Massimo Vaj ha scritto:Mostra dove mi contraddico e ti dimostrerò che i pesticidi che mettono nelle risaie hanno conseguenze neurologiche gravi.
Mi hai preso per il tutor?
Massimo Vaj ha scritto:Di Dio si può solo dire ciò che non è. Ne deriva che il chiedersi se Dio esiste è stupida operazione eseguita dalla quasi perfetta incomprensione dei princìpi.
Intendendo il termine "esistenza" già a livello concettuale, la frase "Di Dio si può solo dire ciò che non è" è sbagliata, in quanto il poter dire qualcosa di qualcos'altro ne presuppone l'esistenza, almeno a livello concettuale.
Se posso "dire" qualcosa su "amore", posso anche negarne l'esistenza reale, ma non quella concettuale; o anche qualcosa di totalmente fantastico, l'ippogrifo, posso dire ciò che è e ciò che non è, anche se nel reale non esiste.
Quindi per affermare "Di Dio si può solo dire ciò che non è" ne presuppongo l'esistenza, almeno concettuale, con tutto quello che comporta il concetto dio, mandando in contraddizione il prosieguo del tuo scrivere.
Massimo Vaj ha scritto:L'Assoluto, che impropriamente chiamate Dio come fosse un essere, non è identificato ai suoi propri effetti, ma costituisce la ragione d'essere di quegli effetti ai quali l'Assoluto non partecipa, e da essi non può essere modificato.
e poi
Massimo Vaj ha scritto:io so cosa avrebbe fatto Dio se si fosse trovato nei panni di San Luigi
Noi impropriamente chiameremmo dio,
ciò che tu definisci dio, in contraddizione, in quanto prima lo chiami "l'assoluto che non partecipa", per arrivare al tuo reale credere: il dio che trovandosi nei panni agirebbe.
Massimo Vaj ha scritto:Mai ci può essere dualismo tra una Realtà che contiene e la realtà contenuta. Dualismo significa contrapposizione, antagonismo e complementarità
A parte il fatto che: non necessariamente. Dualismo è un termine di sintesi di ben più ampio respiro. La contrapposizione (i contrari) è un aspetto, possiamo trovare dualismo anche nell'unione.
La visione duale serve a noi per capire le cose, nella realtà materiale tutto funziona dualisticamente, anche fra causa ed effetto si instaura un rapporto duale.
Per comprendere l'esistenza siamo costretti a spingere il concetto di duale all'estremo, dobbiamo cercare un inizio, un punto di partenza, una causa.
Questa causa prima, la puoi anche chiamare assoluto e pensare abbia determinate qualità; già abbiamo dato a questa causa la qualità di esistere almeno come concetto.
Massimo Vaj ha scritto:Hai presente una scatola che contiene un'altra scatola? Non ci può essere dualismo tra due scatole quando una è la mamma dell'altra.
Non può esserci contrapposizione, ma il fatto di dover spiegare questo concetto ricorrendo ad un esempio, ti costringe a usare due entità: due scatole. Poi, descrivi pure ognuna di loro come meglio credi, restano due scatole.
Quindi niente di nuovo, siamo ancora in ballo con una visione dualistica, se pur non di contrapposizione.
Sotto l'effetto dei pesticidi e tenendo buono il tuo esempio, ti lancio questa suggestione: non esiste nessuna "scatola che contiene".