Tuttavia può accadere che lo stato d'allarme e attivazione non corrisponda un pericolo reale da fronteggiare e risolvere e che l'ansia si trasformi in una sproporzionata o irrealistica preoccupazione, divenendo un elemento di disgregazione della personalità.
Quando ciò accade la persona tende a sviluppare varie tipologie di comportamento, in genere di tipo patologico, al fine di tenere sotto controllo le forti angosce che la attanagliano continuamente. La più comune è il comportamento di evitamento, attraverso il quale la persona evita volontariamente e ripetutamente il contatto con la fonte d'ansia, alimentando in maniera sempre maggiore la paura verso di essa ed arrivando nei casi più gravi a perderne la consapevolezza. A questa dinamica comportamentale, se ne associa una cognitiva caratterizzata da autosvalutazione costante e sovrastima dei compiti ansiogeni, valutando in modo irrealistico e irrazionale la realtà, per esempio equiparando il giudizio circa la riuscita o meno di un compito come un giudizio globale sulla persona o catastrofizzando, ovvero sopravvalutando la situazione esterna fino al punto di convincersi che è qualcosa di incontrollabile e sentirsi sopraffatto da essa come di fronte ad un cataclisma.
Questa condizione può essere un elemento relativamente stabile della personalità, oppure fare irruzione nel quotidino in modo improvviso. Nel primo caso si parla di ansia di tratto, nel secondo di ansia di stato. Chi possiede un tratto di ansia manifesta un atteggiamento comportamentale che rispecchia la modalità con cui egli tende a percepire come minacciosi determinati stimoli e situazioni ambientali cioè si relaziona ad ogni esperienza secondo modalità ansiose e adottando strategie di evitamento, facendo si che l'ansia e il suo evitamento siano elementi caratterizzanti della sua personalità. L'ansia di stato invece si manifesta come una interruzione del continuum emozionale, cioè provoca una rottura nell'equilibrio emotivo della persona.
Questa è la situazione da un punto di vista descrittivo. Ma cosa innesca il processo? cosa lo rinforza? cosa lo spezza?
Come si gestisce realisticammente una situazione d'ansia?
Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni e le vostre esperienze?