(...)Ma veniamo all’etologia. Da quando Konrad Lorenz smise di martoriare gli animali nelle gabbie e a studiarli nel loro Umwelt (nel loro mondo specifico) l’idea che il comportamento degli animali sia la proiezione – e magari l’esagerazione – di tendenze presenti nel più complesso comportamento umano è un’idea che ha acquisito rinnovato spessore. I materialisti ne traggono la nota conclusione: l’uomo è solo un animale… Gli amanti del simbolo e del mito ricordano invece come già nel mondo antico i dodici caratteri e i dodici destini dell’uomo venissero abbinati ai dodici “animali” dello Zodiaco (..) Ma veniamo all’etologia. Da quando Konrad Lorenz smise di martoriare gli animali nelle gabbie e a studiarli nel loro Umwelt (nel loro mondo specifico) l’idea che il comportamento degli animali sia la proiezione – e magari l’esagerazione – di tendenze presenti nel più complesso comportamento umano è un’idea che ha acquisito rinnovato spessore. I materialisti ne traggono la nota conclusione: l’uomo è solo un animale… Gli amanti del simbolo e del mito ricordano invece come già nel mondo antico i dodici caratteri e i dodici destini dell’uomo venissero abbinati ai dodici “animali” dello Zodiaco (...)
Passaggi tratti da ll’articolo "Bestie, uomini, dei" pubblicato sull’Indipendente
Mi è piaciuto leggere questo articolo e ve lo riporto.
Perchè gli animali hanno costituito un ponte simbolico, nei secoli precedenti alla scienza moderna, e tale tendenza infondo perdura?
Se prima l'attribuzione era di tipo magico, ora invece si fonda sul loro studio scientifico, che rivela al di sotto delle differenze profonde affinità.
Sono queste affinità a consentirlo?
o sono forse le differenze?