INEVITABILE SCISSIONE FRA DEMOCRATICI E COMUNISTI DEI DIRITTI
1956 (25/09/2014)
Ier sera a “otto e mezzo” costì era
il conosciuto professore Rodotà
pareva la bocca della verità
ha fatto una analisi con gran cura
secondo il suo politico–credo
che io definisco, a mio avviso,
un comunismo tutto quanto teso
a difender i “diritti” con lo scudo.
Io che spesso sto molto attento
alla storia di Giuseppe Mazzini
(che è stato il Curcio dell'ottocento!)
ma parlava di “diritti e doveri”,
se poi passo a progetti marxiani
quali la “dittatura”, ma siam seri
^^^
ch'en dittatura prima dei diritti
vien il dovere di filare dritti.
Fra Renzi, Rodotà e i lor seguaci
c'è l'abisso, lo dicon tante voci,
e i dissidenti del lor partito
pensano al professor pure col dito.
E' d'augurarsi 'na scissione
che stabilisca 'na distinzione
fra demo-pragmatici e schietti
ed i comunisti dei diritti.
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Il sorriso alla vita è scontato
guai se non sorridi ogni momento
rischi di rimanere incastrato
nel giro vorticoso di un lamento