Eccomi! Risponderò (ho piacere di farlo) ai messaggio che sono apparsi dal mio ultimo. Ovvio che se andiamo a macchia d'olio sarà lecito accusarmi di essere logorroico oltre che criptato, comprensibilmente incompreso.
Nessun problema Euvitt (Eugenio/Vittoria?), quello che fai calza bene. Abbiamo pochi interlocutori qui e le osservazioni di Lupo sono preziose, concrete e noi (suppongo noi tutti) teniamo al suo punto di vista come al tuo - io sicuramente. Allora se ti scusi è perché applichi amichevolezza in quel che dici ed è esattamente quello che serve solo per impostare i dibattiti.
Io ho immaginato di usare la finestra di osservazione giusta per quello che volevo dire. In ogni caso ciò si basa generalmente oltre che sulle grandezze che s’intende elaborare; sull’errore di misura (la precisione dello strumento di misura); la capacità di calcolo (le frazioni del calcolo aritmetico) ed il metodo da applicare. Non vorrei andare oltre le precisioni consentite.
Nel tema del collegamento sottostante ci sono delle relazioni di correlazione con ciò che dico ed in quel tema stesso non ci sono più gli elementi perché io possa dibattere ovvero si affermava con autorità dogmatica di “divinità che gli uomini hanno dentro senza saperlo”, rinunciando così al dibattimento e rendendo molto complessa una cosa relativamente semplice.
http://www.lavalledelleco.net/t3716p25-il-percorso-delle-anime#189243 Avevo aperto il tema de “Gli Attributi della Comunicazione”, collegamento sottostante, per dire che non è difficile cadere nella tentazione di mettere del rumore nei discorsi, molto spesso senza nessuna intenzione di immerge il segnale (la comunicazione) ma aumentando la complessità d’interpretazione anche di molto sino a neutralizzarlo – ripeto la non intenzionalità.
http://www.lavalledelleco.net/t7287-gli-attributi-della-comunicazione#183085 Non è nulla di strano, semplicemente conoscendo i miei interessi in questo foro ho preparato l’impalcatura di ciò di cui voglio parlare e perciò quasi tutti il miei messaggi hanno relazioni di correlazione, spero evidenti. Ma tornando nello specifico
se è vero che possiamo immaginare quello che non sappiamo è vero anche che possiamo immaginare quello che sappiamo.
Per una maggiore comprensione della frase “Il futuro esiste perché siamo capaci di immaginarlo”, invece di ridurla in elementi più elementari vi dico com’è nata. In questo periodo sto analizzando un sistema di fusione dati in ambiente multi sensoriale per formare un unico scenario univoco e consistente e m'era venuta in mente la prima battuta sull'esistenza del futuro per la capacità di immaginarlo: i nuovi investimenti, la ricerca, la sfida, gli imprevisti, "bid/no bid".
Dunque la semplicità sta nell’accettare la cardinalità “1:molti” dell’affermazione ovvero “Il futuro esiste perché siamo capaci di immaginarlo” per uno e più casi. Naturalmente è altrettanto importane nello specifico “sapere” anche come ci siamo arrivati (ammesso che lo abbiamo fatto), tenendo conto di tutte le osservazioni dei partecipanti. Sempre se avete voglia!
Temo invece di avervi rotto le palle, comunque se uno monta a cavallo di un fotone e non si illumina, finché sta lì il tempo per lui resta nullo ma ciò era stato predetto 100 anni fa. Discutere della coscienza è un degli obbiettivi anche di questo tema. La propagazione del rumore fisico ha senso e significati in più contesti, basta descriverli. L'osservazione ha stravolto l'osservato.
Degli eventuali eventi che scorrono o no nel tempo senza una coscienza che dica tempo ovviamente interessa l'affermazione che è stata creata, l'eventuale studio a) di veridicità e b) se esiste qualcosa da imparare. Una ultima osservazione - il WEB ed il fotone alterano la concezione del tempo rispetto alla vita normale di ogni giorno - be' c'ho provato.