BIGbossSTIGAZZI ha scritto:continuando con la lista dei farlocchi millantatori quanti ne ho conosciuti,
- un ex picchiatore fascista che poi è diventato fervente cattolico,
- un fascista che si è giocato tutto ai cavalli ma era proprio convinto buddista,
- ciellini piangenti per non saper spiegare, messi alle strette, in cosa credevano,
- testimoni de geova che con le loro due riviste la torre di guardia e svegliatevi! sono in diversi milioni nel mondo ma hanno un paradiso da meno di 200000 posti-anima (meno di uno stadio!)....
mah...
sugli atti di fede non parlerei di millantatori, perché sarebbe non attinente;
oltretutto, anche il "fascismo", in moltissime sue declinazioni, ha molti profili di tipo esistenziale-religioso, meta-politico,
per restare in topic, altrimenti finiamo a parlare delle qualità di tisane e infusi, credo che millantare sia da sempre una leva per acquisire amore, potere e considerazione altrui;
le persone, soprattutto quelle insicure, vogliono sentirsi speciali per sperare in un maggior amore da parte degli altri; perciò elaborano delle fantasie su presunte qualità di cui abbiano avuto eventualmente nozione o idea, come quella di avere capacità guaritive o stregonesche, ecc...
ovviamente questa propensione si innesta sulla personalità di ognuno, con risultati diversi, dal bizzarro propalatore di teorie esoteriche più o meno innocue, al preteso pranoterapeuta gratuito, al vero e proprio truffatore del ramo magia&occulto, per non parlare di peggio...
ciò che contraddistingue questa condizione è un necessario passaggio logico dell'inconfutabilità di determinati assunti che costituiscono la fonte di legittimazione dell'
iniziato;
ovvio che anche nella religione ciò è essenzale, ma in questo caso la nozione del postulato di fede è esplicita, e pertanto relativamente neutra in un contraddittorio di un discreto livello;
i paradossi più imbarazzanti si generano quando i postulati di fede vogliono essere ricondotti ad articoli di "buon senso", che è una prassi tipica della versione sud-europea cattolica del Cristianesimo, non ripulito in profondità dal rigore teologico della Riforma.