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La libertà di morire

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26
freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
euvitt ha scritto:
freeweb ha scritto:

Euvitt, secondo te, i bonzi che si son dati fuoco, erano incoscienti delle leggi karmike?

posso dirti una cosa....il suicidio come voglia di non vivere è un errore....noi nasciamo per fare esperienze non per negarcele
tuttavia le leggi karmiche non sono uguali per tutti ma dipendono dalla consapevolezza e dalla coscienza individuali
per esempio il samurai che fa harakiri per il proprio onore non va incontro al karma di merda che otterrei io suicidandomi...
tuttavia il buon samurai, perdonato e scusato dalla sua cultura e dalle circostanze particolari ed ambientali....vivrà un'altra vita e incontrerà le stesse situazioni che l'hanno costretto al suicidio in quel Giappone
....ma stavolta non sarà in Giappone ma in Italia (per esempio)...e qui devi dare una risposta diversa dal suicidio

....per quanto riguarda i bonsi se la tua intenzione è quella di lottare per la libertà sei mosso dall'amore...è un altro discorso
mmmmm, può darsi, ma nelle tue stesse parole c'è il "dipende".
Perchè mai dovresti pensare che un samurai sia spiritualmente superiore a te?
E perchè mai non si dovrebbe pensare che il suicida in questione non avesse raggiunto qualche forma di illuminazione... dipende...
In fondo "il budda" non è un essere unico e rivelato, ma il traguardo di un percorso personale. Essendo, appunto, personale, le leggi karmike non sono universali.
Cmq ho capito e apprezzo quello che intendi dire.

27
Lucio Musto
Lucio Musto
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
freeweb ha scritto:
Lucio Musto ha scritto:Saltando (per ora) euvitt che sposta il discorso sul piano speculativo, brevemente, in ordine inverso:

@ stavi andando benissimo, infatti la depressione (finalmente!) viene considerata una malattia, ed una malattia grave, che può portare fino alla morte ed al suicidio. Vuoi forse dire che sta diventando epidemica? diciamolo pure, anche se con le cifre che porti non si può certo parlare di eutanasia, e le categorie che scegli sono ad usum delphini, Ma poi:
""Tenetele per voi queste opinioni (? luoghi comuni del peggior beceraggio), non è che scriverle sia un obbligo per la salute, anzi, per il contrappasso vi tirate addosso guai. E voi: tiè!
Pure superstiziosi siete...
""... davvero una pessima caduta di stile, e non è da te!
Nessuno è perfetto Lucio, ma accendere la luce davanti allo specchio, a volte fa male.
Ribadisco: chi pensa che un suicida sia un coglione e basta, forse manca di qualche tassello di comprensione dell'umana natura.
Non è che tutti sono come noi pensiamo che sia giusto essere, e questa diversità andrebbe rispettata e non disprezzata, almeno non pubblicamente, in modo da non alimentare il pregiudizio superficiale.
Mi scuso se ti sei sentito offeso o toccato, ma preferisco una sincera caduta di stile ad una forbita e mascherata parata di luoghi comuni, lanciata così, senza riflettere nemmeno un secondo.

E ora due domande, una per te e una per euvitt:

Lucio, secondo te, dove si trova ora Giuda Iscariota?

Euvitt, secondo te, i bonzi che si son dati fuoco, erano incoscienti delle leggi karmike?

rispondendo alla tua domanda diretta: Non lo so. Tu si, forse?... perché non ce lo dici?... non che ci cambi nulla, ma è una innocente curiosità.

Circa il resto. Io come sai non giudico nessuno, ma nel caso del giovane in questione, mi allineo al pensiero della Signora Pazza, e non intendo essere superficiale. Ma in nessun senso:
- non possiamo giudicare dicendo "si è suicidato perché vedeva la sua vita senza futuro" né "perché voleva aumentare la statistica in favore dei disoccupati", né "perché era malato di depressione" né per quest'altro motivo o quell'altro...

vogliamo chiuderla dicendo che "se si è suicidato avrà avuto i suoi buoni motivi!"?... ci sto.

Forse questo è un modo corretto e dignitoso di porsi, senza pretendere di andare comunque a dissezionare il cuore ed il pensiero di un giovane morto, per il quale comunque proviamo pietà. Ma questa è cosa nostra...

28
Aleister
Aleister
Viandante Storico
Viandante Storico
Libertà di darsi la morte qualora il desiderio di vita, la pulsione vitale - declinata in svariate forme - venga contraddetta. Una prospettiva in cui in ogni caso ad essere determinante è la volontà di vita. E se fosse il contrario? Se il desiderio più profondo, inconfessabile, non fosse l'in-sistere nella vita ma il ritorno all'inorganico, l'aspirazione alla reintegrazione di quello stato precedente lo stress di ogni pulsione e la tensione nel permanervi. Non essere come aspirazione fondamentale. In tal caso le varie "disgrazie" che inclinerebbero all'estinzione non avrebbero in se stesse la propria giustificazione (il fallimento nella vita) ma sarebbero vie all'emersione del desiderio fondamentale della fusione nella quiete dell'inorganico.

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freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Lucio Musto ha scritto:
freeweb ha scritto:
Lucio Musto ha scritto:Saltando (per ora) euvitt che sposta il discorso sul piano speculativo, brevemente, in ordine inverso:

@ stavi andando benissimo, infatti la depressione (finalmente!) viene considerata una malattia, ed una malattia grave, che può portare fino alla morte ed al suicidio. Vuoi forse dire che sta diventando epidemica? diciamolo pure, anche se con le cifre che porti non si può certo parlare di eutanasia, e le categorie che scegli sono ad usum delphini, Ma poi:
""Tenetele per voi queste opinioni (? luoghi comuni del peggior beceraggio), non è che scriverle sia un obbligo per la salute, anzi, per il contrappasso vi tirate addosso guai. E voi: tiè!
Pure superstiziosi siete...
""... davvero una pessima caduta di stile, e non è da te!
Nessuno è perfetto Lucio, ma accendere la luce davanti allo specchio, a volte fa male.
Ribadisco: chi pensa che un suicida sia un coglione e basta, forse manca di qualche tassello di comprensione dell'umana natura.
Non è che tutti sono come noi pensiamo che sia giusto essere, e questa diversità andrebbe rispettata e non disprezzata, almeno non pubblicamente, in modo da non alimentare il pregiudizio superficiale.
Mi scuso se ti sei sentito offeso o toccato, ma preferisco una sincera caduta di stile ad una forbita e mascherata parata di luoghi comuni, lanciata così, senza riflettere nemmeno un secondo.

E ora due domande, una per te e una per euvitt:

Lucio, secondo te, dove si trova ora Giuda Iscariota?

Euvitt, secondo te, i bonzi che si son dati fuoco, erano incoscienti delle leggi karmike?

rispondendo alla tua domanda diretta: Non lo so. Tu si, forse?... perché non ce lo dici?... non che ci cambi nulla, ma è una innocente curiosità.

Circa il resto. Io come sai non giudico nessuno, ma nel caso del giovane in questione, mi allineo al pensiero della Signora Pazza, e non intendo essere superficiale. Ma in nessun senso:
- non possiamo giudicare dicendo "si è suicidato perché vedeva la sua vita senza futuro" né "perché voleva aumentare la statistica in favore dei disoccupati", né "perché era malato di depressione" né per quest'altro motivo o quell'altro...

vogliamo chiuderla dicendo che "se si è suicidato avrà avuto i suoi buoni motivi!"?... ci sto.

Forse questo è un modo corretto e dignitoso di porsi, senza pretendere di andare comunque a dissezionare il cuore ed il pensiero di un giovane morto, per il quale comunque proviamo pietà. Ma questa è cosa nostra...
Ovviamente non lo so, ma seguendo la "logica" cristiana, se ne sta beato in paradiso, essendo stato STRUMENTO di dio per compiere la sua volontà.
I motivi per un suicidio non possono essere buoni, ma possono essere compresi e hanno in comune la disperazione di non aver soluzioni. Alcuni hanno motivazioni sociali (i bonzi), altri economiche (i disoccupati e gli imprenditori) altri ancora personali, delusioni d'amore, profonda depressione.
Mi associo alla tua pietas.

30
tulip
tulip
Viandante Storico
Viandante Storico
Aleister ha scritto:Libertà di darsi la morte qualora il desiderio di vita, la pulsione vitale - declinata in svariate forme - venga contraddetta. Una prospettiva in cui in ogni caso ad essere determinante è la volontà di vita. E se fosse il contrario? Se il desiderio più profondo, inconfessabile, non fosse l'in-sistere nella vita ma il ritorno all'inorganico, l'aspirazione alla reintegrazione di quello stato precedente lo stress di ogni pulsione e la tensione nel permanervi. Non essere come aspirazione fondamentale. In tal caso le varie "disgrazie" che inclinerebbero all'estinzione non avrebbero in se stesse la propria giustificazione (il fallimento nella vita) ma sarebbero vie all'emersione del desiderio fondamentale della fusione nella quiete dell'inorganico.

Per molti il non essere è un'aspirazione fondamentale, ma il dubbio, la paura, la non voglia , trattiene dal procurarsi la morte.
Il dubbio atroce è: perchè la vita se la morte, l'inorganico è il nostro ambiente naturale?Perchè l'ansia di vivere , di essere, di apparire se non siamo per la vita ? scratch

31
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
freeweb ha scritto:CLASSIFICA SUICIDI AGGIORNATA:
DISOCCUPATI circa 50 (stima per difetto)
PENSIONATI: almeno 20
PICCOLI IMPRENDITORI: 30
POLITICI e BANCHIERI: 0,0

Non è la prima volta che di fronte a un suicidio o una morte sfiorata per contestazione abbondano epiteti sprezzanti, superficiali e del tutto gratuiti, sembra che non conosciate nulla della natura umana a parte le contraddizioni di cui siete fieri portatori.
Il fatto che la depressione non vi ha mai sfiorato, il fatto che vi sentiate appagati perchè siete restati tra i pochi con lavoro e/o pensione, non dovrebbe darvi il diritto di esprimere pubblicamente la vostra limitatezza.
Secondo il vostro alto pensare, i banchieri e i politici sono gli unici a non essere coglioni (e non fa rima, ma a me fa rimettere leggere ste cose) di fronte a un momento disperato.

Tenetele per voi queste opinioni (? luoghi comuni del peggior beceraggio), non è che scriverle sia un obbligo per la salute, anzi, per il contrappasso vi tirate addosso guai. E voi: tiè!
Pure superstiziosi siete...
Non hai proprio capito cosa intendevo dire, ma fa nulla.

Pazza_di_Acerra ha scritto:La scelta di morire è strettamente personale, e io sono sempre allibita dalla faciloneria e superficialità con cui la si commenta.
non direi, perchè riguarda anche le persone che ci vogliono bene... parenti, amici, animali.
Non si può essere così egoisti, neanche se disperati.

32
Cenere79
Cenere79
Viandante Mitico
Viandante Mitico
Zadig ha scritto:non direi, perchè riguarda anche le persone che ci vogliono bene... parenti, amici, animali.
Non si può essere così egoisti, neanche se disperati.


Non condivido.
Egoistici e ricattatori sono piuttosto (a parer mio ovviamente) quei sentimenti
cosiddetti d'affetto e d'amore
che incatenano le persone alla vita
o a un certo tipo di vita.

33
PaperMoon
PaperMoon
Viandante Mitico
Viandante Mitico
Zadig ha scritto:
Pazza_di_Acerra ha scritto:La scelta di morire è strettamente personale, e io sono sempre allibita dalla faciloneria e superficialità con cui la si commenta.
non direi, perchè riguarda anche le persone che ci vogliono bene... parenti, amici, animali.
Non si può essere così egoisti, neanche se disperati.

La scelta, se di scelta si tratta, di morire è personale, ma, inevitabilmente, coinvolge le persone che fanno parte del nostro mondo, ci vogliano bene o meno.
Sono d'accordo sul fatto che a volte, senza conoscere le "verità" di un tale gesto di rifiuto che possiamo definire in tanti modi tra cui disperato e anche egoista, rischiamo di parlarne con superficialità

34
freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
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Zadig ha scritto:
freeweb ha scritto:CLASSIFICA SUICIDI AGGIORNATA:
DISOCCUPATI circa 50 (stima per difetto)
PENSIONATI: almeno 20
PICCOLI IMPRENDITORI: 30
POLITICI e BANCHIERI: 0,0

Non è la prima volta che di fronte a un suicidio o una morte sfiorata per contestazione abbondano epiteti sprezzanti, superficiali e del tutto gratuiti, sembra che non conosciate nulla della natura umana a parte le contraddizioni di cui siete fieri portatori.
Il fatto che la depressione non vi ha mai sfiorato, il fatto che vi sentiate appagati perchè siete restati tra i pochi con lavoro e/o pensione, non dovrebbe darvi il diritto di esprimere pubblicamente la vostra limitatezza.
Secondo il vostro alto pensare, i banchieri e i politici sono gli unici a non essere coglioni (e non fa rima, ma a me fa rimettere leggere ste cose) di fronte a un momento disperato.

Tenetele per voi queste opinioni (? luoghi comuni del peggior beceraggio), non è che scriverle sia un obbligo per la salute, anzi, per il contrappasso vi tirate addosso guai. E voi: tiè!
Pure superstiziosi siete...
Non hai proprio capito cosa intendevo dire, ma fa nulla.
Può darsi, ti chiederei dunque di spiegarmi cosa c'è da capire in questa frase
E quel Zarcone era un coglione senza coglioni (fa pure rima).
che non sia la frase stessa paro paro.
Soprattutto, Zadig, se la picchi lì nuda e cruda, senza uno straccio di riflessione. Che ti devo dire: connect tongue to brain before speaking?
E per me "fa nulla"... Mad2 ma è passata l'età della polemica spinta, quindi ti lascio solo alle tue riflessioni.

35
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
freeweb ha scritto:
Zadig ha scritto:
freeweb ha scritto:CLASSIFICA SUICIDI AGGIORNATA:
DISOCCUPATI circa 50 (stima per difetto)
PENSIONATI: almeno 20
PICCOLI IMPRENDITORI: 30
POLITICI e BANCHIERI: 0,0

Non è la prima volta che di fronte a un suicidio o una morte sfiorata per contestazione abbondano epiteti sprezzanti, superficiali e del tutto gratuiti, sembra che non conosciate nulla della natura umana a parte le contraddizioni di cui siete fieri portatori.
Il fatto che la depressione non vi ha mai sfiorato, il fatto che vi sentiate appagati perchè siete restati tra i pochi con lavoro e/o pensione, non dovrebbe darvi il diritto di esprimere pubblicamente la vostra limitatezza.
Secondo il vostro alto pensare, i banchieri e i politici sono gli unici a non essere coglioni (e non fa rima, ma a me fa rimettere leggere ste cose) di fronte a un momento disperato.

Tenetele per voi queste opinioni (? luoghi comuni del peggior beceraggio), non è che scriverle sia un obbligo per la salute, anzi, per il contrappasso vi tirate addosso guai. E voi: tiè!
Pure superstiziosi siete...
Non hai proprio capito cosa intendevo dire, ma fa nulla.
Può darsi, ti chiederei dunque di spiegarmi cosa c'è da capire in questa frase
E quel Zarcone era un coglione senza coglioni (fa pure rima).
che non sia la frase stessa paro paro.
Soprattutto, Zadig, se la picchi lì nuda e cruda, senza uno straccio di riflessione. Che ti devo dire: connect tongue to brain before speaking?
E per me "fa nulla"... Mad2 ma è passata l'età della polemica spinta, quindi ti lascio solo alle tue riflessioni.
ah no, quella frase significa proprio quello che ci leggi.
Mi riferivo ad altro che ho scritto e che non hai ben interpretato (o, almeno, così mi è sembrato leggendo il tuo intervento), ma che comunque non mi va di spiegarti.
E mi va benissimo di tornare alle mie riflessioni considerato che sarebbero parole sprecate quelle rivolte a chi dice agli altri di collegare la lingua al cervello e non lo fa per primo.
Ciao ciccio.

36
freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
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Zadig ha scritto:
freeweb ha scritto:
Zadig ha scritto:
freeweb ha scritto:CLASSIFICA SUICIDI AGGIORNATA:
DISOCCUPATI circa 50 (stima per difetto)
PENSIONATI: almeno 20
PICCOLI IMPRENDITORI: 30
POLITICI e BANCHIERI: 0,0

Non è la prima volta che di fronte a un suicidio o una morte sfiorata per contestazione abbondano epiteti sprezzanti, superficiali e del tutto gratuiti, sembra che non conosciate nulla della natura umana a parte le contraddizioni di cui siete fieri portatori.
Il fatto che la depressione non vi ha mai sfiorato, il fatto che vi sentiate appagati perchè siete restati tra i pochi con lavoro e/o pensione, non dovrebbe darvi il diritto di esprimere pubblicamente la vostra limitatezza.
Secondo il vostro alto pensare, i banchieri e i politici sono gli unici a non essere coglioni (e non fa rima, ma a me fa rimettere leggere ste cose) di fronte a un momento disperato.

Tenetele per voi queste opinioni (? luoghi comuni del peggior beceraggio), non è che scriverle sia un obbligo per la salute, anzi, per il contrappasso vi tirate addosso guai. E voi: tiè!
Pure superstiziosi siete...
Non hai proprio capito cosa intendevo dire, ma fa nulla.
Può darsi, ti chiederei dunque di spiegarmi cosa c'è da capire in questa frase
E quel Zarcone era un coglione senza coglioni (fa pure rima).
che non sia la frase stessa paro paro.
Soprattutto, Zadig, se la picchi lì nuda e cruda, senza uno straccio di riflessione. Che ti devo dire: connect tongue to brain before speaking?
E per me "fa nulla"... Mad2 ma è passata l'età della polemica spinta, quindi ti lascio solo alle tue riflessioni.
ah no, quella frase significa proprio quello che ci leggi.
Mi riferivo ad altro che ho scritto e che non hai ben interpretato (o, almeno, così mi è sembrato leggendo il tuo intervento), ma che comunque non mi va di spiegarti.
E mi va benissimo di tornare alle mie riflessioni considerato che sarebbero parole sprecate quelle rivolte a chi dice agli altri di collegare la lingua al cervello e non lo fa per primo.
Ciao ciccio.
----------------------------------------------
me ne fotto delle tue opinioni che riguardano il mio modo di relazionarmi e, soprattutto, dei tuoi non richiesti consigli.
Chiaro?
...
esatto, concordo con te e con zio Lucio: sono queste le cose che PS non riesce a capire poichè troppo affascinata dal modo di commettere quell'errore di suicidarsi. A 27 anni. Che idiota.
PS si fa infinocchiare da belle parole che, però, se ci si riflette sopra non riescono a nascondere l'assurdità di quel modo di pensare da bambino viziato.
In questa vita nulla è dovuto, proprio nulla, e quel tipo rimane un idiota pure se morto
E' vero, ciccia, non avevo letto TUTTO quello che avevi scritto, in effetti queste frasi velano una profonda riflessione, si nota il rispetto per gli altri, nonchè un'articolata argomentazione sui tratti più nascosti della natura umana.
Bravo!! Vuoi il gelato adesso? Tieni, non spiaccicartelo in fronte come l'altra volta però

37
Aleister
Aleister
Viandante Storico
Viandante Storico
tulip ha scritto:
Aleister ha scritto:Libertà di darsi la morte qualora il desiderio di vita, la pulsione vitale - declinata in svariate forme - venga contraddetta. Una prospettiva in cui in ogni caso ad essere determinante è la volontà di vita. E se fosse il contrario? Se il desiderio più profondo, inconfessabile, non fosse l'in-sistere nella vita ma il ritorno all'inorganico, l'aspirazione alla reintegrazione di quello stato precedente lo stress di ogni pulsione e la tensione nel permanervi. Non essere come aspirazione fondamentale. In tal caso le varie "disgrazie" che inclinerebbero all'estinzione non avrebbero in se stesse la propria giustificazione (il fallimento nella vita) ma sarebbero vie all'emersione del desiderio fondamentale della fusione nella quiete dell'inorganico.

Per molti il non essere è un'aspirazione fondamentale, ma il dubbio, la paura, la non voglia , trattiene dal procurarsi la morte.
Il dubbio atroce è: perchè la vita se la morte, l'inorganico è il nostro ambiente naturale?Perchè l'ansia di vivere , di essere, di apparire se non siamo per la vita ? scratch

Per tutti il non essere è aspirazione fondamentale, basta guardarsi intorno e soprattutto dentro. La "vita" è in realtà un differire la morte, subendone tuttavia la fascinazione. Ma non è questa un'apologia del suicidio, solo una constatazione fenomenologica. Ti chiedi come mai, se l'inorganico è il nostro ambiente naturale, vi sia tutta questa volontà di vivere, essere, apparire. Ma se si osserva bene, attraverso tutta questa ansia filtra e trapela, come un buco nero, l'attrazione al non esser più (ammesso si sia mai stati). Ed ancora una volta, non è il desiderio frustrato di vita a generare la morte ma il desiderio dell'inorganico a crearsi occasioni di emersione...

38
tulip
tulip
Viandante Storico
Viandante Storico
Aleister ha scritto:
tulip ha scritto:
Aleister ha scritto:Libertà di darsi la morte qualora il desiderio di vita, la pulsione vitale - declinata in svariate forme - venga contraddetta. Una prospettiva in cui in ogni caso ad essere determinante è la volontà di vita. E se fosse il contrario? Se il desiderio più profondo, inconfessabile, non fosse l'in-sistere nella vita ma il ritorno all'inorganico, l'aspirazione alla reintegrazione di quello stato precedente lo stress di ogni pulsione e la tensione nel permanervi. Non essere come aspirazione fondamentale. In tal caso le varie "disgrazie" che inclinerebbero all'estinzione non avrebbero in se stesse la propria giustificazione (il fallimento nella vita) ma sarebbero vie all'emersione del desiderio fondamentale della fusione nella quiete dell'inorganico.

Per molti il non essere è un'aspirazione fondamentale, ma il dubbio, la paura, la non voglia , trattiene dal procurarsi la morte.
Il dubbio atroce è: perchè la vita se la morte, l'inorganico è il nostro ambiente naturale?Perchè l'ansia di vivere , di essere, di apparire se non siamo per la vita ? scratch

Per tutti il non essere è aspirazione fondamentale, basta guardarsi intorno e soprattutto dentro. La "vita" è in realtà un differire la morte, subendone tuttavia la fascinazione. Ma non è questa un'apologia del suicidio, solo una constatazione fenomenologica. Ti chiedi come mai, se l'inorganico è il nostro ambiente naturale, vi sia tutta questa volontà di vivere, essere, apparire. Ma se si osserva bene, attraverso tutta questa ansia filtra e trapela, come un buco nero, l'attrazione al non esser più (ammesso si sia mai stati). Ed ancora una volta, non è il desiderio frustrato di vita a generare la morte ma il desiderio dell'inorganico a crearsi occasioni di emersione...

Io avrei dato un altro senso al buco nero, simile diciamo, ma non esattamente
Il vuoto che c'è dentro, il buco nero è l'attrazione all'essere parte di qualcosa di assoluto, eterno, infinito...non solo lo sterile non essere o il far parte dell'inorganico

Ammettiamo di non sapere di essere mai stati, come si fa a capire se si è oppure no?

39
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
freeweb ha scritto:
Zadig ha scritto:
freeweb ha scritto:
Zadig ha scritto:
freeweb ha scritto:CLASSIFICA SUICIDI AGGIORNATA:
DISOCCUPATI circa 50 (stima per difetto)
PENSIONATI: almeno 20
PICCOLI IMPRENDITORI: 30
POLITICI e BANCHIERI: 0,0

Non è la prima volta che di fronte a un suicidio o una morte sfiorata per contestazione abbondano epiteti sprezzanti, superficiali e del tutto gratuiti, sembra che non conosciate nulla della natura umana a parte le contraddizioni di cui siete fieri portatori.
Il fatto che la depressione non vi ha mai sfiorato, il fatto che vi sentiate appagati perchè siete restati tra i pochi con lavoro e/o pensione, non dovrebbe darvi il diritto di esprimere pubblicamente la vostra limitatezza.
Secondo il vostro alto pensare, i banchieri e i politici sono gli unici a non essere coglioni (e non fa rima, ma a me fa rimettere leggere ste cose) di fronte a un momento disperato.

Tenetele per voi queste opinioni (? luoghi comuni del peggior beceraggio), non è che scriverle sia un obbligo per la salute, anzi, per il contrappasso vi tirate addosso guai. E voi: tiè!
Pure superstiziosi siete...
Non hai proprio capito cosa intendevo dire, ma fa nulla.
Può darsi, ti chiederei dunque di spiegarmi cosa c'è da capire in questa frase
E quel Zarcone era un coglione senza coglioni (fa pure rima).
che non sia la frase stessa paro paro.
Soprattutto, Zadig, se la picchi lì nuda e cruda, senza uno straccio di riflessione. Che ti devo dire: connect tongue to brain before speaking?
E per me "fa nulla"... Mad2 ma è passata l'età della polemica spinta, quindi ti lascio solo alle tue riflessioni.
ah no, quella frase significa proprio quello che ci leggi.
Mi riferivo ad altro che ho scritto e che non hai ben interpretato (o, almeno, così mi è sembrato leggendo il tuo intervento), ma che comunque non mi va di spiegarti.
E mi va benissimo di tornare alle mie riflessioni considerato che sarebbero parole sprecate quelle rivolte a chi dice agli altri di collegare la lingua al cervello e non lo fa per primo.
Ciao ciccio.
----------------------------------------------
me ne fotto delle tue opinioni che riguardano il mio modo di relazionarmi e, soprattutto, dei tuoi non richiesti consigli.
Chiaro?
...
esatto, concordo con te e con zio Lucio: sono queste le cose che PS non riesce a capire poichè troppo affascinata dal modo di commettere quell'errore di suicidarsi. A 27 anni. Che idiota.
PS si fa infinocchiare da belle parole che, però, se ci si riflette sopra non riescono a nascondere l'assurdità di quel modo di pensare da bambino viziato.
In questa vita nulla è dovuto, proprio nulla, e quel tipo rimane un idiota pure se morto
E' vero, ciccia, non avevo letto TUTTO quello che avevi scritto, in effetti queste frasi velano una profonda riflessione, si nota il rispetto per gli altri, nonchè un'articolata argomentazione sui tratti più nascosti della natura umana.
Bravo!! Vuoi il gelato adesso? Tieni, non spiaccicartelo in fronte come l'altra volta però
bono il gelato, grazie!
E stai tranquillo: il mongolino d'oro non te lo tocco, è tutto tuo e solo tuo.

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freeweb
freeweb
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
Zadig ha scritto:bono il gelato, grazie!
E stai tranquillo: il mongolino d'oro non te lo tocco, è tutto tuo e solo tuo.
Lo venderò per pagarti un corso di grafia non patetica, molto meglio del corso di mirror climbing che insisti a voler frequentare nonostante la media da trota

41
Zadig
Zadig
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
freeweb ha scritto:
Zadig ha scritto:bono il gelato, grazie!
E stai tranquillo: il mongolino d'oro non te lo tocco, è tutto tuo e solo tuo.
Lo venderò per pagarti un corso di grafia non patetica, molto meglio del corso di mirror climbing che insisti a voler frequentare nonostante la media da trota
ma allora sei pure generoso!
Beh, apprezzo il regalo anche se so bene che, in ogni caso, le tue ideologie scontate e da due soldi non le paghi perchè le trovi dentro le patatine.

42
Top-man
Top-man
Viandante Affezionato
Viandante Affezionato
ps ha scritto:" La libertà di pensiero è anche la libertà di morire" Norman Zarcone

Norman Zarcone si è ucciso a 27 anni buttandosi dal balcone della sua università a Palermo perchè sentiva di non avere un futuro, vedendo troppe ingiustizie, e ha preferito scegliere la morte piuttosto che la vita
Mi chiedo allora se la vita vale comunque la pena viverla anche se non si ottieme almeno la speranza di avere quello che si vuole o il segreto sta nel rendersi flessibili o se la morte può essere comunque una scelta di vita.
In tempi di suicidi per i soldi mi pare che la questione sia importante da capire o forse siamo solo diventati meno forti davanti alle avversità, prigionieri dell'avere piuttosto che dell'essere.
O forse ci manca la spiritualità che ci sostenga nelle difficoltà?


«Ducunt volentem fata, nolentem trahunt» (Seneca)
Il destino guida chi lo accetta, e trascina chi è riluttante

Forse questa frase di Seneca è stata male interpretata. Cmq lo stoicismo potrebbe portare anche a gesti estremi come la morte.

Non si capisce cosa avrebbe di spirituale il togliersi la vita.

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