosofico che sia arabo o latino, questo termine viene utilizzato per esprimere l'aspetto inconoscibile di Dio.
Ein-Sof è la perfezione assoluta, dove non ci sono distinzioni, nessuna differenziazione, e per aluni nemmeno volizione. Non si rivela in nessun modo che renda possibile la conoscenza della sua natura, e non risulta accessibile nemmeno al pensiero che sia più interiore del contemplativo(hirhur ha-lev).
Soltanto attraverso la natura finita di tutto ciò che è esistente, e tramite l'esistenza attuale della creazione stessa si può dedurre l'esistenza di Ein-Sof, come la prima causa infinita.