"un inutile annacquamento del significato delle parole che usi, per cui se una persona 'crede' in un qualsiasi cosa x allora ha una religione - giochetto che miriadi di credenti hanno tentato di propinare fin dalle elementari".
E' esattamente il senso con il quale uso le parole. Se tu lo reputi un annacquamento è un problema tuo.
Parto dai fatti, come sempre.
Nella specie umana il meccanismo mentale del "credere" è sempre lo stesso.
Indipendentemente che si creda al dio ebraico-cristiano-musulmano, oppure al socialismo, o al fascismo, o al progressismo, al modernismo...o a quello che vuoi tu.
Ogni singola azione o decisione è figlia del "modello di visione di vita" che la mente applica per cercare di decodificare presente, passato e - soprattutto - il futuro. Cioè l'ignoto.
E ogni singola azione o decisione nasce proprio dal fatto di credere "a quel modello di visione di vita".
(a meno che tu, nelle scelte che riguardano la tua vita, non usi i dadi per decidere...ogni singolo istante).
Anche l'uso del pragmatismo e dell'empirismo è figlio di un preciso "modello di visione di vita"...eccome se lo è.
Mi spiace per te...ma la scienza e l'esperienza sono, di per sè, "neutre". E' l'elaborazione che noi facciamo, in rapporto al nostro "modello di visione di vita" che gli da' una connotazione e le caratterizza.
Esempi:
1 - Ho già spiegato la questione dell'atomo. La scienza non dice che l'energia atomica è "buona o cattiva". La scienza spiega come funziona. Volerla usare o meno è il risultato di una nostra elaborazione rapportata al nostro "modello di visione di vita".
2 - Lo stesso vale per l'esperienza. Il fatto di essere bocciato ad un esame di per sè è un fatto. E' l'elaborazione di questo fatto rapportato al nostro "modello di visione di vita" che lo caratterizza ai nostri occhi.
3 - Berlusconi è stato ripetutamente processato. Di per sè questo fatto è neutro. E' la sua elaborazione rapportata al nostro "modello di visione di vita" che lo caratterizza.
Mia cara purple...tu continui a ripetere: "l'incapacità di concepire l'eventuale diversità dell'altro da sé come qualcosa di possibile e pensabile.".
E un po' mi fai sorridere. Perchè io sto dicendo esattamente la cosa opposta. Ciascuno di noi è diverso...proprio perchè ha potenzialmente un suo "modello di visione di vita" diverso da tutti gli altri, che viene usato per decodificare passato, presente e futuro.
Poi c'è anche chi si limita ad assorbire un "modello di visione di vita" (cioè una "religione") preconfezionato e che qualcun altro gli offre....e magari crede pure di essere originale e alternativo. E il fatto che qui dentro molti ripetono acriticamente tutti le stesse cose la dice lunga sul "modello di visione di vita" diffuso....
E ripeto...definisco "religione" il "modello di visione di vita" che ciascuno applica per decodificapre passato, presente e futuro. E definisco "dio" il TOTEM attorno al quale ruota quel "modello di visione di vita". Non è difficile.