Massimo Vaj ha scritto:La logica che uso, insieme alla mente che la organizza, deve la sua rigorosità alle leggi universali di cui è figlia.
La logica che usi, in quanto logica, dovrebbe essere regolata, descrivibile e condivisibile, altrimenti avresti sbagliato termine, in senso lessicale, nel descrivere un sistema cognitivo diverso da quello che si intende comunemente come "logica" (avresti tutto il diritto di dirmi che la scoperta della verità assoluta ti porta ad utilizzare un lessico non comune, ma, come capirai, la cosa creerebbe enormi difficoltà nella comunicazione con chi non ha avuto modo di condividere la tua stessa esperienza e quindi il linguaggio che ne deriva). Il fatto di dover la sua rigorosità alle leggi universali di cui è figlia, renderebbe la condivisione ancora più naturale e se vuoi "dovuta", sopratutto perchè parli di "leggi" e non di "regole" o "meccanismi", e la scelta delle parole è importante almeno quanto le parole stesse. L'unico spazio di fuga razionalmente, ma anche eticamente se vuoi, concesso al personalismo resta quella "mente che la organizza". Che, di nuovo, apre la strada ad una visione del rapporto con il trascendente esistente solo nell'universo del singolo individuo. Se stai affermando che dio è il diverso punto di arrivo che ognuno può permettersi per conto suo, stai parlando di un fenomeno diverso da quello collettivo che viene comunemente riconosciuto come "religione" (non religiosità), che prevede come base comune la professione di una stesse fede, una comunione di intenti da realizzare attraverso comportamenti regolamentati e riconoscibili definiti riti, una volontà di condivisione della verità, la diffusione del messaggio attraverso degli scritti di riferimento e un'attività di "evangelizzazione" (passami il termine in modo trasversale alle diverse dottrine). Mi interessava conoscere i meccanismi che portano una persona ad aderire ad una dottrina indotta di questo tipo, a capire il senso di una "chiesa", quale che essa sia, e in quella direzione cercavo delle risposte. Ma se il tuo è un atteggiamento rivolto ad un misticismo personale non strutturato da una dottrina specifica, che mi risulta essere la dimensione più comune e diffusa ai nostri giorni (quello che viene frettolosamente identificato dal termine "new age", per capirci), non credo che tu possa in qualche modo aiutarmi a trovare qualcuna delle risposte che stavo cercando, in materia di "religioni" e legame con una "fede" riconoscibile. Grazie comunque per il tempo che mi dedichi.