Caciocavallo
Composto da cacio (formaggio) e cavallo: perché aveva la sagoma di un cavalluccio o perché le forme si conservano a cavallo di un’asta orizzontale.
Certosa
Dalla Certosa di Pavia, nelle cui vicinanze sorgevano gli stabilimenti dell’azienda produttrice (da cui anche il certosino). Il legame con la certosa liquore e i frati certosini è solo indiretto.
Fontina
Da località dette Fontines o Fontin in Valle d’Aosta, anche se l’origine non è certa. Ma non dal fatto che fonde con facilità.
Gorgonzola
Dall’omonimo comune nella provincia di Milano dove veniva inizialmente prodotto.
Gruviera
Dalla località Gruyère nel cantone svizzero di Friburgo.
Mascarpone
Da mascherpa, termine lombardo, contaminato da “scarpa”, per indicare la crema di latte.
Mozzarella
Due possibilità: perché realizzata con smozzature, pezzi “strappati” dall’insieme del caglio, o perché mozzata, cioè legata nel mezzo.
Robiola
Dalla voce lombarda robiola, “formella rotonda”.
Provola
Da pruvatura o pruvula, cioè “prova”: secondo la tradizione veniva fatto assaggiare ai componenti del capitolo religioso del monastero di S. Lorenzo in Capua (Caserta).
Scamorza
Da scamozzare, parola abruzzese, ossia “togliere una parte”: il formaggio viene diviso in due porzioni diseguali, strozzato con due dita usate a mo’ di forbice.
Stracchino
Dalla voce dialettale stracco per “stanco”, in quanto prodotto con latte di vacche stanche per la transumanza al fondovalle dopo l’alpeggio estivo.
Conoscete la storia di altri nomi di cibi?