dipende: a volte è meglio accontentarsi altre meglio aspirare a qualcosa di più


qual è il senso della vita?

Il senso della vita è vivere al meglio possibile.
Cosa si intenda per "meglio" dipende da ciascuno di noi, perciò esistono i santi, i martiri , gli eroi, gli idealisti, gli scialacquatori, gli artisti, gli accaparratori ed i suicidi.
Perché, che ci sia stato concesso dall'altro, o lo si sia trovato nella calza della Befana, un libero arbitrio ce l'avviamo tutti, ed ahimé, anche una coscienza.
Di quest'ultima, molti, preferirebbero farne a meno; ma la bizzarria dell'uomo è questa. Che la coscienza non è gestibile dal libero arbitrio, funziona con un motore a parte.

Esiste il "comune senso del pudore"?... che cosa è?

mah, non credo che tutti abbiano una coscienza, anzi. ad ogni modo la vita non ha senso di per sé. Devi darglielo tu o con facilità o forzando, ma devi darglielo. Il suicida invece ha il problema opposto: per lui la vita ha così senso che non sopporta di vederla tanto depauperata. Il comune senso del pudore è un campo in cui viene sospesa la partita dei nostri desideri più feroci. Cos'è la fede oggi?

Un dono... da guadagnarsi. Ma non solo oggi. Sempre.

Cosa sperano nel loro intimo quelli che rispondono agli annunci matrimoniali?

sperano di riuscire a dare un senso alla loro vita

perchè si nutre tanta curiosità per la cartomanzia?

Non lo so. Alla mia mente razionale, imbottita di numeri e di teoremi, la cosa appare davvero bizzarra.
Ma una mia cara, saggia ed onesta amica che di mestiere fa la santona... si una di quelle che rispondono nei call center e fanno le carte per telefono, una risposta me la diede.
La gente ha paura dell'ignoto, e questo è giusto e provvidenziale alla nostra natura animalesca,
ma questo ignoto viene rivestito dalla fantasia di forme allucinate, di improbabili destini, di oscuri destini.
E quello che dovrebbe essere una salutare arma di protezione dell'individuo diventa esso stesso un incubo.
Ed allora trovare un "qualcuno" (nello specifico della mia amica la "santona") che ti rassicuri, ti sdrammatizzi le immaginifiche nere situazioni, ti ridimensioni i mostri, è cosa vitale... purché quel "qualcuno" lo si veda come "affidabile" ovvero armato di poteri straordinari, arcani e potenti come gli incubi stessi.

E la mia amica (ho già detto che è persona onesta?) si guadagna la paga facendo proprio questo. Catturando la fiducia
di quelli che a lei si affidano per trovare consolazione ad i propri problemi.
E poi?... "semplice - risponderebbe la mia amica - basta ripresentare loro gli stessi problemi che hanno, ma riportati alla loro dimensione reale, come dicono le carte, e non più ingigantiti come i postulanti li vedevano nella loro immaginazione turbata". Nessuna invenzione, nessun trucco, soprattutto nessuna bugia.
Solo la disponibilità ad ascoltare e comprendere il dramma emozionale dell'altro.

PS - una curiosità - "Ma tu stai al telefono, quindi il postulante non ti vede... le carte non ce l'hai per niente, vero?..."
"No, al contrario!... le carte ce le ho e le faccio anche con il massimo impegno, non solo de visu, ma anche per telefono!... Quelle, mi servono da canovaccio, per evitare di distrarmi, per costringermi a concentrarmi sui problemi di chi sta dall'altra parte, per tenere le mani occupate ed evitare di strozzarli!..."


Ma perché, anche le persone più equilibrate e razionali hanno qualche inspiegabile fobia?
(anzi, più le persone sono sicure di sé più le fobie sono poche e limitate, ma tanto più intense ed angoscianti!)

proprio perchè sono razionali... noi non siamo esseri di pura ragione...


perchè le donne hanno bisogno di un uomo che le faccia sentire importanti, uniche?

perché io sono così con tutte le mie amiche?...

perché andiamo in crociera?

già...perché io non ci sono ancora andata? E ringrazio il cielo per non averlo fatto ultimamente.

Perché si va in crociera d'inverno? E' assurdo!

perchè stai sulla nave che è tanto confortevole, anzi è meglio di casa tua... se non affonda


perchè alcune persone sono influenzate dal meteo?

dolori reumatici?... di quelli non ne ho per fortuna... e mi piacciono le tempeste.

Ma se fossi all'isola del Giglio, non ti piacerebbe avere sott'occhio un rudere di archeologia industriale, un monumento alla superbia soperchiosa fermata da un sasso, che pian piano invecchia, invecchia, invecchia... arrugginisce mentre nel suo tormentato ventre, tomba lacrimosa di tanti umani, nuova vita attecchisce e trionfa nel bizzarro scenario di una scogliera artificiale?

No, non mi piacerebbe. Il mio pensiero andrebbe sempre a quei poveri corpi rimasti a nutrire i pesci.
I bambini soprattutto.

Perché, se Dio esiste, permette che accadano tragedie come queste e anche di peggiori?

Dietro una tragedia c'è l'uomo, non Dio...Questo viene solo a riparare i nostri errori, con l'ausilio di tante brave persone che hanno accolto e aiutato i propri simili...

Perchè le novità solitamente ci fanno paura mentre alcune ci rendono euforici?

Dipende dal carattere, ci sono persone che non si sentono vive senza stimoli continui.


Perché a volte ammazziamo il tempo senza impiegarlo in modi più sensati?

Perchè è immateriale e non ci accorgiamo della sua preziosità

Perchè cerchiamo sempre la compagnia dei nostri simili?

Perchè cosi'evitiamo di entrare in contatto con modi di essere differenti dai nostri che potrebbero minare le nostre sicurezze.

Perchè si ha bisogno di aver fede in qualcosa?

perché la nostra esistenza non si giustifica da sola (almeno per una infinità di gente; immagino ci sia qualcuno che davvero in buona fede senta di vivere solo perché respira e gli basti così, ma sono convinto che sia una irrilevante minoranza di quelli che lo dicono. Gli altri cercano solo di darsi un tono)


Perché una qualche "divinità" è presente da sempre praticamente in ogni comunità umana?
non basterebbe aver fede in una bottiglia di liquore, come cantava il suonatore Jones?

Marò che domanda difficile...pagine e pagine ci vorrebbero per esaurientemente rispondere...


In breve dirò....io da sempre sto con i possibilisti, gli agnostici, coloro che non hanno un vate, insomma. e sono pur sempre all'interno di una comunità umana, almeno credo..e penso anche di non rappresentare una minoranza


oh...una domanda di sostanza adesso.
Meglio una sana cucina dietetica o un quotidiano abbrutimento a base di tutti i grassi animali possibili ed immaginabili?

Meglio la felicità.

Perchè una persona può non saper più giocare?

Meglio una cucina dietetica sana senz'altro, a meno che non si trasformi in un cilicio da incubo.
In quel caso meglio una godereccia grassosa e micidiale crapula gioiosa!

(se ci fai caso, se ci ragioni con calma, scoprirai che probabilmente anche tu, o almeno la gran parte della comunità umana a cui ti aggreghi, hai una tua "divinità". Non si chiamerà Buddha o Allah, Manitou o in nessun altro nome di questo tipo, ma magari "linea" o "pesoforma", "piacevolezza" o "coerenza"... o in tanti altri modi, Ma sarà comunque una "divinità", cioè un modello "oltre" il raggiungibile, cui costantemente e fedelmente tendere sempre...
Perché?... semplicemente perché l'uomo non può prescindere da dio, se non perdendo ogni suo equilibrio.)

Meglio un cibo veloce o uno fatto con cura? ( a parità di altri fattori ovviamente, come valori nutrizionali, digeribilità eccetera)

scusa Ninfa indice veloce... mi sono ingarbugliato con la tua risposta

NinfaEco ha scritto:Meglio la felicità.

Perchè una persona può non saper più giocare?

Non lo so. io continuo a saper giocare... anche se certi giochini mi sono impediti dal fiatone...

Perché manca l'ottavo deltaedro? (scusatemi, ma è una mia fisima che ci debba essere per forza... e debba essere proprio l'ottavo!)

perché avevi fatto malino i calcoli?

perché desideriamo e crediamo di trovare sempre ALTROVE quello che cerchiamo?

Perchè siamo incontentabili

Perchè è così difficile essere positivi?