euvitt ha scritto:una volta mi invitò a cena una anziana signora calabrese ...il piatto forte era una pasta fatta in casa di cui non ricordo il nome...
posso dire che erano come degli enormi bucatini che venivano preparati uno ad uno avvoltolando la pasta su dei ferri da maglia e tutti i parenti calabresi ne erano assolutamente deliziati
per carità, erano buoni ma per me (che non sono calabrese) non valevano assolutamente tutta 'sta fatica
Gesù quanto ti capisco!!!!
Qualcuno (che non aveva manco l'attenuante di essere anziano!) mi fece due balls con.....suspence.....ma sìììì!!! Me le fece con (spero di ricordare bene il nome) le "cartellate pugliesi con il mosto cotto".
Aho!!! Pareva Er Paradiso in Terra, dai racconti!!!
Il giovin signore me ne fece poi omaggio. Con religiosità, potrei dire.
Spero ancora che la sorte non vorrà punire a vita persa me e la mia famiglia per aver travasato nell'apposito secchio della monnezza...quanto avanzava (molto copiosamente) dopo il primo assaggio.
E magari costui sarà stato sfigato nella individuazione del fornitore, certo ...puo' essere....
Sta di fatto che ............io sto ancora a chiedermi quale nume malefico possa ver suggerito di fare una fatica boia per fare 'ste "cartellate" dall'architetttura impegnativa e comunque sempre orrida....quando....una gioiosa massaia del Centro Italia......giusto pe' fa' qualcosa................in pochissimo tempo ti tira fuori BANALISSIME "frappe" ...che sono duecentomila volte più leggiadre e gradevoli e raffinate di 'ste cartonate..ops no : CARTELLATE!!!