Chiassà cosa pensano di questo comunicato i tifosi viola di questo forum......
Della Valle all'attacco
"Chi decise nel 2006?"
Milano, 13 luglio 2011
Duro comunicato della Fiorentina: "È necessario spiegare a tutti perché migliaia di telefonate, utili nel loro insieme a precisare il quadro della situazione, siano state accantonate dagli inquirenti, in particolare dal colonnello Auricchio". Chiesto un tavolo con tutti i presidenti per chiudere la vicenda
Calciopoli, la Fiorentina non ci sta. In un lungo comunicato apparso sul sito ufficiale, la società viola dei fratelli Diego e Andrea Della Valle chiede chiarezza sugli ultimi sviluppi dello scandalo che sconvolse il calcio italiano nell'estate 2006: "È necessario che venga spiegato a tutti perché migliaia di telefonate, utili nel loro insieme a precisare il quadro della situazione, siano state accantonate dagli inquirenti, in particolare dal colonnello Auricchio, titolare dell'indagine", si legge nella nota.
La Fiorentina chiede con determinazione perché venne selezionato il materiale probatorio a disposizione, ignorandone una parte consistente e rinunciando ad altri approfondimenti possibili e opportuni
DURE ACCUSE — "L'Acf Fiorentina - prosegue il comunicato - chiede con determinazione che il colonnello Auricchio, principale responsabile delle lacune e delle distorsioni emerse, spieghi immediatamente perché allora vennero prese certe decisioni e chi era al corrente delle decisioni prese. E in particolare perché venne selezionato il materiale probatorio a disposizione, ignorandone una parte consistente e rinunciando ad altri approfondimenti possibili e opportuni. È fondamentale anche sapere se i Pm Beatrice e Narducci fossero tenuti all'oscuro delle intercettazioni arbitrariamente considerate irrilevanti. E se i responsabili di allora del funzionamento della Federcalcio, il commissario straordinario Guido Rossi e gli organi di giustizia sportiva da lui nominati, fossero informati di una trasmissione solo parziale degli atti messi a loro disposizione".
SFORZO DI TUTTI — Poi la conclusione: "L'Acf Fiorentina propone che, una volta ottenute queste spiegazioni, i presidenti di tutte le società interessate, direttamente o indirettamente, si siedano intorno a un tavolo, si confrontino a viso aperto e chiudano definitivamente questa questione con chiarezza e onestà reciproca e prima dell'inizio della prossima stagione sportiva. Il calcio italiano non può permettersi di ripartire senza aver preso alcuna decisione e senza aver rasserenato l'ambiente".
Della Valle all'attacco
"Chi decise nel 2006?"
Milano, 13 luglio 2011
Duro comunicato della Fiorentina: "È necessario spiegare a tutti perché migliaia di telefonate, utili nel loro insieme a precisare il quadro della situazione, siano state accantonate dagli inquirenti, in particolare dal colonnello Auricchio". Chiesto un tavolo con tutti i presidenti per chiudere la vicenda
Calciopoli, la Fiorentina non ci sta. In un lungo comunicato apparso sul sito ufficiale, la società viola dei fratelli Diego e Andrea Della Valle chiede chiarezza sugli ultimi sviluppi dello scandalo che sconvolse il calcio italiano nell'estate 2006: "È necessario che venga spiegato a tutti perché migliaia di telefonate, utili nel loro insieme a precisare il quadro della situazione, siano state accantonate dagli inquirenti, in particolare dal colonnello Auricchio, titolare dell'indagine", si legge nella nota.
La Fiorentina chiede con determinazione perché venne selezionato il materiale probatorio a disposizione, ignorandone una parte consistente e rinunciando ad altri approfondimenti possibili e opportuni
DURE ACCUSE — "L'Acf Fiorentina - prosegue il comunicato - chiede con determinazione che il colonnello Auricchio, principale responsabile delle lacune e delle distorsioni emerse, spieghi immediatamente perché allora vennero prese certe decisioni e chi era al corrente delle decisioni prese. E in particolare perché venne selezionato il materiale probatorio a disposizione, ignorandone una parte consistente e rinunciando ad altri approfondimenti possibili e opportuni. È fondamentale anche sapere se i Pm Beatrice e Narducci fossero tenuti all'oscuro delle intercettazioni arbitrariamente considerate irrilevanti. E se i responsabili di allora del funzionamento della Federcalcio, il commissario straordinario Guido Rossi e gli organi di giustizia sportiva da lui nominati, fossero informati di una trasmissione solo parziale degli atti messi a loro disposizione".
SFORZO DI TUTTI — Poi la conclusione: "L'Acf Fiorentina propone che, una volta ottenute queste spiegazioni, i presidenti di tutte le società interessate, direttamente o indirettamente, si siedano intorno a un tavolo, si confrontino a viso aperto e chiudano definitivamente questa questione con chiarezza e onestà reciproca e prima dell'inizio della prossima stagione sportiva. Il calcio italiano non può permettersi di ripartire senza aver preso alcuna decisione e senza aver rasserenato l'ambiente".