RobyM ha scritto:
In che senso "sbrocchi"?
Io trovo le persone riservate sempre estremamente affascinanti.
Mi piace lasciare a loro il tempo per potersi aprire e fidare. Non mi allarmo ne' rattristo, mi e' capitato di fraintendere (ma questo per cronica mancanza di autostima credo).
"La realtà dell'altro non è in ciò che egli ti rivela,
ma in ciò che non può rivelarti.
Perciò, se vuoi capire l'altro,
non ascoltare ciò che egli ti dice,
ma piuttosto a ciò che egli non dice"
Sbrocco nel senso che sono le persone con cui mi trovo a usare piu' energie mentali, e a volte la cosa, nonostante non mi pesi, mi tira un po' giu'.
Il problema e' che con me in genere anche le persone piu' riservate si son sempre fidate quel tanto di piu' che basta a farmi stare tranquillo... E quindi, negli anni, mi sono abituato bene, non calcolando che piu' si va avanti piu' le "difese" delle persone che ti circondano sono alzate, per una semplice questione di crescita interiore, sacrosanta a volte.
Cosi' mi trovo davanti a degli eccessi davvero scoraggianti a volte, di cui capisco molto bene i silenzi, ma...
Ecco vi siete mai trovati nella condizione di capire un silenzio, ma non poter esporre quello che capite? E' un po' la mia condanna, spesso, anche perche' raramente mi permetto di avere una totale certezza delle mie percezioni se prima non ho un riscontro con il diretto interessato (nonostante i riscontri siano SEMPRE stati positivi NdG).
Quando l'altro va in modalita' "non toccare questo confine", mi e' difficile mettere il limite nel taschino, serenamente, fino a quando non e' pronto. All'atto pratico si, ma sottopelle so che e' una mancanza di fiducia, e questa cosa mi logora un po'.
Perche' non si fida di me? Ha a che fare con me o con le sue esperienze?
Perche' mi ritiene cosi' basso da allinearmi a tali esperienze?
Come dimostrare che non sia cosi'?
Mi terra' sempre a questa distanza di sicurezza? Gli dara' fastidio il mio modo di evincere e trattare le cose?
Bla Bla Bla?
Dopo un po', se non e' un periodo particolarmente stabile, do di matto, me ne accorgo, ridimensiono, e rincomincia la danza.
Ecco questo si, a volte e' stancante, e' stancante non tanto la cosa in se, quanto l'accumulo.
Ci son volte che di per te sei cosi' in ginocchio che, anche se eroicamente fai il sostegno lo stesso, semplicemente non ne hai le forze.