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Casi di reincarnazione

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freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Per chi pensa alla reincarnazione, per chi ne sa più di me.
Vorrei porre un quesito: un essere umano può reincarnarsi in animale?
E se possibile siamo sicuri che, in taluni casi, questa condizione sia peggio?

Siamo sicuri che un gabbiano, una pantera, una giraffa, un cane, un gatto, un elefante, stiano peggio di noi?

Certo sta peggio di noi il suino da carne... ma i casi di animali domestici con doti spiccatamente umane, mi fanno riflettere.

2
SergioAD
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Viandante Storico
Viandante Storico
Ammazza quanto sei tortuoso!

Io non penso alla reincarnazione.

Invece la seconda parte del tuo discorso mi piace. Umano, non umano vale per gli esseri umani e non per gli animali. Vuol dire che è meglio osservare gli animali pensando alla loro coscienza e trattarli con umanità. Si lo so anche io ho umanizzato gli animali che ho avuto e credo che salvo gli istinti tendono a comportarsi come noi per condizionamento ambientale.

Comunque non c'è meglio peggio, siamo noi che li trattiamo meglio o peggio. E' impressionante l'amore che esternano e penso che sia giusto ricambiarlo - non sono meglio o peggio è il nostro stato di coscienza che ci permette di pianificare a lungo termine, dovremo essere meglio peer quello, ah ah.

Strani gli esseri umani, il contatto fisico con gli animali è intenso se paragonato a quello tra di loro. Ao! Non parlo di zoofilia ma delle carezze ah ah pensa uno che incontrandoti ti accarezza la testa spettinandoti e poi ti acchiappa il mento dicendoti "beeello". Ripeto, salvo gli istinti in casa fanno parte della famiglia.

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musicante di brema
musicante di brema
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
freeweb ha scritto:Per chi pensa alla reincarnazione, per chi ne sa più di me.
Vorrei porre un quesito: un essere umano può reincarnarsi in animale?
E se possibile siamo sicuri che, in taluni casi, questa condizione sia peggio?

Siamo sicuri che un gabbiano, una pantera, una giraffa, un cane, un gatto, un elefante, stiano peggio di noi?

Certo sta peggio di noi il suino da carne... ma i casi di animali domestici con doti spiccatamente umane, mi fanno riflettere.

Il buddhismo è molto chiaro a riguardo...assolutamente si, così come è vero l'inverso.

L'incarnazione animale è una condizione di severissimo regresso motivata da un destino karmico potentemente negativo. La riconquista di una nuova incarnazione umana è però possibile: l'animale che ama ad esempio il padrone fino a dare la vita per lui è già sulla via poichè ha mostrato esercitandole caratteristiche proprie dell'uomo superando lo stato di animalità pura e semplice.

4
crigri
crigri
Viandante Mitico
Viandante Mitico
Allora Fede ha buone possibilità di reincarnarsi in un essere umano. YES

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Aleister
Aleister
Viandante Storico
Viandante Storico
Per il buddhismo la reincarnazione è molto relativa, è considerata soprattutto un effetto dell'ignoranza dell' "anatta" o "anatman" ovvero l'ignoranza dell'assenza di un io o un sè, di un soggetto stabile che passi di vita in vita sino alla liberazione (di chi?). Ciò in polemica rispetto all'induismo che concepisce invece un Sè che trotterella di esistenza in esistenza. Nessuno si reincarna, nè umani nè animali, poichè ogni ente non è tale ma un ev-ento impermanente, vacuo, insostanziale. L'accidentale aggregarsi di forma, sensazione, percezione, momenti di coscienza in perenne mutamento, come i vetrini di un caleidoscopio che danno origine a figure ciascuna interrelata con le altre, che sorgono e svaniscono attimo per attimo sullo sfondo vuoto e luminoso della Vacuità.

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freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
SergioAD ha scritto:Ammazza quanto sei tortuoso!

Io non penso alla reincarnazione.

Invece la seconda parte del tuo discorso mi piace. Umano, non umano vale per gli esseri umani e non per gli animali. Vuol dire che è meglio osservare gli animali pensando alla loro coscienza e trattarli con umanità. Si lo so anche io ho umanizzato gli animali che ho avuto e credo che salvo gli istinti tendono a comportarsi come noi per condizionamento ambientale.

Comunque non c'è meglio peggio, siamo noi che li trattiamo meglio o peggio. E' impressionante l'amore che esternano e penso che sia giusto ricambiarlo - non sono meglio o peggio è il nostro stato di coscienza che ci permette di pianificare a lungo termine, dovremo essere meglio peer quello, ah ah.

Strani gli esseri umani, il contatto fisico con gli animali è intenso se paragonato a quello tra di loro. Ao! Non parlo di zoofilia ma delle carezze ah ah pensa uno che incontrandoti ti accarezza la testa spettinandoti e poi ti acchiappa il mento dicendoti "beeello". Ripeto, salvo gli istinti in casa fanno parte della famiglia.
Esprimono amore, dunque sentimenti, dunque hanno anima e coscienza.
Tu non pensi alla reincarnazione, invece a me sembra abbastanza verosimile, senza contare che il discorso può essere tranquillamente staccato da qualsiasi religione e restare intatto.

p.s. pensa uno che incontrandoti ti ribalta e ti morsica il collo per gioco poi scappa via poi ti rincorre poi fa la lotta con te... comportamento normalissimo fra i cani, soprattutto cuccioli.



Ultima modifica di freeweb il Gio 13 Dic 2012 - 18:34 - modificato 1 volta.

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freeweb
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Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
musicante di brema ha scritto:
freeweb ha scritto:Per chi pensa alla reincarnazione, per chi ne sa più di me.
Vorrei porre un quesito: un essere umano può reincarnarsi in animale?
E se possibile siamo sicuri che, in taluni casi, questa condizione sia peggio?

Siamo sicuri che un gabbiano, una pantera, una giraffa, un cane, un gatto, un elefante, stiano peggio di noi?

Certo sta peggio di noi il suino da carne... ma i casi di animali domestici con doti spiccatamente umane, mi fanno riflettere.

Il buddhismo è molto chiaro a riguardo...assolutamente si, così come è vero l'inverso.

L'incarnazione animale è una condizione di severissimo regresso motivata da un destino karmico potentemente negativo. La riconquista di una nuova incarnazione umana è però possibile: l'animale che ama ad esempio il padrone fino a dare la vita per lui è già sulla via poichè ha mostrato esercitandole caratteristiche proprie dell'uomo superando lo stato di animalità pura e semplice.
Grazie per risposta, non conosco il buddismo, per me le tue parole sono assoluta novità.
Da un punto di vista umano risulta "logico" che questo sia un regresso, tuttavia mi restano dei dubbi. Riguardo alla tua risposta e oltre. Riguardo alla tua risposta vorrei chiederti qual'è l'uomo che darebbe la vita per il suo "padrone". Credo proprio nessuno... può darsi il caso di un genitore per il figlio, ma per il resto... di conseguenza, la logica mi porterebbe a pensare che il comportamento del cane che salva sia dovuto a una natura "superiore" a quella umana.
Ti porto un esempio di una cagnolina che, oltre i comportamenti spiccatamente da bimbo, ha sempre avuto per istinto un'attrazione particolare per gli orsetti di peluche; si ferma a guardarli davanti alle vetrine, all'interno di una casa sconosciuta si dirige con sicurezza nella camera dei ragazzi per trovare un pupazzo e trovatolo, non ci gioca, lo tiene solo accanto a sè.

8
freeweb
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Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Aleister ha scritto:Per il buddhismo la reincarnazione è molto relativa, è considerata soprattutto un effetto dell'ignoranza dell' "anatta" o "anatman" ovvero l'ignoranza dell'assenza di un io o un sè, di un soggetto stabile che passi di vita in vita sino alla liberazione (di chi?). Ciò in polemica rispetto all'induismo che concepisce invece un Sè che trotterella di esistenza in esistenza. Nessuno si reincarna, nè umani nè animali, poichè ogni ente non è tale ma un ev-ento impermanente, vacuo, insostanziale. L'accidentale aggregarsi di forma, sensazione, percezione, momenti di coscienza in perenne mutamento, come i vetrini di un caleidoscopio che danno origine a figure ciascuna interrelata con le altre, che sorgono e svaniscono attimo per attimo sullo sfondo vuoto e luminoso della Vacuità.
Non mi pare argomento in cui si possa esprimere certezze.
In fondo, al di là di buddismo, induismo, animismo, anche Socrate ammetteva questa possibilità, affermando che l'uomo non impara ma ricorda.

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musicante di brema
musicante di brema
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Aleister ha scritto:Per il buddhismo la reincarnazione è molto relativa, è considerata soprattutto un effetto dell'ignoranza dell' "anatta" o "anatman" ovvero l'ignoranza dell'assenza di un io o un sè, di un soggetto stabile che passi di vita in vita sino alla liberazione (di chi?). Ciò in polemica rispetto all'induismo che concepisce invece un Sè che trotterella di esistenza in esistenza. Nessuno si reincarna, nè umani nè animali, poichè ogni ente non è tale ma un ev-ento impermanente, vacuo, insostanziale. L'accidentale aggregarsi di forma, sensazione, percezione, momenti di coscienza in perenne mutamento, come i vetrini di un caleidoscopio che danno origine a figure ciascuna interrelata con le altre, che sorgono e svaniscono attimo per attimo sullo sfondo vuoto e luminoso della Vacuità.

Come conclusione ultima è corretta...CIONONOSTANTE, in una prospettiva relativa le cose non stanno così.
Perchè se stessero semplicemente così cadrebbe ogni ragion d'essere del buddhismo stesso, la sua dottrina salvifica, le prescrizioni per il corretto agire nel mondo, le sanzioni karmiche di cui discetta. Esso sarebbe in contraddizione totale con sè stesso.

Siamo nel gioco, e il gioco, nonostante sia un puro gioco, ha delle regole. E finchè ti identifichi nel gioco quelle regole devi seguire.

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Aleister
Aleister
Viandante Storico
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musicante di brema ha scritto:
Aleister ha scritto:Per il buddhismo la reincarnazione è molto relativa, è considerata soprattutto un effetto dell'ignoranza dell' "anatta" o "anatman" ovvero l'ignoranza dell'assenza di un io o un sè, di un soggetto stabile che passi di vita in vita sino alla liberazione (di chi?). Ciò in polemica rispetto all'induismo che concepisce invece un Sè che trotterella di esistenza in esistenza. Nessuno si reincarna, nè umani nè animali, poichè ogni ente non è tale ma un ev-ento impermanente, vacuo, insostanziale. L'accidentale aggregarsi di forma, sensazione, percezione, momenti di coscienza in perenne mutamento, come i vetrini di un caleidoscopio che danno origine a figure ciascuna interrelata con le altre, che sorgono e svaniscono attimo per attimo sullo sfondo vuoto e luminoso della Vacuità.

Come conclusione ultima è corretta...CIONONOSTANTE, in una prospettiva relativa le cose non stanno così.
Perchè se stessero semplicemente così cadrebbe ogni ragion d'essere del buddhismo stesso, la sua dottrina salvifica, le prescrizioni per il corretto agire nel mondo, le sanzioni karmiche di cui discetta. Esso sarebbe in contraddizione totale con sè stesso.

Siamo nel gioco, e il gioco, nonostante sia un puro gioco, ha delle regole. E finchè ti identifichi nel gioco quelle regole devi seguire.

Perfetto, giusta precisazione. In effetti avevo evidenziato la relatività della reincarnazione in ambito buddhista (con sfumature tra i vari "veicoli" Hinayana, Mahayana, Vajrayana etc.). Si parla infatti, particolarmente in Nagarjuna, di verità convenzionale e verità assoluta in cui la dottrina della reincarnazione rivela appunto tutta la sua vacuità. Purtroppo a volte mi dimentico di assumere la vostra prospettiva, anche l'Assoluto ha qualche pecca.. rotolarsi dal ridere

11
SergioAD
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Viandante Storico
Viandante Storico
Freeweb,

Mi devo scusare. Avevo frainteso, credevo che avevi citato reincarnazione tra umani ed animali per l'amore che hai verso gli animali, che non la credevi possibile come evento di trasposizione di anime, metempsicosi.

Io purtroppo non sono stato in grado di comprendere l'anima in chiave metafisica, ho sempre creduto che fosse competenza del ramo neuro-psichiatrico ed imprinting religioso. Sono uno sporco materialista.

Sono convinto che gli animali esprimano amore, sentimento e che abbiano una coscienza che ovviamente dipende dal loro stato di consapevolezza. Ho detto da qualche parte che in casa ho avuto, scimmie, germani reali, ricci, cani e gatti, kinkaiou ed anche un ocelot e potrei dire delle cose belle mai brutte su di loro.

L'anima purtroppo mi sfugge oltre l'animula vagula blandula descritta da Adriano la vedo come l'anemos, il senso del respiro che si respira ma solo come poesia. Così come la reincarnazione a me risulta di tale bassa verosimiglianza da non essere possibile aldilà dell'anima che come ho detto m'è pure sfuggita.

Non significa che non senta piacere per chi invece abbia colto il senso e compreso il significato di queste cose.

avevi detto: Esprimono amore, dunque sentimenti, dunque hanno anima e coscienza.
Tu non pensi alla reincarnazione, invece a me sembra abbastanza verosimile, senza contare che il discorso può essere tranquillamente staccato da qualsiasi religione e restare intatto.

p.s. pensa uno che incontrandoti ti ribalta e ti morsica il collo per gioco poi scappa via poi ti rincorre poi fa la lotta con te... comportamento normalissimo fra i cani, soprattutto cuccioli.

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Lostboy
Lostboy
Viandante Storico
Viandante Storico
Una volta mi sono reincarnito in un unghia

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Mononeurone
Mononeurone
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Se silvio dovesse reincarnarsi in un maiale, di sicuro il salame che ne deriverebbe mi farebbe venire il mal di pancia e la cagarella.

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Bonnie Parker
Bonnie Parker
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
freeweb ha scritto:Per chi pensa alla reincarnazione, per chi ne sa più di me.
Vorrei porre un quesito: un essere umano può reincarnarsi in animale?
E se possibile siamo sicuri che, in taluni casi, questa condizione sia peggio?

Siamo sicuri che un gabbiano, una pantera, una giraffa, un cane, un gatto, un elefante, stiano peggio di noi?

Certo sta peggio di noi il suino da carne... ma i casi di animali domestici con doti spiccatamente umane, mi fanno riflettere.

Se dovessi credere alla reincarnazione, crederei alla possibilità di reincarnarsi in vite più evolute spiritualmente. Allora tutto avrebbe un senso, anche il male, perchè sarebbe semplicemente l'ignoranza del bene.

Se credessi in tutto questo, vedrei la vita terrena come una sorta di percorso a tappe, in cui si impara e ci si evolve ad ogni esistenza. Così anche la sfiga, il dolore, la cattiveria umana avrebbero un loro perchè: sarebbero comunque un modo di sperimentare e di imparare. Come gli errori a scuola.

In quest'ottica reincarnarsi in animale sarebbe impossibile, perchè per quanto certi animali abbiano una vita più serena di molti esseri umani, nella vita animale non ci sono comunque l'esperienza e la consapevolezza, non ci sono crescita ed evoluzione.

Comunque io non credo a niente. Però spero.

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Candido
Candido
Viandante Storico
Viandante Storico
Solo una sensazione intima, che vale più di tanti testi letti e tante testimonianze ascoltate. Sento che l'uomo è un essere eterno fatto per vivere su UNA terra... E l'evoluzione esiste sempre, anche quando apparentemente torni indietro. C'era un pezzo di te che dovevi recuperare per andare avanti, e questo "pezzo" stava lontano, chissà dove nel tempo che noi dobbiamo vivere...

16
SergioAD
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Viandante Storico
Viandante Storico
Si Candido è una buona percezione questa.

Una l'avevo messa così.

Quel frutto dell'albero della conoscenza, Adamo ed Eva , hanno fatto bene a prenderlo? Ovvio che si ma ci sarebbero tre casi.

    Pensa al gioco del Monopoli che si riparte dal "Via". La storia si ripete allo stessa maniera e lo stiamo sperimentando da quando siamo consci della nostra esistenza. I Greci, Faraoni, Persiani, Babilonesi, Sumeri, etc... poi i Romani, il medioevo, l'illuminismo e oggi.

    E' molto probabile che prima o poi tutti gli umani si avranno la pelle color cannella, gli occhi leggermente a mandorla, insomma sarà la globalizzazione e allora se l'umano passando dal via passera ad essere uno uomo che ancora non c'è, una cosa già accaduta in passato.

    E' ancora possibile che in queste migrazioni di attributi e caratteristiche l'uomo non riesca a sopravvivere al danno che egli stesso è capace di provocare al suo habitat. Be' in questo caso lo sappiamo già che il costo del progresso va sostenuto per la società, non il mercato.

La nostra civiltà si sostiene grazie al combustibile fossile, non saremmo giunti sino a qui senza di esso ma forse avremmo potuto sfruttare la ricerca e passare a risorse energetiche planetarie più convenienti per la società anche se all'inizio non convenivano al mercato.

Accadrà di sicuro solo che proprio in questo passaggio di civiltà diciamo da tipo 0 a tipo 1, dice Michio Kaku fisico teorico dell'università Di New York, l'uomo sarà pericoloso per se stesso. Allora si noterà che sono possibili letture simboliche di reincarnazione e metamorfosi.

In tutto questo le risposte più facile alle domande difficili sono proprio quelle delle percezioni passate, prima delle evoluzioni del pensiero quando si sapeva di meno, solo di meno rispetto ad oggi ma abbiamo una linea di tendenza e abbiamo anche scoperto la sostenibilità.

Poi non sembra più bella la poesia della realtà? Quella dei biologi, dei fisici o di quelli che sanno gridare "Aiga ae corde!". Comunque in tutti i casi sarà valsa la pena... troppo antropocentrico? Ma siamo degli antropi!

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hakimsanai43
hakimsanai43
Viandante Storico
Viandante Storico
Uno degli inventori dell'attuale crisi economica ha detto:

"Per ogni Ebreo morto ad Aushwitz 10 Europei morti di fame."

Ma non può realizzare il suo sogno se non esiste la reincarnazione.

Shaykh Hakim Sanai al Sufi Naqshbandi.

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freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Aleister ha scritto:
musicante di brema ha scritto:
Aleister ha scritto:Per il buddhismo la reincarnazione è molto relativa, è considerata soprattutto un effetto dell'ignoranza dell' "anatta" o "anatman" ovvero l'ignoranza dell'assenza di un io o un sè, di un soggetto stabile che passi di vita in vita sino alla liberazione (di chi?). Ciò in polemica rispetto all'induismo che concepisce invece un Sè che trotterella di esistenza in esistenza. Nessuno si reincarna, nè umani nè animali, poichè ogni ente non è tale ma un ev-ento impermanente, vacuo, insostanziale. L'accidentale aggregarsi di forma, sensazione, percezione, momenti di coscienza in perenne mutamento, come i vetrini di un caleidoscopio che danno origine a figure ciascuna interrelata con le altre, che sorgono e svaniscono attimo per attimo sullo sfondo vuoto e luminoso della Vacuità.

Come conclusione ultima è corretta...CIONONOSTANTE, in una prospettiva relativa le cose non stanno così.
Perchè se stessero semplicemente così cadrebbe ogni ragion d'essere del buddhismo stesso, la sua dottrina salvifica, le prescrizioni per il corretto agire nel mondo, le sanzioni karmiche di cui discetta. Esso sarebbe in contraddizione totale con sè stesso.

Siamo nel gioco, e il gioco, nonostante sia un puro gioco, ha delle regole. E finchè ti identifichi nel gioco quelle regole devi seguire.

Perfetto, giusta precisazione. In effetti avevo evidenziato la relatività della reincarnazione in ambito buddhista (con sfumature tra i vari "veicoli" Hinayana, Mahayana, Vajrayana etc.). Si parla infatti, particolarmente in Nagarjuna, di verità convenzionale e verità assoluta in cui la dottrina della reincarnazione rivela appunto tutta la sua vacuità. Purtroppo a volte mi dimentico di assumere la vostra prospettiva, anche l'Assoluto ha qualche pecca.. rotolarsi dal ridere
Mi lascia negativamente allibito la sicurezza che ostentate. E' la stessa sicurezza di chi va da padre Pio a chiedere il miracolo, una sicurezza fatta di "credere", priva quindi di umiltà e compassione.

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freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
SergioAD ha scritto:Freeweb,

Mi devo scusare. Avevo frainteso, credevo che avevi citato reincarnazione tra umani ed animali per l'amore che hai verso gli animali, che non la credevi possibile come evento di trasposizione di anime, metempsicosi.

Io purtroppo non sono stato in grado di comprendere l'anima in chiave metafisica, ho sempre creduto che fosse competenza del ramo neuro-psichiatrico ed imprinting religioso. Sono uno sporco materialista.

Sono convinto che gli animali esprimano amore, sentimento e che abbiano una coscienza che ovviamente dipende dal loro stato di consapevolezza. Ho detto da qualche parte che in casa ho avuto, scimmie, germani reali, ricci, cani e gatti, kinkaiou ed anche un ocelot e potrei dire delle cose belle mai brutte su di loro.

L'anima purtroppo mi sfugge oltre l'animula vagula blandula descritta da Adriano la vedo come l'anemos, il senso del respiro che si respira ma solo come poesia. Così come la reincarnazione a me risulta di tale bassa verosimiglianza da non essere possibile aldilà dell'anima che come ho detto m'è pure sfuggita.

Non significa che non senta piacere per chi invece abbia colto il senso e compreso il significato di queste cose.

avevi detto: Esprimono amore, dunque sentimenti, dunque hanno anima e coscienza.
Tu non pensi alla reincarnazione, invece a me sembra abbastanza verosimile, senza contare che il discorso può essere tranquillamente staccato da qualsiasi religione e restare intatto.

p.s. pensa uno che incontrandoti ti ribalta e ti morsica il collo per gioco poi scappa via poi ti rincorre poi fa la lotta con te... comportamento normalissimo fra i cani, soprattutto cuccioli.

Non ti devi scusare, la tua gentilezza e correttezza rende estremamente piacevole il dialogo.
Io sono come te, non voglio avere certezze dove è palese che non vi siano; sull'anima mi piacciono le dissertazioni degli antichi filosofi greci, Socrate Platone e Pitagora soprattutto. Siamo nel mondo della percezione, che traslata alla ns realtà diviene relativa e diversa per ognuno di noi.

20
freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Bonnie Parker ha scritto: nella vita animale non ci sono comunque l'esperienza e la consapevolezza, non ci sono crescita ed evoluzione.

Comunque io non credo a niente. Però spero.
Mi sfugge questo passaggio, forse non ho capito. In che senso gli animali non hanno "l'esperienza e la consapevolezza, non ci sono crescita ed evoluzione."?
Due o tre mesi fa un nutrito numero di scienziati ha firmato la dichiarazione che gli animali (i mammiferi, gli uccelli e i polipi) hanno una coscienza, esprimono cioè sentimenti, nonchè, in base alle esperienze, distinguono il bene e eil male, relativamente al loro essere. Qualsiasi animale domestico impara e si serve delle esperienze vissute. Quanto al fatto che non abbiano evoluzione, scusa ma mi pare assai strano. Gli animali si sono evoluti quanto noi, cambiando nel fisico e nelle informazioni.

21
freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
hakimsanai43 ha scritto:Uno degli inventori dell'attuale crisi economica ha detto:

"Per ogni Ebreo morto ad Aushwitz 10 Europei morti di fame."

Ma non può realizzare il suo sogno se non esiste la reincarnazione.

Shaykh Hakim Sanai al Sufi Naqshbandi.
E va bene; però secondo te, è possibile per un umano reincarnarsi in un animale e questo è necessariamente una regressione?

22
sorcetta
sorcetta
Viandante Residente
Viandante Residente
hakimsanai43 ha scritto:Uno degli inventori dell'attuale crisi economica ha detto:

"Per ogni Ebreo morto ad Aushwitz 10 Europei morti di fame."

Ma non può realizzare il suo sogno se non esiste la reincarnazione.

Shaykh Hakim Sanai al Sufi Naqshbandi.

inventore? mi daresti ragguagli su cosa significa quel ke hai scritto? sorriso

23
Aleister
Aleister
Viandante Storico
Viandante Storico
freeweb ha scritto:
Aleister ha scritto:
musicante di brema ha scritto:
Aleister ha scritto:Per il buddhismo la reincarnazione è molto relativa, è considerata soprattutto un effetto dell'ignoranza dell' "anatta" o "anatman" ovvero l'ignoranza dell'assenza di un io o un sè, di un soggetto stabile che passi di vita in vita sino alla liberazione (di chi?). Ciò in polemica rispetto all'induismo che concepisce invece un Sè che trotterella di esistenza in esistenza. Nessuno si reincarna, nè umani nè animali, poichè ogni ente non è tale ma un ev-ento impermanente, vacuo, insostanziale. L'accidentale aggregarsi di forma, sensazione, percezione, momenti di coscienza in perenne mutamento, come i vetrini di un caleidoscopio che danno origine a figure ciascuna interrelata con le altre, che sorgono e svaniscono attimo per attimo sullo sfondo vuoto e luminoso della Vacuità.

Come conclusione ultima è corretta...CIONONOSTANTE, in una prospettiva relativa le cose non stanno così.
Perchè se stessero semplicemente così cadrebbe ogni ragion d'essere del buddhismo stesso, la sua dottrina salvifica, le prescrizioni per il corretto agire nel mondo, le sanzioni karmiche di cui discetta. Esso sarebbe in contraddizione totale con sè stesso.

Siamo nel gioco, e il gioco, nonostante sia un puro gioco, ha delle regole. E finchè ti identifichi nel gioco quelle regole devi seguire.

Perfetto, giusta precisazione. In effetti avevo evidenziato la relatività della reincarnazione in ambito buddhista (con sfumature tra i vari "veicoli" Hinayana, Mahayana, Vajrayana etc.). Si parla infatti, particolarmente in Nagarjuna, di verità convenzionale e verità assoluta in cui la dottrina della reincarnazione rivela appunto tutta la sua vacuità. Purtroppo a volte mi dimentico di assumere la vostra prospettiva, anche l'Assoluto ha qualche pecca.. rotolarsi dal ridere
Mi lascia negativamente allibito la sicurezza che ostentate. E' la stessa sicurezza di chi va da padre Pio a chiedere il miracolo, una sicurezza fatta di "credere", priva quindi di umiltà e compassione.

Mi lascia negativamente allibito la sicurezza che ostenti nel giudicare chi ostenterebbe sicurezza.E' la stessa sicurezza di chi va da padre Pio a chiedere il miracolo, una sicurezza fatta di "credere", priva quindi di umiltà e compassione. In fondo "siamo nel mondo della percezione, che traslata alla ns realtà diviene relativa e diversa per ognuno di noi".... Casi di reincarnazione 214252

24
musicante di brema
musicante di brema
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
freeweb ha scritto:
Mi lascia negativamente allibito la sicurezza che ostentate. E' la stessa sicurezza di chi va da padre Pio a chiedere il miracolo, una sicurezza fatta di "credere", priva quindi di umiltà e compassione.

Abbiamo discettato del problema alla luce dell'ottica buddhista, non vedo dove stia il problema.
Se t'interessa l'ottica di padre Pio, oppure un'altra a scelta, cercala altrove.

25
SergioAD
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Viandante Storico
Viandante Storico
Guardate una chiave di lettura più vicina a noi. Se considerassimo le nostre esperienze di vita come delle fasi vissute, delle situazioni nelle quali ci saremo sentiti dei leoni o dei sciacalli, dei lupi oppure delle pecore, iene o vermi.

Tutti esseri che vivono la loro vita senza le nostre osservazioni umane e sopratutto senza essere umanizzati o veduti benevolmente o negativamente perché noi sentiamo di vivere correttamente o meno correttamente la nostra vita.

In una società moderna per una donna comportarsi come una cagna in calore ha dei vantaggi da tutte le parti la si osservi, cosa che è stato inconcepibile in alcune società non libere o aperte dal punto di vista della morale sessuale.

Imparare dagli errori è una delle basi dei nostri miglioramenti, non occorre immaginare che regressioni o miglioramenti rispetto alle eventuali vite precedenti. Non credete che sia più fruttuoso migliorare se stessi qui e adesso?

Non è meglio essere gusti invece che dare partita vinta e sperare in un'incarnazione benevola magari in uno stato sociale che adesso non c'è? In quel mondo migliore di cui dovremmo essere responsabili nella vita corrente!

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