sbagli x e di grosso io sono un BORGHESE lo nacqui e lo sono ma sono anche ateo anarchico e comunista, il comunismo che porto avanti io non è una fede, ieri non ci conoscevamo per cui non sai cosa pensavo e dubito mi crederesti ma ti voglio dare credito: mai stato filosovietico, mai stato stalinista, all'inizio, da giovane forse un pò guevarista, un tantinello maoista, un pizzico leninista e a tratti trotzkysta ma da giovani si amano le barricate si sà...io non ho religioni nè laiche nè altro, capisco che tu non riesci a vederlo ma guarda hakim e renditi conto che soffri di un disturbo parallelo al suo, non riuscite a vedere nulla di quello che non vi assomiglia, tu e lui avete bisogno di credere, di seguire, di obbedire, io no è un FATTO e tu che sei un fattone dovresti capirlo
PS: come dice la coniglietta viola e le dò ragione ateismo è un termine del cazzo perchè come paganesimo sono termini coniati dalla cultura dominante, semplicemente non c'è una parola per dire che viene prima il non credere del credere ora ho trovato questo "l'ateismo forte" a cui mi associo in mancanza di meglio:
Ateismo forte
Da Wikipedia
La posizione chiamata ateismo forte (o ateismo esplicito) è quella secondo cui non esiste alcun dio (a-theos: senza dio) o alcuna forza, volontà entità, superiore. Ad essa si oppone l'ateismo debole, che è la mancanza o assenza di fede in un certo dio, senza la pretesa che questo non esista. L'ateismo forte asserisce positivamente, quanto meno, che non esiste alcun dio o divinità, e può spingersi fino a sostenere che l'esistenza di alcune o di
tutte le divinità è impossibile dal punto di vista logico.
Ad esempio, gli atei forti sostengono comunemente che la combinazione di attributi che possono essere ascritti a Dio (quello di Abramo), quali ad esempio: onnipotenza, onniscienza, onnipresenza, trascendenza, omnibenevolenza, è logicamente contraddittoria, incomprensibile, o assurda; quindi si afferma che l'esistenza di Dio è impossibile a priori. Similarmente, l'ateismo esplicito può sostenere che qualsiasi asserzione circa l'esistenza sovrannaturale è irrazionale e falsa a priori (vedi la voce: noncognitivismo teologico).
Nella condizione di ateismo forte l'esistenza si configura come una derivazione naturale di eventi del tutto legati a leggi chimiche e fisiche, e l'anima, lo spirito, la psiche non sarebbero altro che reazioni elettro-chimico-fisiche, la rielaborazione di informazioni percepite attraverso i sensi comuni. L'ateismo forte esclude ogni qualsivoglia imputazione dell'esistenza a forme diverse o superiori, come è invece evidente nelle religioni, segna l'esistenza dell'essere fissata nel tempo, e non in dimensioni atemporali, concepimento e morte, come eventi associati esclusivamente a fenomeni clinici. L'ateismo forte esclude e non concepisce in alcun modo l'intervento nell'uomo e nell'universo che lo circonda di una qualsiasi intelligenza o piano superiore. La persona è fine a se stessa. Ciò non comporta che l'ateismo forte sia estraneo ad una convivenza civile, ma piuttosto l'ateo è molto spesso dedito ad opere benevole e altruistiche proprio perché implica nel bene la sopravvivenza della specie.