Con l'acquolina in bocca apro questo 3D sperando in vostre ottime ricette per cucinarlo durante le feste, io aspetto un'anno per abbuffarmi di lui!!!

Ma sempre e solo con le lenticchie diventa noioso...

Io lo faccio col puré di contorno. E' delizioso.

anche io, evito le lenticchie e lo accompagno ad un puré di patate nel quale faccio fondere del formaggio o ad un puré di patate e carote.

Io lo faccio spesso coi fagioli rossi. Faccio cuocere tutto insieme, poi quasi a fine cottura, ci aggiungo un sughetto fatto con aglio, pomodoro e (facoltativo) peperoncino.

Il cotechino è il succedaneo del più antico e nobile 'zampone' la cui cottura non ha molte alternative, ciò che lo differenzia sono le 'guarnizioni', ovvero i contorni. Al classico purea di patate, in genere, ci si affiancano legumi ed in occasione del capodanno, è tradizione mangiarne una fettina, alla mezzanotte, con tante minuscole lenticchie a simboleggiare il danaro che si introiterà nell'anno che sta cominciando.

Quando a Parigi i mercati generali erano ancora nel quartiere delle Halles, la brasserie "Au pied de cochon" nata nell'800' divenne di gran moda ed alla birreria fece seguito il lussuoso ristorante nei piani superiori ed al terzo piano con salottini separati. Ovviamente la loro specialità è il piede di maiale, diverso dal nostro zampone, ma poi, mica tanto...

Se andate a Parigi, fateci un salto per degustare le plateau royal: E' una 'alzata' a tre livelli colma di frutti di mare i più gustosi e pregiati che costituiscono un'ottima alternativa naturale al Viagra.

Concordo con tutti.

Il Cotechino è un principe cadetto che tale rimane sempre e comunque.
Figlio minore del nobile Zampone sposa benissimo ogni contorno della sua limitata corte:
lenticchie, fagioli, purea di patate e verdure selvatiche di campo lessate nel suo brodo.

Ma ahimè le corone cadono, ed anche lui, cede le armi all'invadente democrazia.
E da qualche anno ormai, anche nella ricorrenza grassa e fastosa del Capodanno viene soppiantato
nel suo ruolo apotropaico e gustoso dal più gustoso e appariscente stinco di maiale
cotto all'austriaca, nei loro capaci e generosi forni.

Come dire?... dallo zampo siamo risaliti al polpaccio, è vero!, ma in cambio prostituendoci
al nibelungico invasore|

non so chi si mangi sti zampetti,da noi,nell Dolomiti,è ancora cotechino, anzi, muset come si dice qui

luci62 ha scritto:non so chi si mangi sti zampetti,da noi,nell Dolomiti,è ancora cotechino, anzi, muset come si dice qui

Ed è un peccato, "luci62", perché senza nulla voler togliere al cotechino ed alle sue antiche,
nobili e variegate tradizioni (non ci scordiamo del Gran Bollito Misto all'Italiana, per carità!),
lo stinco di maiale cotto come (che a me risulti) sanno fare solo gli austriaci è
una squisitezza da cercare di importare senz'altro!.

Io sono un ferace sostenitore delle tradizioni, ma non tanto cieco campanilista da non inchinarmi
là dove l'inchino è d'obbligo!

Ce l'hai sottomano, al di là del confine... vattelo ad assaggiare, e poi ci racconti... slurppp!