Io ci ho pensato spesso, e credo che nella loro mente bacata i bambini siano attraenti in quanto innocenti. La demonizzazione del desiderio nella sua forma normale, cioè rivolto nei confronti della donna (donna a sua volta demonizzata, in quanto "provocatrice" colpevole delle pulsioni che si cerca di frenare), porta a orientarlo nei confronti degli esseri più puri, che quindi loro non temono. Tutti noi abbiamo bisogno di contatti fisici, di gesti d'affetto, ovviamente anche i sacerdoti. A chi possono rivolgere la loro affettività? Non certo verso l'insegnante di catechismo. Però possono accarezzare un bambino, questo è accettato. E può capitare che questa carezza sia pervertita da quella mostruosità della castità forzata, un torrente in piena che rompe gli argini. E poi, una volta superato il limite, il tabù, c'è la tendenza umana, molto umana, a ripetere il comportamento, che non sarà più colposo come il primo, ma comincia ad essere premeditato, una discesa agli inferi come qualsiasi vizio dell'uomo.