La solitudine e' un'epidemia contemporanea oppure e' una esperienza universale, un «rischio» che si corre per il fatto stesso di esistere? Che differenza c'e' tra l'essere soli e il sentirsi soli?
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Noi siamo soli. Iniziamo e finiamo soli, non solo, nel corso della vita, siamo soli, sempre.cinzia ha scritto:la solitudine (e le sue sofferenze) puo' aiutare a capire cosa desideriamo o ci aspettiamo dagli altri e offrirci una prospettiva nuova da cui guardare all'intimita', all'amicizia, all'amore. Inoltre, la solitudine non e' soltanto una carenza, ma puo' rappresentare una risorsa a disposizione del singolo per ritrovare una sua identita' di fondo, anche in una societa' difficile come l'attuale. Di qui gli interrogativi su cui e' costruito il lavoro.
La solitudine e' un'epidemia contemporanea oppure e' una esperienza universale, un «rischio» che si corre per il fatto stesso di esistere? Che differenza c'e' tra l'essere soli e il sentirsi soli?
dite la vostra
Karen Yang ha scritto:Noi siamo soli. Iniziamo e finiamo soli, non solo, nel corso della vita, siamo soli, sempre.
Il sentirsi soli, il senso di solitudine ed inquietudine è altro, è la manifestazione di un malessere. Sentirsi abbandonati, trascurati.
Siamo soli, ma la vicinanza, affettiva e fisica, ci illude del contrario.
Cero che la solitudine può essere una risorsa, ma dipende dal modo in cui si vive. Può essere costruttiva o distruttiva, dipende. Dalle circostanze, dal modo di reagire/agire.
Magonzo ha scritto:forse sarebbe utile definire in cosa consista la percezione della non-solitudne, poiché se la solitudine sembra una nozione intuitiva, la sua assenza lo è molto meno.
paolo iovine ha scritto:meglio soli che mal accompagnati.
fanno 23 euro + IVA a cartella, 1500 battute spazi inclusi, grazieYale ha scritto:Oh mio traduttore!
Magonzo ha scritto:fanno 23 euro + IVA a cartella, 1500 battute spazi inclusi, grazieYale ha scritto:Oh mio traduttore!
Non è una frase ad effetto ma un dato di fatto.Yale ha scritto:Karen Yang ha scritto:Noi siamo soli. Iniziamo e finiamo soli, non solo, nel corso della vita, siamo soli, sempre.
Il sentirsi soli, il senso di solitudine ed inquietudine è altro, è la manifestazione di un malessere. Sentirsi abbandonati, trascurati.
Siamo soli, ma la vicinanza, affettiva e fisica, ci illude del contrario.
Cero che la solitudine può essere una risorsa, ma dipende dal modo in cui si vive. Può essere costruttiva o distruttiva, dipende. Dalle circostanze, dal modo di reagire/agire.
Non ho capito.
Per cominciare la prima frase sembra buttata lì giusto come frase ad effetto.
Da quello che dici successivamente mi sembra di cogliere che tu classifichi la solitudine in due sottotipi che però non mi sono del tutto chiari.
Karen Yang ha scritto:Non è una frase ad effetto ma un dato di fatto.
E sì, riconosco una solitudine sofferta e una solitudine voluta. Sentirsi soli è, ovviamente, una sensazione negativa, che non necessariamente può essere uno stimolo positivo, ma può portare a ben altro.
Essere soli è una realtà. Sono io con me stessa.
Sentirmi sola è una sensazione che non sempre trova un riscontro fisico.
Non riesco a spiegarmi meglio di così, dopo il caffè, ci riprovo.
'spe, che per agomenti molto tecnici, come medicina, ecc e lingue particolari, come il bergamasco de hura o il barese della città vecchia, la tariffa saleYale ha scritto:Magonzo ha scritto:fanno 23 euro + IVA a cartella, 1500 battute spazi inclusi, grazieYale ha scritto:Oh mio traduttore!
Fiuuu!
Fortuna che ho il dono della sintesi.
paolo iovine ha scritto:quale slancio lirico Yale, complimenti.
Ok, punti di vista allora. Anche se mi sembrava piuttosto scontato dal momento che, nel thread, siamo stati invitati ad esprimere la nostra opinione.Yale ha scritto:Karen Yang ha scritto:Non è una frase ad effetto ma un dato di fatto.
E sì, riconosco una solitudine sofferta e una solitudine voluta. Sentirsi soli è, ovviamente, una sensazione negativa, che non necessariamente può essere uno stimolo positivo, ma può portare a ben altro.
Essere soli è una realtà. Sono io con me stessa.
Sentirmi sola è una sensazione che non sempre trova un riscontro fisico.
Non riesco a spiegarmi meglio di così, dopo il caffè, ci riprovo.
Ok. In attesa della tua iniezione di caffeina (funziono anch'io così), mi permetto di farti notare come la prima frase non possa essere definita "un dato di fatto" senza essere motivata.
Forse è meglio ritarare la bilancia e parlare di questa senzazione come esperienza personale, e non come dogma universale.
cinzia ha scritto:
dite la vostra
Dipende da quello che si coltiva l'altro giorno brunetta ha detto alla tv chi semina vento raccoglie spaventoYale ha scritto:paolo iovine ha scritto:meglio soli che mal accompagnati.
E da quando non esistono più le mezze stagioni una rondine non fa primavera ma l'erba del vicino è sempre più verde.
Grazie ho il sospetto che tu sia il fake di crigri (utentessa del forum)vanth ha scritto:e fu così che , citando brunetta, divenisti il mio idolo
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