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Intolleranza, anti-democraticità e monoteismo

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victorinox
victorinox
Viandante Residente
Viandante Residente
I tre grandi monoteismi, ovvero l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam, contengono a mio avviso messaggio che si prestano a nutrire derive intolleranti e anti-democratiche.
Per tutte è tre le religioni vale l'idea che Dio è uno e una la vera fede. Ne consegue quindi che tutti gli altri sono in errore, e che la leggittimità della loro scelta libera è messa in discussione.
Islam e Cristianesimo poi, prevedono inviti al proselitismo, cioè invitano a tentare di imporre in vari modi il proprio credo.
Nell'Ebraismo questo elemento non è presente, ma lo è l'idea di patto di elezione. Anche se prevale l'interpretazione secondo cui l'elezione non è avvenuta per merito, l'idea stessa presuppone per se in virtù del patto un ruolo diverso rispetto agli altri popoli.
Per Islam e Cristianesimo è poi presente l'idea di ortodossia, cioè l'idea percui la verità è una ed è dogma. Nell'Ebraismo questa è assente, anzi la discussione sulla fede è un precetto, ma è presente l'idea di ortoprassi finalizzata alla sepatratezza. In quanto eletto il popolo in virtà del patto deve evitare di mescolarsi ad altri, mantenendosi separato.
Questa idea rimanda all'idea di un solo popolo in una sola terra sotto un unico governo, comune anche all'Islam. Ne cosegue una commistione di politica, fede e gestione della società di cui ben abbiamo visto gli effetti nelle interpretazioni estremistiche di questi credo.

Possiamo quindi ritenere i tre grandi monoteismi potenzialmente intolleranti e anti-democratici?
Come conciliare questi precetti con altre norme morali previste orientate alla solidarietà tra gli uomini e all'uguaglianza?

Intolleranza, anti-democraticità e monoteismo 2010_21236_53655

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xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
E' un vero peccato per te....esimio professore...che Israele sia l'unica DEMOCRAZIA del nord africa e del medio oriente SGHIGNAZZARE

Ed è anche un vero peccato che le nazioni "cristiane" siano le uniche in cui ci sia una DEMOCRAZIA sviluppata.

Per esempio in Corea del Nord, che tutti sanno (tranne te) che è ATEA, c'è il monoteismo del PARTITO SGHIGNAZZARE ma non mi sembra che ci sia democrazia SGHIGNAZZARE

A volte mi guardo costernato tra me e me..................e mi chiedo dove cazzo hanno studiato certi personaggi da circo SGHIGNAZZARE al CEPU? No. Alla scuola del partito SGHIGNAZZARE

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Ostap Bender
Ostap Bender
Moderatore
Moderatore
xmanx ha scritto:E' un vero peccato per te....esimio professore...che Israele sia l'unica DEMOCRAZIA del nord africa e del medio oriente SGHIGNAZZARE

Ed è anche un vero peccato che le nazioni "cristiane" siano le uniche in cui ci sia una DEMOCRAZIA sviluppata.

Per esempio in Corea del Nord, che tutti sanno (tranne te) che è ATEA, c'è il monoteismo del PARTITO SGHIGNAZZARE ma non mi sembra che ci sia democrazia SGHIGNAZZARE

A volte mi guardo costernato tra me e me..................e mi chiedo dove cazzo hanno studiato certi personaggi da circo SGHIGNAZZARE al CEPU? No. Alla scuola del partito SGHIGNAZZARE

Poiché non riuslta da nessuna parte che Victorinox abbia studiato a scuole di partito, e che tu non perdi il vizio di bollare chi non la pensa come te, un cartellino giallo è il minimo che ti possa capitare. Rimane valida l'esortazione a piantarla con certi comportamenti.

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
xmanx ha scritto:E' un vero peccato per te....esimio professore...che Israele sia l'unica DEMOCRAZIA del nord africa e del medio oriente SGHIGNAZZARE

Ed è anche un vero peccato che le nazioni "cristiane" siano le uniche in cui ci sia una DEMOCRAZIA sviluppata.

Per esempio in Corea del Nord, che tutti sanno (tranne te) che è ATEA, c'è il monoteismo del PARTITO SGHIGNAZZARE ma non mi sembra che ci sia democrazia SGHIGNAZZARE

A volte mi guardo costernato tra me e me..................e mi chiedo dove cazzo hanno studiato certi personaggi da circo SGHIGNAZZARE al CEPU? No. Alla scuola del partito SGHIGNAZZARE


Io ci andrei cauta a definire Israele una democrazia, considerato quello che accade da quelle parti.
Lo stato d'Israele è stato fondato da Sionisti. Il Sionismo è nato quando la chiusura dei ghetti ha posto il problema della mescolanza, sullo sfondo dei movimenti romantici d' impronta nazionalistica. Di fronte alla possibilità di "mescolarsi", i Sionisti hanno estremizzato il precetto della separatezza traducendolo nel motto: un solo Dio, un solo Popolo e una sola Nazione. Uno dei principi della democrazia è la neutralià dello stato verso le varie fedi dato che in una democrazia ogni cittadino senza differenze di credo è uguale nei confronti della legge.
Israele quindi non mi sembra molto democratico. sadness

Per quanto riguarda gli stati cristiani c'è molto da dire, ma occorre non guardare soltanto al presente. Gli stati a cui tu ti riferisci oggi sono democrazie laiche. Quando erano stati cristiani non erano democrazie. Al di la delle strutture di potere storiche, si tratta di una contraddizione logica.

Confondi lo stato laico con quello ateo, senza accorgerti che è lo stato ateo ad essere nei fatti uno stato religioso. In stati come la Corea che tu citi, lo stato professa un creto in modo totalitario, soltanto, questo credo non è Dio ma il Partito... o meglio il Partito è Dio.

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hakimsanai43
hakimsanai43
Viandante Storico
Viandante Storico
no
Perchè il Cristianesimo italiano cos'è?

Non è un Partito politico?

Il vero nome dovrebbe essere Partito Nazional Cattolico.

pat

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Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
Viandante Storico
discussione appena affrontata altrove:

l'errore sta nel salto di tempo tra realtà antropologico-religiosa dell'antichità e tempi moderni;
nel frattempo, il senso della maggior parte dei concetti contemplati in quelle statuizioni è completaente cambiato, e applicare retrospettivamente nozioni omologate di popolo, nazione, religione, stato, ecc... induce in grossolani errori;

le religioni monoteiste sono nate e cresciute in un contesto rurale, proprietario, patriarcale, tribale e pertanto autoritario, a cui hanno fornito legittimazione sacralizzata;
ma poi, ognuna a modo proprio, si sono evolute assieme alle società in cui sono fiorite, ad integrare li rispettvi ambiti sociali che mutavano.

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xmanx
xmanx
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Senti ninfetta gattina Israele è uno stato in guerra permanente....circondato da stati che lo vorrebbero cancellare dalla cartina geografica con i carri armati. Forse ti è sfuggito questo piccolo particolare SGHIGNAZZARE

E forse ti è sfuggito anche che in Israele (che è l'unico stato in cui sia largamente diffuso l'ebfraismo come religione) ci sono libere elezioni SGHIGNAZZARE e che il potere politico si conquista attraverso libere elezioni con le quali i cittadini scelgono la linea politica.

E forse ti è sfuggito anche il fatto che in Israele vivono anche cristiani e mussulmani....e forse ti è sfuggito anche che in Israele c'è la Terra Santa per i cristiani i quali possono praticare liberamente il loro culto. E forse ti è sfuggito anche che Gerusalemme è citta santa anche per i mussulmani i quali possono praticare liberamente il loro culto.

E forse non sai che uno stato totalitario - se fosse davvero totalitario e volesse imporre l'ebraismo - avrebbe chiuso da un pezzo i centri di culto cristiani e mussulmani.

Ora, mia cara, possiamo certamente dire che Israele soffre di una sindrome da "accerchiamento" (tra l'altro ampiamente giustificata) che intacca in uqalche modo la sua democrazia......ma possiamo affermare senza ombra di dubbio che Israele è una nazione libera e democratica. C'è libertà di stampa e di pensiero, c'è libertà di parola e di aggregazione.

Certo, mia cara, non ti puoi aspettare che qualcuno cerchi di forzare il blocco navale su Gaza e che Israele non reagisca. Questo non te lo puoi aspettare....anche se Israele è una democrazia. E sai perchè? Perchè da Gaza lanciano razzi contro Israele...e Hamas ha sempre dichiarato che l'unico israeliano da loro benvoluto è l'israeliano morto.

Per quanto riguarda il cristianesimo....mia cara, il cristianesimo ha 2000 anni di storia. E' passato attraverso l'impero romano, il medioevo e il feudalesimo, attraverso i grandi stati nazione d'europa e le monarchie, attraverso la rivoluzione francese e quella americana. Attraverso il fascismo e l'antifascimo e la Resistenza.
PEr cui dire che il cristianesimo è portatore di un sistema politico antidemocratico è una delle più grandi assurdità che si possano mai dire. E che solo un profondo ignorante può affermare.

Ah, per tua informazione...l'unico "stato cristiano" della storia - intendendo con questo una teocrazia - è stato lo Stato Vaticano. In tutti gli altri stati e in tutte le epoche storiche, il potere religioso cristiano era separato dal potere politico. C'era il RE e c'era anche il PAPA. Cioè...l'autorità politica era separata dall'autorità RELIGIOSA. Autorità politica e religiosa erano separate.

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
hakimsanai43 ha scritto: no
Perchè il Cristianesimo italiano cos'è?

Non è un Partito politico?

Il vero nome dovrebbe essere Partito Nazional Cattolico.

pat

Ah... in temini concreti si.
In termini giuridici no.

xmanx ha scritto:Senti ninfetta gattina Israele è uno stato in guerra permanente....circondato da stati che lo vorrebbero cancellare dalla cartina geografica con i carri armati. Forse ti è sfuggito questo piccolo particolare SGHIGNAZZARE



No X, Israele è uno stato in guerra permanente con altri stati che lui vorrebbe cancellare.
Israele è nato nel 1948 quando gli inglesi se ne sono andati alla fine del Mandato, per decisione delle potenze occidentali afflitte da senso di colpa post bellico. Di fatto forze esterne hanno deciso di assegnare un territorio occupato da altri dalla distruzione del Tempio di Tito ad un popolo che non abitava lì da allora ( data di inizio della diaspora). Aggiungici che tale popolo era retto da sionisti, cioè da fautori del nazionalismo religioso e immagina chi può avere come obiettivo primario politico cancellare chi.
Sto semplificando per spiegarmi rapidamente, ma credimi non sto mistificando nulla.

E forse ti è sfuggito anche che in Israele (che è l'unico stato in cui sia largamente diffuso l'ebfraismo come religione) ci sono libere elezioni SGHIGNAZZARE e che il potere politico si conquista attraverso libere elezioni con le quali i cittadini scelgono la linea politica.

E che linea politica .....

E forse ti è sfuggito anche il fatto che in Israele vivono anche cristiani e mussulmani....e forse ti è sfuggito anche che in Israele c'è la Terra Santa per i cristiani i quali possono praticare liberamente il loro culto. E forse ti è sfuggito anche che Gerusalemme è citta santa anche per i mussulmani i quali possono praticare liberamente il loro culto.

E forse non sai che uno stato totalitario - se fosse davvero totalitario e volesse imporre l'ebraismo - avrebbe chiuso da un pezzo i centri di culto cristiani e mussulmani.


X, un conto è concedere di praticare un pellegrinnaggio , cosa peraltro tutt'altro che semplice come tu dici. Un altra è vedersi accordati pari diritti e pari dignità a chi condivide con loro il diritto di possedere quei luoghi e praticarvi il proprio culto nello stesso modo, ma senza l'appoggio americano. Pensa ai Palestinesi per un secondo.


P.s.
Litighiamo dici? nonvolevo

9
NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Magonzo ha scritto:discussione appena affrontata altrove:

l'errore sta nel salto di tempo tra realtà antropologico-religiosa dell'antichità e tempi moderni;
nel frattempo, il senso della maggior parte dei concetti contemplati in quelle statuizioni è completaente cambiato, e applicare retrospettivamente nozioni omologate di popolo, nazione, religione, stato, ecc... induce in grossolani errori;

le religioni monoteiste sono nate e cresciute in un contesto rurale, proprietario, patriarcale, tribale e pertanto autoritario, a cui hanno fornito legittimazione sacralizzata;
ma poi, ognuna a modo proprio, si sono evolute assieme alle società in cui sono fiorite, ad integrare li rispettvi ambiti sociali che mutavano.

Verissimo.
Ma tali idee fanno parte anche oggi di quei credo nella loro interpretazione ortodossa e non possono venire modificate in quanto costituiscono dei nuclei di fede.
Quindi? scratch

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Aleister
Aleister
Viandante Storico
Viandante Storico
Un tema interessante e complesso quello proposto da victorinox. Purtroppo fondato su un equivoco teologico che ne vanifica gli sviluppi. Il cristianesimo non è un monoteismo. Il Dio del cristianesimo è unico ma non è solo, la sua "unicità" è quella di una comunione inclusiva dell'alterità e non esclusiva. Infatti il Dio del cristianesimo è trinitario o meglio triunitario. La sua unità non è monolitica, fissa, ma mossa, articolata. L'Uno non è tale senza l'altro, il Padre senza il Figlio nell'unitas spiritus e l'identità di ciascuna persona triunitaria è tale da non poter essere se stessa se non in comunione con le "altre" in un solo Amore costitutivo l'essenza, l'ousìa (come direbbero i Padri greci) divina. Esattamente il contrario del concetto di individuo - caricatura della persona ad immagine di Dio - in cui l'identità è guadagnata per opposizione ad ogni alterità. Non a caso Meister Eckhart definiva Dio come "negatio negationis", superamento di quella negazione che ciascuna creatura è rispetto e contro le altre, e Cusano ne parlava come il Non-Aliud, il Non-Altro, l'unità dialettica come comunione. E' un tema difficilissimo, che le teste svuote del forum non credo possano minimamente affrontare a meno di non essere in possesso di una seria preparazione teologica, riducendolo sicuramente a bagarre di blateramenti infondati. Forse da affrontare dopo una lettura attenta di opere come quella di Erik Peterson: "Il monoteismo come problema politico" (splendida replica alla teologia politica di Carl Schmitt), fondamentale per approcciare con sensatezza e rigore le suggestioni da te proposte e non mandare tutto in vacca. Ma forse sarebbe meglio rinunciare....

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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
...Abbiamo una grande occasione, quella di vedere l'esperimento monoteistico contemporaneamente in ere diverse i tre monoteismi (che derivano dal medesimo ceppo: Mosè) vivono tre periodi diversi sulla base della loro età: il cristianesimo ha duemila anni, l'islam ha come anno zero il 622 dopo cristo (quindi il 2006 per loro era il 1426 avendo l'anno più corto) e l'ebraismo ha come anno zero il 3760 BC per cui gli ebrei sono nel 5772.

CONSIDERANDO che gli arabi stanno facendo molti meno danni del cristianesimo nel 1400 e rotti e che i fanatici religiosi ebrei considerando hitler l'anticristo si ritengono in diritto di considerarsi in paradiso...dieri che prima si abbandona collettivamente questa merda di monoteismo prima ci salviamo...andando avanti così non può che andare sempre peggio fino all'apocalisse finale che ci coglierà mentre siamo intenti ad espletare le nostre funzioni biologiche primarie!!

@aleister è veramente patetico vederti starnazzare sentenze su ogni cosa, perchè non stai nella tua torre d'avorio invece di mostrarti alle povere teste del forum come le hai chiamate? Svuote? ma vaccagare và!

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Candido
Candido
Viandante Storico
Viandante Storico
Che possa esistere un unico Dio e non un'accozzaglia di divinità tribali mi pare tutto sommato idea ragionevole, l'unico piccolissimo problema sarebbe poi quello di assegnare delle caratteristiche a quest'unico Dio, caratteristiche dalle quali derivano una marea di conseguenze, più o meno devastanti per il genere umano. Ma non "necessariamente"...

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BigBossStigazzi
BigBossStigazzi
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
...se qualcosa può andar male lo farà...prima legge di murphy

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Aleister
Aleister
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BigBossStigazzi ha scritto:...Abbiamo una grande occasione, quella di vedere l'esperimento monoteistico contemporaneamente in ere diverse i tre monoteismi (che derivano dal medesimo ceppo: Mosè) vivono tre periodi diversi sulla base della loro età: il cristianesimo ha duemila anni, l'islam ha come anno zero il 622 dopo cristo (quindi il 2006 per loro era il 1426 avendo l'anno più corto) e l'ebraismo ha come anno zero il 3760 BC per cui gli ebrei sono nel 5772.

CONSIDERANDO che gli arabi stanno facendo molti meno danni del cristianesimo nel 1400 e rotti e che i fanatici religiosi ebrei considerando hitler l'anticristo si ritengono in diritto di considerarsi in paradiso...dieri che prima si abbandona collettivamente questa merda di monoteismo prima ci salviamo...andando avanti così non può che andare sempre peggio fino all'apocalisse finale che ci coglierà mentre siamo intenti ad espletare le nostre funzioni biologiche primarie!!

@aleister è veramente patetico vederti starnazzare sentenze su ogni cosa, perchè non stai nella tua torre d'avorio invece di mostrarti alle povere teste del forum come le hai chiamate? Svuote? ma vaccagare và!

Come volevasi dimostrare. Il tuo intervento, come al solito, è aria fritta, incapace di cogliere il problema alla radice teologica, di cui ignori tutto ( e tutto il resto). Lascia la parola agli altri utenti, almeno grammatica e razionalità le possiedono, da lì si può partire per il dialogo.



Ultima modifica di Aleister il Ven 9 Nov 2012 - 18:48 - modificato 1 volta.

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SergioAD
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Viandante Storico
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Candido ha scritto:Che possa esistere un unico Dio e non un'accozzaglia di divinità tribali mi pare tutto sommato idea ragionevole, l'unico piccolissimo problema sarebbe poi quello di assegnare delle caratteristiche a quest'unico Dio, caratteristiche dalle quali derivano una marea di conseguenze, più o meno devastanti per il genere umano. Ma non "necessariamente"...

Quello che credi potrebbe essere di parte.

In effetti lo è perché partendo da un atto di fede, il tuo credo nell'unico Dio ha lo stesso peso dell'ipotetico mio credo in una famiglia di Divinità (che tu avresti definito accozzaglia).

Poi invece ammetti del problema di non riuscire a definire Dio così come non sarei riuscito a definire anche io le Divinità. Se avessi ribaltato i termini avrei offeso i cristiani intolleranti.

Sei d'accordo che il tuo Dio merita più rispetto delle ipotetiche mie Divinità? Lo sappiamo della rigidità del Pentateuco ma estraggo un paio di passaggi dai Vangeli.

Matteo 10, 34-36:
Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa.

Luca 12, 51-53:
Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D’ora innanzi in una casa di cinque persone si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera.

Ma direi che si tratta di intolleranza degli umani in genere che malvagi e di parte come sono attribuiscono a tutti meno che a se stessi tutti i problemi del mondo.

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Magonzo
Magonzo
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NinfaEco ha scritto:
Magonzo ha scritto:discussione appena affrontata altrove:

l'errore sta nel salto di tempo tra realtà antropologico-religiosa dell'antichità e tempi moderni;
nel frattempo, il senso della maggior parte dei concetti contemplati in quelle statuizioni è completaente cambiato, e applicare retrospettivamente nozioni omologate di popolo, nazione, religione, stato, ecc... induce in grossolani errori;

le religioni monoteiste sono nate e cresciute in un contesto rurale, proprietario, patriarcale, tribale e pertanto autoritario, a cui hanno fornito legittimazione sacralizzata;
ma poi, ognuna a modo proprio, si sono evolute assieme alle società in cui sono fiorite, ad integrare li rispettvi ambiti sociali che mutavano.

Verissimo.
Ma tali idee fanno parte anche oggi di quei credo nella loro interpretazione ortodossa e non possono venire modificate in quanto costituiscono dei nuclei di fede.
Quindi? scratch

questo è sbagliatissimo, e comprensibilmente dipende dall'esser cresciuti in un contesto cattolico, l'unico dotato di un'autorità teologica apicale (pure secolare, per giunta), e perciò tendiamo a pensare analogicamente che anche le altre confessioni funzionino nello stesso modo;

nel cristianesimo protestante, come nell'islam e nell'ebraismo, non vi è nessuna uniformità nell'interpretare i testi di riferimento, con tutte le conseguenze del caso: ci sono islamici estremisti e moderati, ebrei ultra-ortodossi e ultra-liberali, evangelici super-reazionari e super-progressisti, tutti rivolti ai medesimi testi, di forniscno interpretazoni diverse;

anche nel caso dei cattolici ovviamente ci sono differenze rilevanti quanto a esiti politici, ma c'è - caso unico - un vertice che dà la linea teologica e che, siccome incarna un potere temporale e politico, ha avuto nella storia una maggior necessità di difendere la sua teologia istituzionale alla lettera, cristalizzandola, perché da quella dipende il fondamento del suo potere;
bisogna fare attenzione a non voler semplificare ciò che è più complesso.

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Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
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NinfaEco ha scritto:No X, Israele è uno stato in guerra permanente con altri stati che lui vorrebbe cancellare.
Israele è nato nel 1948 quando gli inglesi se ne sono andati alla fine del Mandato, per decisione delle potenze occidentali afflitte da senso di colpa post bellico. Di fatto forze esterne hanno deciso di assegnare un territorio occupato da altri dalla distruzione del Tempio di Tito ad un popolo che non abitava lì da allora ( data di inizio della diaspora). Aggiungici che tale popolo era retto da sionisti, cioè da fautori del nazionalismo religioso e immagina chi può avere come obiettivo primario politico cancellare chi.

scusa, ma qui fai proprio una grandissima confusione, a partire poi da idee inesatte:

se è ovvio a chiunque che all'origine dello ststo di Israele ci sia un "vizio" di tipo coloniale, peraltro imputabile ai britannici e alle Nazioni Unite più che agli immigrati ebrei in Palestina, il sionismo non ha nulla a che vedere con la religione, ma è una dottrina nazionalista etnocentrica ottocentesca europea, sorella minore di quelle affermatesi in tutto l'Ottocento, i cui eventuali presupposti e sviluppi autocratici sono assolutamente laici, nonostante l'apparente centralità della "religione"; infatti, il senso eventualmente colonialista di Israele permarrebbe anche se su quel suolo non ci fosse nemmeno un ebreo religioso, no ?

la cosa paradossale è che quegli ebrei che sono emigrati in Palestina, non hanno praticamente nessun autentico legame etnico con gli ebrei antichi, e sono divenuti "nazione" solo in virtù di un mito medievale (quello della Diaspora di massa) preso in prestito da una mistificazione storica sionista, nonché dell'ideologia razzista di Hitler; mentre i discendenti di quegli ebrei antichi sono esattamente i palestinesi, convertiti nei secoli al cristianesimo e all'islam;

prima di fine Ottocento, gli ebrei non si concepivano certamente come un popolo (e tantomeno come nazione) ma come insieme di diverse comunità religiose; anche perché la coscienza etnocentrica di "popolo" a cui siamo abituati noi è invenzione recentissima e parte dalla Rivoluzione francese e dalla levée en masse per resistere alle coalizioni;

tutto questo solo per dire che la religione, le religioni, sono tutt'al più dei pretesti o rafforzativi di nozioni politiche, ma non certamente direttrici univoche di quei comportamenti che dietro di esse si nascondono o che esse strumentalizzano.

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SergioAD
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Viandante Storico
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Ovvero ci sono stati dei scismi a causa di misinterpretazioni e direi intolleranze, considererei l'idea di assoluto all'interno di concetti relativi.

I profeti hanno quasi tutti fatto una finaccia, arriva il messia ma non viene creduto, si sono separati e gli uni restano nel loro conservatorismo e gli altri mediano con gli occidentali per aggiustare un nuovo ordine mondiale all'interno di un impero in crisi e che inizia ad implodere.

Nel medio oriente avviene una nuova "separazione", si chiamano monoteisti ma si basano sui loro vecchi usi e costumi anche loro. Intanto alcune chiese orientali diventano monofisite e partono scomuniche e scismi, la chiesa Greca non accetta il filioque, altre scomuniche e scisma.

I non latini si scandalizzano per le indulgenze e se ne vanno, a loro volta protesteranno e ramificheranno talmente tanto che dei 2.1 miliardi di cristiani 0.9 sono Cattolici e 1.1 li detestano ed osteggiano. Se da una parte basta un atto di fede, dall'altra i metodi sono contrastanti ed incompatibili.

Tra cristiani ed ovviamente tra monoteisti non c'è quello che vuole il loro Signore ovvero "amore". Qui voi che ve le date pesantemente per le vostre opinioni diverse, leggermente discordanti, potete capire quanto pesa l'ideale religioso ovvero, quello che potreste fare nel nome del Dio e Signore.

Qualcuno accuserà il nazismo oppure il comunismo di sterminio eppure quel Signore avrebbe provocato il diluvio universale lasciando in vita una sola famiglia. Insomma per quello che c'è scritto si sarebbe potuto temere come un padre che massacra i propri figli più che essere disubbidienti come siamo.

In questo sta l'intolleranza, credere che la propria coscienza sia peccatrice quando è invece umana e non può essere altrimenti. Ma chi è stato nel Santo Sepolcro avrà notato che hanno dovuto dare le chiavi della Basilica alla famiglia musulmana Nusseibe per quanto si fidano di loro stessi i cristiani.

E' divertente essere intolleranti e blasfemi qualche volta.

19
Aleister
Aleister
Viandante Storico
Viandante Storico
Quando mancano le radici teologiche del discorso appare l'opinione personale, il sentito dire, le "sensazioni" individuali. E' ovvio che il monoteismo biblico, reinterpretato alla luce della metafisica aristotelica, sia servito come legittimazione teologica dell'unità dell'impero e dell'unicità del sovrano in diverse espressioni del cristianesimo. L'ideologia espressa nella formula:" Un solo Dio, un solo popolo, un solo sovrano, un solo regno" avrebbe di fatto conciliato con il sistema dell'impero il cristianesimo introdottosi in esso.

Tuttavia, l'ortodossia trinitaria ha opposto dura resistenza a questa comoda conciliazione: contestando il monoteismo inteso nel senso di una monarchia divina indifferenziata ed onnicomprensiva (vedi la teologia triunitaria dei Cappadoci e dei Padri greci). Ciò spiega come fosse un urgente interesse politico a spingere in un primo momento gli imperatori dalla parte degli ariani, e come, d'altro canto, gli ariani dovessero diventare i teologi della corte bizantina.
Dunque la dottrina della monarchia divina doveva fallire di fronte al dogma trinitario e l'interpretazione della "pax augusta" di fronte all'escatologia cristiana. In tal modo non è soltanto finito teologicamente il monoteismo come problema politico e la fede cristiana è stata liberata dal suo legame con l'impero romano ma si è anche realizzata la rottura con ogni "teologia politica" che abusa dell'annuncio cristiano per giustificare una certa situazione politica.

Certo non si può constatare la piena coincidenza, ovunque, tra ortodossia teologica ed ortoprassi, e ciò proprio per un tragico esilio della Triunità dal vissuto dei cristiani che ignorano il fondamento della loro fede, che credono monoteista in senso monolitico, esclusivo, impositivo.

20
SergioAD
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Viandante Storico
Viandante Storico
Sta ad indicare che se resta in piedi quell'atto di fede all'interno del sacco delle religioni da cui tutt'ora escono uno per uno i dogmi risolti dalla ragione.

Non esiste una via consolatrice, un unico e vero metodo comandato dalla fede ma, delle bolle culturali relative che ostinatamente si dicono assolute.

Eppure qualora ci fossero ancora i protocristiani tutta quella roba venuta fuori dai concili ecumenici li farebbero sembrare più Musulmani che Cattolici.

Penitenziagite!

21
Rupa Lauste
Rupa Lauste
Viandante Storico
Viandante Storico
Aleister ha scritto:E' un tema difficilissimo, che le teste svuote del forum non credo possano minimamente affrontare a meno di non essere in possesso di una seria preparazione teologica, riducendolo sicuramente a bagarre di blateramenti infondati.

Superlol!

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NinfaEco
NinfaEco
Viandante Ad Honorem
Viandante Ad Honorem
Magonzo ha scritto:

questo è sbagliatissimo, e comprensibilmente dipende dall'esser cresciuti in un contesto cattolico, l'unico dotato di un'autorità teologica apicale (pure secolare, per giunta), e perciò tendiamo a pensare analogicamente che anche le altre confessioni funzionino nello stesso modo;

nel cristianesimo protestante, come nell'islam e nell'ebraismo, non vi è nessuna uniformità nell'interpretare i testi di riferimento, con tutte le conseguenze del caso: ci sono islamici estremisti e moderati, ebrei ultra-ortodossi e ultra-liberali, evangelici super-reazionari e super-progressisti, tutti rivolti ai medesimi testi, di forniscno interpretazoni diverse;

anche nel caso dei cattolici ovviamente ci sono differenze rilevanti quanto a esiti politici, ma c'è - caso unico - un vertice che dà la linea teologica e che, siccome incarna un potere temporale e politico, ha avuto nella storia una maggior necessità di difendere la sua teologia istituzionale alla lettera, cristalizzandola, perché da quella dipende il fondamento del suo potere;
bisogna fare attenzione a non voler semplificare ciò che è più complesso.

No Maghetto, la religione cristiana pone seri limiti alla rielaborazione dei concetti di fede, perchè legata all'idea di ortodossia.
Questo è meno vero per l'islam, e quasi falso per l'ebraismo che tra i precetti impone di "fare una siepe della torah" perchè "dio disse una cosa e mille ne abbiamo udite". In questo senso è il monoteismo che lascia maggior libertà di pensiero ai fedeli. Però anche in questo caso, si ragiona sempre a partire dalla Torah.

Magonzo ha scritto:
NinfaEco ha scritto:No X, Israele è uno stato in guerra permanente con altri stati che lui vorrebbe cancellare.
Israele è nato nel 1948 quando gli inglesi se ne sono andati alla fine del Mandato, per decisione delle potenze occidentali afflitte da senso di colpa post bellico. Di fatto forze esterne hanno deciso di assegnare un territorio occupato da altri dalla distruzione del Tempio di Tito ad un popolo che non abitava lì da allora ( data di inizio della diaspora). Aggiungici che tale popolo era retto da sionisti, cioè da fautori del nazionalismo religioso e immagina chi può avere come obiettivo primario politico cancellare chi.

scusa, ma qui fai proprio una grandissima confusione, a partire poi da idee inesatte:

se è ovvio a chiunque che all'origine dello ststo di Israele ci sia un "vizio" di tipo coloniale, peraltro imputabile ai britannici e alle Nazioni Unite più che agli immigrati ebrei in Palestina, il sionismo non ha nulla a che vedere con la religione, ma è una dottrina nazionalista etnocentrica ottocentesca europea, sorella minore di quelle affermatesi in tutto l'Ottocento, i cui eventuali presupposti e sviluppi autocratici sono assolutamente laici, nonostante l'apparente centralità della "religione"; infatti, il senso eventualmente colonialista di Israele permarrebbe anche se su quel suolo non ci fosse nemmeno un ebreo religioso, no ?


Scusa di che? inizio a sorridere
Certo che questo presupposti basterebbero, ma se li rafforza un sistema di pensiero che vuole un solo popolo, una sola nazione e un solo Dio, il risultato è ben peggiore.
Per quanto riguarda il sionismo, è nato come corrente in cui è impossibile scindere l'elemento religioso da quello politico all'interno di una rielaborazione del credo ereditato. Nello stesso periodo, in seguito agli stessi stimoli sono nate altre correnti, di diversa ispirazione. Dato che la posta in gioco erano proprio il rapporto con la società, il fattore politico era necessariamente implicato nella rielaborazione sionista ed è stato sviluppato riallacciadosi al rapporto biblico di triplice identità tra popolo,nazione e dio ( tramite il patto) e all'idea di separateza come conseguenza dell'elezione.
Certamente poi il clima cluturale tardo romantico, con i suoi accenti sull'idea di nazione, intesa come unità di un popolo e di una cultura ha influito ( e si trattava di un'idea filosofica ma anche politica) e certamente nel corso del tempo la connotazione politica è diventata preponderante.

Mi stati facendo rispolverare i miei esami di filosofia ebraica, mannaggia a te Intolleranza, anti-democraticità e monoteismo 689565
Parlare con te è sempre uno stimolo KleanaBacioNonCompro

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Magonzo
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Viandante Storico
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NinfaEco ha scritto:No Maghetto, la religione cristiana pone seri limiti alla rielaborazione dei concetti di fede, perchè legata all'idea di ortodossia.
Questo è meno vero per l'islam, e quasi falso per l'ebraismo che tra i precetti impone di "fare una siepe della torah" perchè "dio disse una cosa e mille ne abbiamo udite". In questo senso è il monoteismo che lascia maggior libertà di pensiero ai fedeli. Però anche in questo caso, si ragiona sempre a partire dalla Torah.

ortodossia stabilita e decisa da chi, di cui è arbitro chi ? SGHIGNAZZARE

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Aleister
Aleister
Viandante Storico
Viandante Storico
Era inevitabile l'equivocazione di tutto il discorso e la deriva in discussioni pure interessanti che nulla hanno a che vedere con l'originaria partenza del topic. Il problema è, ancora, quello di un cristianesimo che non è riconducibile al monoteismo, per chiare ragioni teologiche. Non a caso, infatti, l'argomento di una teologia politica cristiana, della sua possibilità o meno rispetto ai due monoteismi ebraico ed islamico, non è stato affrontato e ci si è limitati ad un discorso abbastanza impreciso sull'ebraismo. Che peraltro è religione del sangue e della razza, costruito sulla menzogna.
Vedasi l'invenzione della Legge che dal mondo assiro deriva quel concetto di "patto" di fedeltà che si riferiva originariamente al sovrano e che gli autori biblici hanno trasferito in Dio. Fu infatti Giosia a porre l'enfasi sul patto, che slitta progressivamente verso l'auto-identificazione nazionale mediante l'osservanza della legge divina. Con l'epoca post esilica, alla quale risale la redazione finale del Pentateuco e la nascita della Bibbia ebraica in quella che è sostanzialmente la sua forma finale, l'auto-identificazione nazionale si conclude attraverso identificazioni comportamentali, codici di purezza e contaminazione, legislazione sociale e legislazione matrimoniale che rendono "membri di una comunità diventata ormai chiusa non solo per religione, ma anche per razza" (Mario Liverani, Oltre la Bibbia. Storia antica di Israele).

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Magonzo
Magonzo
Viandante Storico
Viandante Storico
comunque qui si rischia facilmente di confondere ambiti e categorie diverse nel tempo;
cercare una relazione tra dottrine religiose formulate nell'antichità, vigenti nozioni istituzionali di famiglia, tribù, stato, legge, religione, ecc... di una certa natura, e nozioni recentissime - in senso proprio, non come comportamenti e ottriazioni - come quelle di "tolleranza" e "democrazia" è un'operazione metodologicamente poco sensata, per quanto certe ipotesi possano suggestionare;

un criterio scientifco di indagine trova facilmente una relazione tra tolleranza e democrazia come funzioni di altre variabili - urbanizzazione, industrializzazione, modelli di autorità e cooptazione sociale, ecc... - che hanno a loro volta una parallela influenza sull'evoluzione delle dottrine religiose.

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