Admin@ ha scritto:
Ma scusate: cos'è sta storia di chiudere e sbattere porte coinvolgendo tutti i redattori? A me pare che ultimamente ci siamo messi abbastanza d'impegno tutti, è perfino ricomparso un forumista che non scriveva qui da tempo. Dunque chi sarebbe che non abbia "fatto i fatti"? Se qualcuno si è stufato, peggio per lui ma non dia dell'inetto agli altri o interviene il sindacato!

E mò continuate tra voi!

BigBossStigazzi ha scritto:.....basta...lascio anch'io, chiudete tutto e spegnete la luce.

(con affetto)

Lucio Musto ha scritto:posso... senza pericolo di strascichi apocalittici?...

Gradisco molto questo genere di ironia gentile, senza maldicenza o vilipendio di nessuno, senza acredine, senza insulto (giustificato o meno non conta)

Grazie. E' piacevole leggervi

Lucio Musto ha scritto:

Gradisco molto questo genere di ironia gentile, senza maldicenza...

heliandros ha scritto:

Lucio Musto ha scritto:

Gradisco molto questo genere di ironia gentile, senza maldicenza...

Spero ardentemente di non rientrare in quest'apprezzamento.

Buongiorno

Lucio Musto ha scritto:@ eliandros.
secondo il mio personale giudizio le battute che pubblichi sono tutte assolutamente accettabili;
forse qualcuna meno arguta ed esilarante delle altre, e potresti epurarle, ma esclusivamente per elevare il livello qualitativo del tuo intervento.
Ma ripeto, si tratta solo di giudizio personale ed assolutamente gratuito.
Non replico solo perché non trovo nulla da aggiungere. Avrai capito che questo è un ramo dell'ironia in cui non sono certo ferrato!

heliandros ha scritto:

Lucio Musto ha scritto:@ eliandros.
secondo il mio personale giudizio le battute che pubblichi sono tutte assolutamente accettabili;
forse qualcuna meno arguta ed esilarante delle altre, e potresti epurarle, ma esclusivamente per elevare il livello qualitativo del tuo intervento.
Ma ripeto, si tratta solo di giudizio personale ed assolutamente gratuito.
Non replico solo perché non trovo nulla da aggiungere. Avrai capito che questo è un ramo dell'ironia in cui non sono certo ferrato!

Questo ramo di "ironia" si chiama da 2500 anni (a spanne) satira, che per sua natura non deve preoccuparsi di essere gentile né di evitare la maldicenza. Io IN QUESTO CONTESTO pratico serenamente la perfidia e la maldicenza - come da titolo della mia rubrica - e non mi pongo problemi in merito.

Sul fatto che alcune battute possano essere, a giudizio tuo e di chicchessia, meno argute ed esilaranti di altre, mi sembra normalissimo: non sono Michele Serra nè Lia Celi, ma solo Heliandros. Però non epuro nulla, anche perché non esistono parametri al riguardo: quelle che non sono piaciute a te, potrebbero aver divertito altri.

Saluti


Ps x Yale: appunto. ;-)

Lucio Musto ha scritto:

heliandros ha scritto:

Lucio Musto ha scritto:@ eliandros.
secondo il mio personale giudizio le battute che pubblichi sono tutte assolutamente accettabili;
forse qualcuna meno arguta ed esilarante delle altre, e potresti epurarle, ma esclusivamente per elevare il livello qualitativo del tuo intervento.
Ma ripeto, si tratta solo di giudizio personale ed assolutamente gratuito.
Non replico solo perché non trovo nulla da aggiungere. Avrai capito che questo è un ramo dell'ironia in cui non sono certo ferrato!

Questo ramo di "ironia" si chiama da 2500 anni (a spanne) satira, che per sua natura non deve preoccuparsi di essere gentile né di evitare la maldicenza. Io IN QUESTO CONTESTO pratico serenamente la perfidia e la maldicenza - come da titolo della mia rubrica - e non mi pongo problemi in merito.

Sul fatto che alcune battute possano essere, a giudizio tuo e di chicchessia, meno argute ed esilaranti di altre, mi sembra normalissimo: non sono Michele Serra nè Lia Celi, ma solo Heliandros. Però non epuro nulla, anche perché non esistono parametri al riguardo: quelle che non sono piaciute a te, potrebbero aver divertito altri.

Saluti


Ps x Yale: appunto. ;-)

senz'altro d'accordo su tutto quello che dici.

Ho usato l'espressione generica "ramo di ironia" perché personalmente faccio distinzione fra satira e sarcasmo gratuito ed insolente, ma se per te le cose si equivalgono non ho nulla da eccepire, l'importarsi è capirsi sull'accezione che diamo alle parole.

Lucio Musto ha scritto:io invece direi che è sempre gratuita, proprio perché ingiusta. Infatti, come tu stesso sottolinei, mette in evidenza solo gli aspetti grotteschi o irride il potere, ma solo in alcune sue manifestazioni, facendo apparire come totalmente negativo ciò che lo è solo in parte, a volte una parte minima.
Ed è questa iniquità che mi disgusta

marimba ha scritto:*

Provo per una volta ad affrontare un argomento in modo serio. Lo stimolo mi viene da considerazioni che sento frullare in giro, circa l'utilità ed il senso della satira. Ciò evidentemente si connette col compito che maggiormente svolgo in questo forum, che come qualcuno saprà riguarda appunto questo tema.
Satira in senzo lato, magari etimologico. Ossia un piatto di portata saturo di ogni tipo di cibo, più o meno gradevole ma dai sapori forti. E quindi ironia, derisione dileggio, sarcasmo, ma anche grassocce futilità purchè divertenti o perlomeno stimolanti.

Ecco, tutto ciò serve davvero, oltre a gratificare chi ne è autore e qualche lettore dai gusti non sempre raffinati?  
Prima di tutto bisognerebbe chiedersi se la satira è riuscita, se ha centrato davvero il tema, presentandolo in modo magari caricaturale ma sintetico, icastico. Ammettiamo per generosa ipotesi che sia così. Ma anche in questo caso qualcuno potrebbe storcere il naso. "Non è così che si combatte un avversario...", "non è dignitoso indulgere ad approcci grossolani... " et similia.
 
Sulla prima obiezione, che per comodità chiamerei "di sinistra", ci sarebbe da decidere se la satira sia uno strumento di battaglia politica contro un avversario. Secondo me no. E' uno strumento adatto non per infangare o deridere qualcuno, ma per sottolineare come quel qualcuno si infanghi e si copra di ridicolo da solo. Se poi da questo ne nasce anche un minimo apporto ad una battaglia civile, diciamo che è un effetto collaterale.
La satira non ha per obiettivo una parte politica, ma dei concetti astratti, come il potere, la vanità, la prepotenza, l'arroganza, l'ottusità, l'infingardaggine... tutte voci che non hanno colore, ma sono diffusamente distribuite in ogni ambito della società.

L'obiezione "di destra", quella sulla volgarità o sulla pesantezza del messaggio satirico, ha un retropensiero etico che nasconde un retro-retropensiero a mio avviso ipocrita. E cioè l'idea che tutto sommato il potere, qualunque esso sia, è una garanzia di stabilità e quindi va mantenuto. Le voci critiche, non che le si voglia soffocare, per carità, ma un po' di stile, di decenza...
E' ovvio che la risposta a queste argomentazioni non può non essere che pecoreccia, come quelle che si danno nello spazio a ciò destinato e che quindi qui mi astengo dal dare.

Ci sarebbe poi da valutare sia la varie modalità di fare satira, che gli effetti, i risultati su chi ne fruisce. Ma a questo punto l'ho fatta anche troppo lunga. Chi desidera continuare il discorso, si faccia avanti. Se no il polpettone può benissimo terminare qui. 

heliandros ha scritto:

Lucio Musto ha scritto:io invece direi che è sempre gratuita, proprio perché ingiusta. Infatti, come tu stesso sottolinei, mette in evidenza solo gli aspetti grotteschi o irride il potere, ma solo in alcune sue manifestazioni, facendo apparire come totalmente negativo ciò che lo è solo in parte, a volte una parte minima.
Ed è questa iniquità che mi disgusta

Quindi ti disgusta la satira: e allora cosa ci trovi di "accettabile" nelle mie battute, di grazia?

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