@fragolina
Dunque...partirei dalla citazione di un brano di Paolo:
"La creazione in attesa anela alla rivelazione dei figli di Dio: se fu assoggettata alla vanità - non che l'abbia voluto, ma a causa di colui che ve l'ha sottomessa - è con la speranza di essere essa stessa liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio. Noi sappiamo infatti che tutta la creazione fino ad oggi geme nei dolori del parto. E non è sola; anche noi, che possediamo le primizie dello Spirito, gemiamo interiormente nell' attesa della redenzione del nostro corpo" (Rom. 8,19-23).
Ovviamente queste sono le parole di un "mistico"...ed è difficile comprendere esattamente cosa vogliano significare. Ma è importante la frase "la creazione geme nei dolori del parto"...in questo io ci leggo proprio "il processo evolutivo"...poichè che cosa è il processo evolutivo se non il modo attraverso il quale l'universo "partorisce" le sue forme di vita?
In effetti io penso proprio quello che pensa Paolo...e cioè che "il processo evolutivo" è come un "parto" attraverso il quale l'universo (cioè dio in quanto forma suprema di energia) genera dei "propri figli" sempre più evoluti...dei "figli di dio". Certo...tutto va letto oltre il linguaggio simbolico di Paolo e calato nel linguaggio della fisica del creato. L'evoluzione è come un parto che dura miliardi di anni...il risultato del parto sarà una creatura in grado di cogliere la vera essenza di dio, cioè l'essenza della energia che pervade tutto l'universo e che lo muove, in grado di cogliere tutte le forme e gli stati di energia di cui dio è composto. E questo non può che avvenire attraverso la massa...cioè particolari stati di materia sempre più evoluti e complessi. Giacchè non esiste energia senza materia e viceversa.
Quindi l'evoluzione è la gestazione...è il "parto" di cui parla Paolo.Noi homo sapiens è come se fossimo un feto al quinto mese di gravidanza...cioè un livello intermedio. Imperfetti e intermedi....e siamo in grado di cogliere solo alcuni aspetti.
Ad esempio...le onde elettromagnetiche. Esistono da sempre nell'universo ed esistevano anche quando c'erano i dinosauri. Ma i dinosauri non erano in grado di percepirle e usarle per comuncare a distanza. L'uomo si. Noi le usaimao e possiamo parlare con un altro uomo che si trova in australia. Una scimmia o un dinosauro penserebbe che è una magia
No. E' solo che il nostro cervello è in grado di cogliere e sfruttare quella forma di energia che esiste nell'universo da sempre....ma che aspettava il nostro cervello per poter essere capita e utilizzata.
Ipotizziamo per un attimo di calarci nei panni di un rettile o di una scimmia. Vedremmo l'universo in un certo modo...molte cose non le vedremmo. Non vediamo la musica, la matematica, l'energia nucleare, gli aerei, l'amore....non vediamo nulla di tutto ciò, perchè il nostro cervello non ce lo consente.
Ora...torniamo a calarci nei nostri panni di homo sapiens. Il nostro cervello è appena un pò più evoluto di quello della scimmia...quindi riusciamo a cogliere di più dell'universo (ad esempio l'energia elettromagnetica). Ma secondo il principio del rasoio di Occam, esistono altre infinte forme di energia che il nostro cervello non è capace di cogliere...che nemmeno vede. E che pensiamo siano "magia". Il mondo "soprannaturale o spirituale" - ad esempio - è uno di questi stati di energia. Alcuni mistici lo colgono e lo hanno colto...perchè evidentemente avevano e hanno un cervello tale da poterlo cogliere.
Ma...e dico ma...non è affatto detto che l'ipotetico "supermammifero" (cioè il livello evolutivo successivo al nostro) sia la fine della catena evolutiva. L'universo vivrà per altri miliardi di anni...ed esistono "stati dell'energia" che noi nemmeno immaginiamo. Esistono già tra noi, ma non li vediamo perchè il nostro cervello non ce li fa vedere. Questi "stati di energia" potranno essere colti e vissuti pienamente da specie più evolute che verranno dopo di noi...in un perenno processo di "parto" dell'universo, della creazione...per creare delle creature in grado di cogliere sempre più la vera essenza di dio...e cioè l'energia che muove l'universo.
Da cosa la deduco? Guardandomi indietro. L'evoluzione è nata dal sasso...ed è giunta fino a noi. La stato di energia che può cogliere un sasso...è molto inferiore agli stati di energia che possiamo cogliere col nostro cervello. Bè....è molto probabile che la stessa differenza che c'è tra noi e un sasso, ci sarà anche tra noi e chi verrà dopo di noi...tra 200 milioni di anni....tra 500 milioni di anni....tra un miliardo di anni.
E per tornare a Gesù Cristo. Immaginiamo che lui sia effettivamente un "prototipo" di una specie più evoluta della nostra....immaginiamo la sua difficoltà nel comunicarci ciò che lui vede. Sarebbe come per noi tentare di spegare la matematica ad una scimmia. Possiamo spiegargliela solo usando il suo stesso linguaggio...cioè quello delle scimmie. L'unico che una scimmia possa comprendere. Con la certezza che capiranno un millesimo di ciò che comunichiamo. Lo stesso può aver fatto Gesù con noi.....immaginiamo la sua difficoltà nel raccontarci gli stati di energia che lui praticava e vedeva comunemente (miracoli?) attraverso il nostro linguaggio e i nostri strumenti cognitivi...che per lui erano rozzi e primitivi (esattamente come sono rozzi e primitivi per noi quelli di una scimmia).